Gallina vecchia fa buon brodo. È un pattern che si ripete in borsa, quello che io chiamo delle 3 barre o “1-2-3 la Peppina fa il caffè” per dare un tocco esilarante a un fenomeno che fa parte della mia esperienza di trader.
Ogni movimento esplosivo dei prezzi su qualsiasi time frame viene segnato da 3 barre rialziste o ribassiste esplosive e poi si ferma, quasi magicamente. Come se ci fossero 3 pubblici diversi che per 3 volte consecutive entrano sul mercato: gli insider, chi imita gli insider, e il pubblico, il cosiddetto “parco buoi”. Lo vediamo questo pattern di prezzo nel grafico che segue che mostra come l’azione Portobello, che abbiamo raccomandato mercoledì mattina su queste colonne, in soli 3 giorni sia arrivata ad apprezzarsi del +15%. Notate i volumi che sono estremamente rialzisti e che hanno accompagnato il movimento dei prezzi.
Lo stesso pattern si era manifestato sempre sulle azioni Portobello all’inizio del mese di dicembre dello scorso anno: anche in questo caso nel giro di 3 giorni i prezzi erano volati al rialzo per poi congestionare in orizzontale per diversi giorni. C’è ovviamente una componente consistente di fortuna in questo caso e bisogna dire apertamente che capita di rado un movimento come questo, soprattutto in un momento come quello odierno dove per quasi 6 mesi le azioni non hanno dato soddisfazioni. Però capita.
Infine è bene fare un ragionamento sulla relazione esistente tra le informazioni di natura macoreconomica e quelle di tipo tecnico. Sui media si fa un gran parlare della recessione Usa, che dovrebbe venire, anzi verrà oppure è già venuta. Nessuno in realtà ne capisce qualcosa per una serie di ragioni: il futuro è incerto per definizione, i dati macro arrivano sempre in ritardo, l’economia fa di testa sua e non legge i giornali finanziari.
Però la regola base che uno dovrebbe tenere ben presente per formulare una analisi sensata della situazione è che le informazioni economiche dovrebbero andare di pari passo con quelle tecniche. E mi spiego. Negli Usa l’SP500 da oltre 12 mesi ha puntato al ribasso (inizio 2022 indicato da linea nera nel grafico seguente) mentre negli ultimi mesi si è messo ad andare in orizzontale con brevi oscillazioni intorno ad un punto medio (nel grafico seguente a barre settimanali lo abbiamo indicato con un rettangolo blu).
È inutile gridare al lupo al lupo quando i prezzi non si muovono e si rischia solo di scivolare dal lato sbagliato del mercato. Se i prezzi crollassero sarebbe un altro paio di maniche ma questo non succede ed anche sembra che i prezzi siano più inclini a salire che a scendere. Quindi a che serve urlare al lupo al lupo?
Pubblichiamo di seguito anche il grafico del Ftse MIB 40 a barre mensili dove notiamo che sul nostro indice nazionale siamo ancora messi peggio con una oscillazione laterale che dura ahimè da oltre 10 anni. Per questo nel nostro caso italico è ancora peggio parlare sia di rialzo che di ribasso e si dovrebbe parlare di sempiterna congestione.
Se i prezzi si muovono da sempre all’interno del canale e chissenefrega della tendenza se siamo sui massimi e poi scendiamo sui minimi per risalire sui massimi ? Cioè se non c’è tendenza e giriamo sempre intorno al punto mediano c’è poca analisi tecnica da fare e poco da preoccuparsi di cosa
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