Quando si parla di obbligazioni societarie – titoli di debito emessi dalle aziende per finanziarsi sui mercati – o governative si usano due categorie: "high yield" e "investment grade". Si tratta di una classificazione che ha a che fare con il rischio insito in queste emissioni e, di conseguenza, con il loro rendimento. E a decidere quanto un'emissione sia rischiosa – che poi significa stabilire quanto l’azienda o lo Stato emittente sia ritenuto in grado di ripagare i propri debiti – sono le agenzie di rating: S&P Global Ratings, Moody's e Fitch.
Lo scorso anno il mercato globale del credito investment grade ha prodotto un rendimento totale del 9,1% (con copertura in dollari) e del 6,5% (con copertura in euro) e il mercato globale high yield ha realizzato un rendimento totale del 13,8% (con copertura in dollari) e dell’11,2% (con copertura in euro).
Le obbligazioni investment grade sono adatte agli investitori che cercano stabilità e sicurezza nel reddito e che preferiscono sacrificare un rendimento più elevato per una maggiore tranquillità, mentre le obbligazioni high yield sono adatte agli investitori che cercano rendimenti più elevati e sono disposti a sopportare un maggiore livello di rischio per ottenerli.
Tre fattori da considerare
Entrambe le categorie di titoli possono essere utilizzate per diversificare il rischio e le fonti di rendimento all’interno dei portafogli di investimento, incrementare il reddito corrente, generare plusvalenze. Il tutto, sempre facendo grande attenzione ad alcuni fattori fondamentali:
- l’emittente, che può essere pubblico (il governo centrale di uno Stato) ma anche privato, e in questo secondo caso l’azienda deve mostrare un capitale adeguato, un management di livello, una buona capacità di generare utili;
- il Paese in cui opera prevalentemente la società nel caso delle obbligazioni societarie, tenuto conto del fatto che gli Stati con i migliori fondamentali economici offrono anche una maggiore sicurezza dell’investimento societario;
- il grado di liquidità dello strumento, rilevante per evitare di incorrere in perdite legate alla difficoltà di smobilizzo dall’investimento.
È di questi giorni una valutazione di Robeco (un gestore patrimoniale internazionale che offre un’ampia gamma di investimenti attivi, dall’azionario all’obbligazionario) sulle opportunità offerte dal credito investment grade.
Tre motivi per investire
Ci sarebbero almeno
tre motivi che possono giustificare l’opportunità dell'investimento in questa direzione (ma quando si parla di soldi e investimenti c’è sempre da essere prudenti, ovviamente, nessuno ha la sfera di cristallo):- In primo luogo, il credito investment grade e il credito con rating BB offrono un interessante rendimento superiore alla liquidità, soprattutto in un contesto in cui si prevede che le banche centrali smettano di aumentare per poi iniziare a ridurre i tassi. Inoltre, questo approccio protegge gli investitori da futuri tagli dei tassi da parte delle banche centrali, che ridurrebbero immediatamente il rendimento degli investimenti sul mercato monetario. Nell’ambito del credito di alta qualità, le prospettive di rendimento, in particolare per il credito a breve scadenza, appaiono sempre più interessanti, in quanto gli investitori possono ottenere rendimenti più elevati rispetto alla liquidità per i prossimi 12 mesi, con un rischio limitato di tassi d’interesse o di spread.
- In secondo luogo, gli emittenti con rating investment grade e BB dovrebbero essere in grado di ottenere buoni risultati in caso di recessione. La storia ha dimostrato che i cicli di rialzo dei tassi da parte delle banche centrali portano quasi sempre a una recessione, con l’eccezione più recente degli anni Novanta. Tuttavia, anche in un contesto recessivo con una crescita lievemente negativa, il credito investment grade e il credito cross-over (credito con rating BB) offrono un’alternativa interessante alla liquidità.
- Il terzo motivo per cui può essere ragionevole suggerire agli investitori di passare dalla liquidità al credito investment grade e cross-over è che ciò consente una migliore diversificazione del rischio associato agli emittenti. In genere, gli investimenti nel mercato monetario comprendono partecipazioni più concentrate in un numero ridotto di emittenti o controparti. Con l’approssimarsi della fine di uno dei cicli di rialzo dei tassi più aggressivi da parte delle banche centrali, gli investitori possono sfruttare le opportunità e mitigare i rischi.
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