Milano - Piazza Affari riesce nel rimbalzo dopo le pesanti perdite registrate nelle ultime due sedute. Complici le rassicurazioni sulla manovra, Milano è la migliore d’Europa e l’unica a chiudere col segno più tra le principali piazze del Vecchio continente. La giornata era iniziata sempre all’insegna dell’alta tensione, un copione che era proseguito nell’ansiosa attesa di un’asta di Bot a 1 anno di scadenza. Ma quando sono stati comunicati i risultati, che pur mostrando un netto aumento dei rendimenti richiesti hanno evidenziato una domanda che ha superato di una volta e mezzo l’offerta, l’escalation di tensioni sembra essersi arrestata. Non solo. Dopo il record di 348 punti toccato in mattinata continua la forte discesa dello spread fra Btp e Bund che, secondo il sito di Bloomberg, attualmente è pari a 294 punti. Rispetto all’apertura l’andamento è quindi negativo, con un calo del 2,2%.
Milano risale la china L’indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dell’1,18% a 18.510 punti, mentre l’All Share ha segnato un +1,08%. Dopo una prima parte di mattinata in netto calo, con il Ftse Mib che ha toccato un minimo di -4,85%, gli indici avevano azzerato le perdite circa un’ora prima del giro di boa della metà seduta, spinte dal buon andamento del comparto bancario. Sul paniere principale, rimbalzo significativo delle banche, dopo le perdite dei giorni scorsi. Energetici e industriali a due velocità. Chiudono in rialzo Cir, Mondadori, ma anche Mediaset, dopo l’annuncio che Fininvest pagherà il risarcimento di 560 milioni di euro alla holding del gruppo De Benedetti.
A Bruxelles i lavori dell'Ecofin Intanto proprio nella capitale belga a Bruxelles si svolge l’Ecofin, e il ministro delle Finanze dell’Olanda ha affermato che ormai nell’area euro non si esclude l’opzione di una parziale insolvenza sui pagamenti della Grecia, sebbene la Bce resti contraria. Il quadro resta complesso, in ballo c’è il tentativo di approntare un nuovo sistema di aiuti al paese ellenico, onde evitare che le sue difficoltà finiscano per contagiare altri paesi dell’area valutaria, come queste ultime sedute sembrano minacciare. Solo che su questo vi sarebbero ben "sette-otto opzioni" all’esame dei ministri delle Finanze, secondo fonti europee.
Chiusa l'asta dei Bot italiani Intanto oggi l’Italia è riuscita a collocare efficacemente 6,75 miliardi di Bot a 1 anno di scadenza. Precedentemente le tensioni avevano continuato a investire le emissioni giù scambiate sul mercato, tanto da fare superare ai rendimenti dei Btp sulla scadenza chiave di 10 anni la soglia psicologica del 6 per cento, un nuovo massimo dal lancio dell’euro. E un nuovo record è stato toccato anche dal differenziale (spread) di rendimento dei Btp rispetto ai bund della Germania, che vengono invece premiati nelle fasi di tensione e i cui rendimenti si attestano attorno al 2,6 per cento: oggi questo spread ha raggiunto i 343 punti base. Materialmente significava che per trovare acquirenti disposti ad assumersene il rischio, i Btp dovevano offrire 3,43 punti percentuali di rendimento in più rispetto ai loro equivalenti tedeschi, un nuovo record.
"L’Italia è stata scaraventata nell’occhio del ciclone" delle tensioni di mercato, scrive oggi il Wall Street Journal, ricordando che in precedenza la penisola era riuscita a tenersi defilata da queste pressioni. A metà seduta l’euro si attesta a 1,3930 dollari, mentre la borsa di Francoforte segna un meno 1,85 per cento e Londra un meno 1,30 per cento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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