Milano - Piazza Affari e le Borse europee, dopo lo scivolone di ieri, falliscono il rimbalzo, con le rilevanti eccezioni di Londra e Zurigo, e chiudono ancora pesanti sulla scia di Wall Street, in rosso in avvio sui timori per la crisi del debito in Europa e le possibili ripercussioni sui mercati azionari americani. Incidono anche i dati arrivati dalla Germania, dove gli ordini di fabbrica in luglio sono calati del 2,8% rispetto a giugno, più delle attese, soprattutto per il calo degli ordinativi dall’estero. La banca centrale svizzera, inoltre, con una mossa inattesa, ha deciso di fissare a 1,20 la soglia minima franco-euro, senza mettersi d’accordo con la Banca centrale europea. A New York il Dow cede l’1,75%, il Nasdaq l’1,77% intorno alle 18.20. A Piazza Affari Ftse Mib chiude a 14.049,71 (-1,98%), All Share a 14.921,22 (-1,84%). Peggio di Milano fa solo Lisbona, dove il Psi 20 a 6.005,9 (-2,47%). A Madrid Ibex 7.936,4 (-1,61%), a Parigi Cac 2.965,64 (-1,13%), a Francoforte Dax 5.193,97 (-1%), ad Amsterdam Aex 273,33 (-0,41%), a Bruxelles Bel 20 2.109,89 (-0,36%). Riesce a rimbalzare Londra, con il Ftse 100 a 5.156,84 (+1,06%). Vola Zurigo, con lo Smi a 5.367,24 (+4,36%).
Male i bancari e debole Fiat Tra le banche Intesa scende sotto la soglia psicologica di 1 euro, chiudendo a quota 0,997 per un calo del 3,11%. Unicredit perde il 4,45%, Monte Paschi il 4,33%, Bpm il 3,74%. Si salva solo Mediobanca con un -0,40%. Tra gli assicurativi Unipol a -4,58%, generali -2,60% dopo che Barclays ha abbassato il giudizio sul titolo.
Debole l’intero gruppo Fiat, con l’auto a -3,87%, Fiat Industrial -5,40%, Exor -6,52%. Tra i pochi rialzi, Parmalat +1,47%, Luxottica +1,98%. A picco Marcolin con un -10,39%. Nell’energia Eni -1,14%, Enel Green Power +1,12%. Telecom perde il 3,08% Tokyo ai minimi dal 2009 In soli cinque giorni la piazza asiatica più importante ha perso il 4,06%, ma rispetto ad un anno fa la perdita complessiva è solo del 7,64%. Si tratta in ogni caso dei valori più bassi per l'indice Nikkei dall'aprile 2009 a 8.590 punti, peggio del dopo terremoto. Tra le aziende più colpite c'è la Toshiba che perde il 7% mentre la Panasonic precipita del 3,1%. Anche i titoli di Stato di tokyo, storicamente stabilissimi oggi non sono più così sicuri e il loro spread è in salita con un rendimento dell'1,90%, tre punti base in più di quelli tedeschi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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