Milano - "Siamo davanti a un crollo verticale del governo e probabilmente alla fine di un’alleanza quella tra Pdl e Lega". Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, affida alle colonne della Padania il duro commento all'indomani dello scontro tra i due cofondatori del Pdl, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. "Io sono per la mediazione, certo, ma la gente del nord, i leghisti, sono arrabbiatissimi, è un vero bombardamento di persone che non ne possono più di sceneggiate, rinvii e tentennamenti", ha poi rincarato la dose accusando il Pdl di non voler fare le riforme: "La gente è stufa".
L'attacco di Bossi Secondo il Senatùr, "Fini, invidioso e rancoroso per le nostre ripetute vittorie, ha rinnegato il patto iniziale e non ha fatto altro che cercare di erodere in continuazione ciò che avevamo costruito, attaccandoci". "Ha lavorato per la sinistra, comportandosi come un vecchio gattopardo democristiano: fingi di costruire, per demolire e non muovere nulla. In questo modo ha aiutato la sinistra, è pazzesco. Anzi, penso che sarà proprio la sinistra a vincere le prossime elezioni, grazie a lui". Ma Bossi va oltre: "Fini è palesemente contro il popolo del Nord, a favore di quello meridionale", è "contro il nord e il federalismo. Per il centralismo dello Stato e il meridionalismo". Secondo il leader della Lega: "Berlusconi avrebbe dovuto sbatterlo fuori subito, senza tentennamenti, invece di portarlo in televisione, dandogli voce e rilievo, quella era la strada da seguire".
L'incontro tra Bossi e Berlusconi Al termine della riunione del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi si è intrattenuto con Umberto Bossi in una stanza attigua alla sala del Cdm di palazzo Chigi. Lo si apprende da fonti ministeriali, secondo le quali all’incontro avrebbero partecipato anche i ministri del Carroccio Roberto Maroni e Roberto Calderoli. Poco dopo, nel suo studio, il premier ha ricevuto alcuni ministri del Pdl: fra loro Angelino Alfano, Ignazio La Russa, Andrea Ronchi. "Finita la stagione del federalismo, un concetto abbandonato, dobbiamo inziare un nuovo cammino, una nuova stagione - dice Bossi - saremo soli, senza Berlusconi. La nostra gente non digerirà facilmente la mancata conquista del Federalismo. Noi, Lega, dovremmo comportarci di conseguenza. Berlusconi, quindi, diventerà il vero e unico baluardo anticomunista del Paese e prevedo che raccoglierà molti consensi". Proprio per questo, secondo Bossi, "il meccanismo del federalismo resta in piedi".
"Non posso andare di fronte alla mia gente a dire che non stiamo realizzando quel cammino che avevamo intrapreso - ha aggiunto - quello che sta accadendo frena le riforme. La gente del nord è stufa e lo ha fatto capire chiaramente. Tutto qui".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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