Boutique, hotel e ristorante Palazzo Fendi, il lusso a Roma

Riaperta l'ex sede della griffe nel cuore della Capitale Cinque piani col primo atelier di pellicceria

Lucia SerlengaMentre la città eterna fa i conti con una situazione sociale e politica difficile, c'è chi s'impegna per accelerarne il processo di rinascita. Per esempio Fendi, uno dei grandi player della moda internazionale che dopo i restauri di Fontana di Trevi, del complesso delle Quattro Fontane e del Palazzo della Civiltà - suo nuovo quartier generale - offre un contributo di 200 mila euro all'Istituto per la Conservazione e il Restauro che fa capo al ministero di beni culturali e turismo e forma futuri restauratori. Ma non è tutto: aggiunge un altro tassello della storia della griffe fondata nel 1925 da Adele e Edoardo Fendi. L'altro ieri è stato riaperto, infatti, Palazzo Fendi, ex sede della maison trasformata in meta di lusso e cultura, con una cena allestita alla presenza di Silvia Venturini Fendi, Karl Lagerfeld e Pietro Beccari, ceo della maison, nel ristorante di cucina giapponese ideato e co-fondato nel 2002 a Londra da Rainer Becker con Arjun Waney. Il palazzo situato di fronte a via Condotti e alla scalinata di piazza di Spagna, dai primi del 1900, su un precedente edificio del 1700, era stata una delle residenze dei Boncompagni-Ludovisi, antica famiglia aristocratica romana, che vanta tra i suoi antenati anche Papa Gregorio XIII. Nel 2004 era stata adibita a boutique e sede di alcuni uffici Fendi. Oggi è un edificio di cinque piani che contiene la più grande boutique Fendi al mondo dotata del primo atelier di pellicceria, un appartamento per accogliere vip e clienti importanti, un boutique hotel e sui piani più alti con terrazza panoramica, un ristorante. Al pianterreno e al primo piano, la nuova boutique progettata dall'architetto Gwenael Nicolas accoglie l'intero universo Fendi, dal prêt- à-porter donna e uomo alla pellicceria, passando per le borse e gli accessori, oggetti di design da collezione e arredi realizzati da grandi maestri ma anche da giovani talenti. All'ingresso non passano inosservati l'imponente scultura sferica a specchio Moon Ball dell'artista svizzero Not Vital e il pavimento a cerchi concentrici ispirato a quello della Cattedrale di San Pietro con elaborati intarsi di marmi preziosi. Imperdibile, fra le tante cose straordinarie che si possono ammirare, la parete composta da migliaia di chiodi in metallo dorato in cui sono esposte le iconiche borse Baguette. Un'imponente scala di marmo di Lepanto conduce al primo piano dove oltre al prêt-à-porter e alle calzature donna, ci sono il Fur Salon con le impareggiabili pellicce Fendi, la vip room ma anche il servizio Peekaboo Made-to-Order, che permette ai clienti di personalizzare le meravigliose borse Peekaboo. Poi c'è lo spazio dedicato agli orologi e il primo Fur Atelier in-store al mondo, dove i clienti possono vedere gli artigiani Fendi intenti a realizzare le pellicce da loro commissionate. Il secondo piano è un lussuoso appartamento privato destinato a ospitare i clienti più importanti, le celebrity e gli amici della maison. Primi ospiti, Bernard Arnault e signora, patron del gruppo LVMH cui fa capo Fendi. Progettato da Emiliano Salci e Britt Moran dello studio milanese Dimorestudio, Palazzo Privé fonde pregiati elementi di arredo vintage con oggetti di design e opere d'arte appartenenti alla collezione della Galleria Mazzoleni, nonché una selezione dei modelli e complementi d'arredo disegnati da Emiliano Salci e Britt Moran per il Roman Lounge, progetto commissionato da Fendi nel 2014 per Design Miami. Al terzo piano il primo hotel della maison con solo sette suite incarna un nuovo desiderio: vivere all'insegna di un'eleganza raffinata nel cuore di Roma anche se può costare dai mille euro a notte in su.

Lo sguardo rimane calamitato da un contesto che trasuda lusso in ogni forma, dai marmi preziosi alle lenzuola, dai camini e dagli arredi fino a una guida su iPad, la Your 7 Ways to Rome, che propone 7 itinerari romani esclusivi. Una vera quanto unica luxury experience che culmina ai piani alti, nel celebre ristorante Zuma con l'eccellenza della cucina giapponese.

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