Buon compleanno, Hollywood La fabbrica dei sogni compie 100 anni

Da Chaplin alla Jolie, il "Bosco di agrifogli" crea eroi di celluloide. Da rifugio dei registi indipendenti in fuga da New York, a mecca internazionale di star. Con tante leggende. A partire da chi l'ha battezzata così

Buon compleanno, Hollywood 
La fabbrica dei sogni compie 100 anni

Da cento anni fabbrica sogni e sforna divi del grande schermo. E continuerà a farlo per molti altri decenni ancora. Hollywood, il «bosco di agrifogli», compie un secolo e da venti lustri crea eroi di celluloide. La più famosa collina dello star system nasce, appunto, cento anni fa, nel 1910, quando viene girato il primo di una interminabile serie di film: «Old California» del leggendario D.W. Griffith, il primo regista in senso moderno della storia del cinema. Di lì a poco inizierà la lunga epopea dei divi della celluloide: i primi giganti del grande schermo sono Charlie Chaplin, Douglas Fairbank e Mary Pickford, pionieri del cinema moderno insieme ad uno dei più grandi divi del made in Italy, Rodolfo Valentino.
Nello stesso periodo fanno la loro comparsa ad Hollywood alcuni tra i protagonisti del cinema americano, come Adolphe Zukor, fondatore della Paramount Pictures Corporation, o William Fox, o ancora Samuel Goldwyn, dell'omonima, famosissima casa di produzione cinematografica con l'altrettanto celeberrimo logo del leone ruggente. Grazie a loro nascono le grandi major americane, padrone incontrastate del cinema internazionale per molti decenni.
La fortuna di Hollywood inizia poco prima del primo conflitto mondiale: le troupe di New York, che all'inizio del secolo scorso era il centro del cinema Usa, trovano nel sobborgo di Los Angeles un luogo ideale per girare gli esterni dei film, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e ad un ambiente non lontano dal mare, dalla montagna e dal deserto. La vicinanza con la frontiera messicana e la lontananza dalla Grande Mela rappresentano un vantaggio enorme per i nuovi registi indipendenti che, ostacolati nei loro progetti dalla cosiddetta «guerra dei brevetti» e dalla violenta lotta ingaggiata dalla Motion Pictures Patent Company che nel 1909 raggruppava le sette maggiori case cinematografiche americane, trovano ad Hollywood la location ideale per lanciare la nuova industria della celluloide.
Hollywood significa letteralmente «bosco di agrifogli», ma dopo un secolo ancora si discute sulla paternità del nome dato alla collina che sarebbe diventata il tempio del cinema mondiale. Una delle tante leggende nate attorno alla culla del cinema moderno vuole che a ribattezzare quella collina sia stata la moglie di un tal H.H. Wilcox, che nel 1883 si era trasferito da Los Angeles nella zona anticamente abitata dalle tribù indiane Cauhenga e Cherokee. La signora Wilcox aveva poco tempo prima visitato una località del New England chiamata, appunto, Hollywood, e ne era rimasta entusiasta. E chiese al marito di ribattezzare così la collina.

Per altri, invece, il nome Hollywood (che in realtà all'inizio era «Hollywoodland», come si evince dal alcune foto dell'epoca), sarebbe stato coniato nel 1886 dall'imprenditore H.J. Whitley, definito il «padre di Hollywood» per alcune opere realizzate ai piedi della collina, come l'Hollywood Hotel e la Banca di Hollywood. Ma non è che che la prima leggenda. E sembra già una storia da film.

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