"Burocralia", il regno infernale delle scartoffie

A parte le scartoffie contenenti verba che purtroppo non volant, ma restano ferme e immobili per sempre, la burocrazia non si vede

"Burocralia", il regno infernale delle scartoffie

A parte le scartoffie contenenti verba che purtroppo non volant, ma restano ferme e immobili per sempre, la burocrazia non si vede. Ma si sente, eccome, quando picchia duro sul cittadino-utente. Bene ha fatto quindi Patrizia Parnisari a porre a capo della sua Burocràlia, wunderkammer di meraviglie distorte, palazzaccio kafkiano ed escheriano, luna park degli orrori in carta bollata, messer Buffalmacco (con Calandrino come vice). Ovvero quel Buonamico Buffalmacco, pittore vissuto fra XIII e XIV secolo che osò, pare, collocare Dante Alighieri nel Giudizio universale da lui affrescato nel Camposanto di Pisa.

Ovvero, soprattutto, la sua versione boccacciana nella terza novella dell'ottava giornata del Decameron. Quella che inizia così: «Calandrino, Bruno e Buffalmacco giù per il Mugnone vanno cercando di trovar l'elitropia...». L'elitropia, la pietra che rende invisibili... come la burocrazia. Burocralia, tirata in 500 copie numerate dalla veneziana Corte Nova Scriptorium, è una discesa agli inferi in cui si agitano, prigionieri, i condannati. E il brevissimo, sapidissimo assaggio di Dall'Inferno di Giorgio Manganelli posto a mo' di introduzione certifica l'impossibilità di liberarli. Fine pena mai, per gli ostaggi dello Stato.

Rispetto ai nove danteschi, qui i cerchi sono sei (ma nessun condono, si paga tutto): «Ufficio Invalidi»; «Catasto»; «Ufficio Anagrafe»; «Ufficio Brevetti»; «Ufficio Reclami»; «Ufficio Tasse».

La plumbea location di tale cittadella o roccaforte fatta di attese, vessazioni e timbri, si trova, come afferma il primo capitolo, «Alla periferia di Trantor», cioè del romanzo di Isaac Asimov Fondazione e Impero (1945) che ruota intorno al pianeta Trantor. Perché Burocràlia sembra proprio un marchingegno da fantascienza, sebbene le sue spire avvolgano e stritolino per davvero chiunque osi entrarvi.

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