La burocrazia italiana? Un esempio negativo Lo dice anche Barroso

Le lungaggini nostrane diventano un caso di studio per il presidente della Commissione Ue, che porta ad esempio il caso dell'Ikea di Pisa. Ma sorpresa, i tedeschi fanno peggio di noi

La burocrazia italiana? Un esempio negativo Lo dice anche Barroso

Ah, la proverbiale lungaggine della burocrazia italiana. Anni per ottenere un permesso, pochi istanti per vederselo negato. I casi sono molteplici, per la maggior parte misconosciuti. E poi ci sono quelli eclatanti. Come la vicenda che ha visto protagonista Ikea. La società svedese ha cercato, domandato, implorato per sei anni di poter aprire uno store a Pisa, il secondo in Toscana, provando a far presente che l'apertura non sarebbe stata poi un'idea tanto malvagia. In fondo in Toscana esiste un solo punto Ikea, a Firenze. In fondo erano pur sempre posti di lavoro in più.

Macchè. Sei anni di trattative e poi un nulla di fatto. Gli svedesi hanno dovuto retrocedere davanti alla pervicacia degli amministratori locali di Vecchiano, la località prescelta per aprire il nuovo centro Ikea, che, lo scrivevamo già quest'estate, non erano riusciti nel compito di sedersi intorno a un tavolo e trovare una mediazione tra centinaia di posti di lavoro in più e qualche concessione in termini di viabilità, parcheggi e "comodità" necessarie ai clienti degli svedesi.

"L'eccessiva dilazione dei tempi di decisione da parte delle autorità locali" era stata la motivazione che Ikea aveva addotto per l'interruzione delle trattative. Facile crederlo. E quindi ecco sei anni di trattative buttati in nulla.

Ma non sono più soltanto le sventurate vittime italiane a esternare le loro rimostranze per una burocrazia elefantiaca. E non bastava Ikea. Non bastava neppure tanto di articolo sulle pagine del Times. Lo scoramento per le lungaggini di casa nostra ora diventa un "caso di studio". Finisce in bocca a Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue, che non trova di meglio - parlando ai leader sulla necessità di aumentare le potenzialità del mercato unico - che citare l'Italia (e la querelle pisana) come esempio negativo.

Ma potrebbe essere diversamente? In Cina sarebbero bastati otto mesi per aprire lo store, fa presente Barroso. Anche se su questo punto certo il paragone è difficile da fare.

Nonostante tutto, l'Italia non occupa l'ultima posizione nella deplorevole classifica delle "lungaggini d'Europa". Ci battono i lander tedeschi, "dove i tempi sono ancora più dilatati". Unica consolazione, peraltro piuttosto magra.

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