Torino - Faceva il buttafuori, era sposato da poco, aveva una bambina di sette mesi, ed era, a detta di amici e conoscenti, una brava persona, Cristian Birzu Ionut, 32 anni, residente a Rivoli (Torino), il romeno che é stato ucciso con un colpo di pistola questa notte davanti alla discoteca Atlantic Club di Avigliana (Torino). Il decesso non è avvenuto sul colpo, ma durante il trasferimento dall'ospedale di Avigliana, dove era stato trasportato in un primo momento, a quello di Orbassano, a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni.
Secondo alcune testimonianze raccolte dai carabinieri della locale stazione e del nucleo Radiomobile della compagnia di Rivoli, intorno alle 4 di questa mattina Birzu Ionut avrebbe impedito, dopo una lunga discussione, ad un gruppo di albanesi, molto probabilmente ubriachi, di entrare nella discoteca. Il gruppetto, stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, si sarebbe allontanato per poi tornare per una sorta di spedizione punitiva nei confronti dell'uomo. Due di loro erano armati di pistola, una semiautomatica, da cui è partito il colpo letale, e una a tamburo.
Dopo l'aggressione ed il ferimento del buttafuori, gli amici di quest'ultimo, anch' essi romeni, hanno inseguito i due albanesi armati riuscendo a raggiungerne uno a a picchiarlo violentemente, fino al sopraggiungere dei carabinieri. L'albanese ferito è stato trasportato all'ospedale di Rivoli, dove è stato medicato. Ne avrà per 30 giorni di prognosi. Cristian Birzu Ionut lavorava, la sera, alla discoteca Atlantic Club di Avigliana da qualche tempo. Di giorno cercava di aiutare la moglie e di stare con il piccolo appena nato. Non aveva mai avuto problemi con la giustizia e i suoi amici parlano di lui come di un buon amico e una persona onesta. Per tutto il giorno i carabinieri hanno interrogato conoscenti e clienti del locale, oltre, ovviamente, all'uomo che è stato fermato, sottratto dagli stessi carabinieri al tentativo di linciaggio da parte degli amici della vittima, anch'essi romeni, che lo hanno picchiato selvaggiamente.
Insieme al pubblico ministero Giancarlo Avenati Bassi, titolare dell'inchiesta, stanno cercando di capire se si tratti dell'autore materiale dello sparo, ossia l'uomo in possesso della pistola semiautomatica, oppure del complice, che aveva quella a tamburo.
Inoltre i militari, con l'aiuto dei vigili del fuoco, stanno scandagliando il Lago Grande, nella zona circostante la discoteca, allo scopo di ritrovare le due armi. Si continua a cercare anche l'altro albanese coinvolto nell'aggressione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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