Allegri come un padre: "Fagioli? Lo aspetteremo a braccia aperte"

In attesa della supersfida contro il Milan il tecnico bianconero dispensa carezze al suo giovane calciatore rimasto coinvolto nello scandalo delle scommesse. Capitolo formazione: Chiesa convocato, ma l'attacco per la sfida di San Siro è un rebus

Allegri come un padre: "Fagioli? Lo aspetteremo a braccia aperte"
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Torino - Al termine dell`ennesima sosta durante la quale è finita nel tritacarne delle cronache extracalcistiche, la Juventus stasera sfiderà il Milan al suo domicilio. Senza tutta una serie di infortunati e ovviamente senza due giocatori che ultimamente hanno fatto parlare di sé per quanto accaduto fuori dal terreno di gioco: al "solito" Pogba si è aggiunto Fagioli, la cui stagione è sostanzialmente terminata (potrebbe rientrare per l`ultima di campionato) senza che però la società abbia intenzione di sbolognarlo come invece accadrà molto probabilmente con il francese.

«Ho parlato con Nicolò, era giusto farlo - ha spiegato ieri Allegri -. Non sarà un momento facile, ma lui sa benissimo che la società, lo staff e la squadra gli sono vicini e lo aspetteranno. Dovrà sfruttare questi mesi per lavorare sul campo e impegnarsi al di fuori: a fine maggio tornerà e avrà l`opportunità di continuare una carriera che è solamente agli inizi. Non ha neanche 23 anni: lo aspettiamo a braccia aperte».

E nel frattempo c`è però da giocare e da raggiungere (come minimo) quel quarto posto che anche ieri Allegri ha indicato come obiettivo, facendo spallucce di fronte ai pronostici di Pioli e Marotta che vorrebbero i bianconeri favoriti nella corsa scudetto. Proprio l`assenza di Fagioli e Pogba obbligherà quasi certamente Allegri a utilizzare McKennie nel ruolo di interno di centrocampo, reparto completato poi dall`ex Locatelli e da Rabiot, neo capitano al posto dell`infortunato Danilo. Sarà insomma una Juve incerottata, confermata con la difesa a tre ("non cambieremo") e con Rugani al fianco di Gatti e Bremer.

Ne verrà fuori una formazione quasi dettata dagli eventi esterni, tirando intanto un sospiro di sollievo per il recupero di Vlahovic ("ma, dopo il mal di schiena, non ha ancora un`intera partita nelle gambe"): il serbo non ha mai segnato al Meazza né contro il Milan né contro l`Inter, pur se vi ha disputato più minuti (370) che in ogni altro impianto del nostro Paese. Uno così, comunque, meglio poterlo mandare in campo che no: Chiesa, tornato in gruppo solo venerdì, partirà dalla panchina.

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