Lo 0-0 di Marassi contro la Sampdoria ha lasciato l'amaro in bocca all'Inter e ai suoi tifosi, che ora vedono difficilissimo, se non impossibile, recuperare punti ad un Napoli sempre più lanciato verso il meritato scudetto. La squadra nerazzurra ha costruito tanto e non ha rischiato niente contro i blucerchiati, ma alla fine è mancato quel "killer instinct" necessario per portarsi a casa i tre punti, complici la fretta, la bravura di Audero, qualche errore di troppo e anche un pizzico di sfortuna. Lo 0-0 contro la Sampdoria non serve praticamente a nessuno con la Curva Nord Milano che, per la prima volta, ha attaccato pesantemente il tecnico piacentino: "Lo scialbo pareggio rimediato a Genova contro l'ultima della classe, ha dimostrato ancora una volta che probabilmente Mr. Inzaghi non riesce a motivare i ragazzi per le partite con le piccole", si legge nella nota della Curva sulla fanzina (il giornalino ufficiale del cuore caldo del tifo nerazzurro).
E ancora: "L'atteggiamento da squadra provinciale quello mostrato nel secondo tempo, quando al posto che rischiare le tre punte, resta aggrappato al suo modulo; rischio da correre anche perché il pari non serviva a nessuno. Siamo l'Inter, è l'avversario che deve temerci, dovremmo aggredire e dimostrare la superiorità e invece sembriamo una squadra di media classifica a cui un pari fuori casa può andare bene. Tre punti fondamentali quelli persi stasera, perché dietro di noi ci sono ben 3 squadre pronte all'aggancio al prossimo passo falso...". I tifosi della Curva Nord, dunque, imputano ad Inzaghi una mancanza di coraggio perché, sul risultato bloccato sullo 0-0 e nonostante un netto predominio territoriale, il tecnico ha fatto il classico cambio ruolo su ruolo, con Dzeko al posto di Romelu Lukaku, quando avrebbero potuto coesistere entrambi con Lautaro Martinez per l'assalto finale.
Errori ripetuti
Non è la prima volta in stagione, soprattutto in campionato, che Simone Inzaghi non osa e non ottiene bottino pieno. Finora in 22 giornate sono 14 le vittorie, 2 i pareggi e 6 le sconfitte. Il pareggio contro il Monza e quello contro la Sampdoria riassumono il pensiero della Curva nerazzurra. Nel primo caso la squadra dopo il vantaggio si è abbassata troppo consegnandosi all'avversario negli ultimi 30 minuti di gioco; contro la Doria, invece, è mancato quel guizzo da parte del tecnico, quell'intuizione geniale per permettere alla squadra di svoltare.
Anche contro l'Empoli, a San Siro, con l'Inter in dieci uomini, Inzaghi ha deciso di togliere un attaccante per un esterno difensivo come Bellanova lasciando da solo Lautaro Martinez, salvo poi cercare di rimediare negli ultimi 25-30 minuti con l'inserimento di Lukaku e Dzeko a frittata già completata. La cosa che più stupisce, questa volta, è come la curva nord abbia "scaricato" l'allenatore da oltre un anno e mezzo sempre protetto dai tifosi organizzati nerazzurri.
Servirà un'inversione di tendenza da qui
a fine stagione per cercare quantomeno di assottigliare il gap nei confronti del Napoli, soprattutto per entrare in Champions League, visto che nella retrovie c'è bagarre per accaparrarsi gli ultimi tre posti disponibili.
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