Il gong del calciomercato italico è ufficialmente suonato da alcuni giorni. Chi doveva muoversi l’ha fatto e chi non c’è riuscito dovrà quantomeno pazientare fino alla finestra invernale, augurandosi che nel frattempo basti quello che serve la casa. Da questa vorticosa estate di trattative, molte delle quali affastellate nella gran coda di agosto, escono senz’altro radiose le milanesi: molti acquisti, tutti di spessore. In seconda piazza va probabilmente collocata la Roma, che dopo molta attesa e molto affanno ha piazzato diversi innesti in mezzo e soprattutto Big Rom davanti. Delude invece la Juve: con l’arrivo di Giuntoli si pensava a qualche seducente intuizione, ma così non è stato. Forse il vero colpo è stato trattenere tutti i big. Ma qui i voti li affibbiamo ai movimenti. E allora apriamo l’alfabetico tango a mente fredda, smaltiti i postumi e l’inebrazione del momento, cercando di dirimere lucidamente la questione.
ATALANTA 6,5
Hojlund, partito per un mucchio di quattrini, ha finanziato un mercato sontuoso. Dentro Scamacca, El Bilal Touré, De Ketelaere, Kolasinac, Holm. Mezzo voto in meno per la cessione in extremis di Duvan Zapata, uno che avrebbe fatto comodo con il doppio impegno europeo.
BOLOGNA 6,5
Addio sul finale a Dominguez, ma comunque arriva un prospetto top come Freuler. Zirkee potrebbe non far rimpiangere Arnautovic, ma è ancora presto per saperlo. Karlsson e Saelemaekers aggiungono estro sugli esterni del congegno Mottiano, già magnificamente rodato.
CAGLIARI 5,5
Qui tocca affidarsi a San Ranieri. Troppo poco per una neopromossa. Qualche rinforzo è arrivato, ma non sembrano profili in grado – almeno sulla carta – di far impennare l’asticella. Il colpo Petagna però potrebbe assicurare gol pesanti.
EMPOLI 5,5
Via Vicario, rimpiazzato con la bella promessa Caprile. Poi innesti che mantengono il livello acquisito, ma non fortificano ulteriormente: bene il ritorno di Cambiaghi, l’arrivo di Gyasi, l’aver trattenuto Baldanzi. Ma il salto di qualità è rimandato.
FIORENTINA 6/7
Tanti acquisti, ma anche parecchie cessioni. E quando il turnover è così imponente il rischio che l’assestamento dei nuovi duri più del dovuto è tangibile. Cabral e Jovic, per dire, segnavano il giusto ma ormai conoscevano l’ambiente. Nzola e Beltran sono entrambi potenzialmente da doppia cifra, ma servirà aspettare. Arthur lì nel mezzo potrebbe essere redivivo.
FROSINONE 6,5
Il tifoso medio frusinate – e forse anche Di Francesco – stava con le mani piazzate tra i capelli fino almeno al 25 agosto. Poi gli arrivi in sequenza di Soulè, Kaio Jorge, Lirola, Okoli e Renier hanno ridato sprint e speranze. Giovani ma promettenti. Stavolta i ciociari vogliono giocarsela.
GENOA 6,5
Mezzo punto in più per Malinovskyi e Retegui, colpi che possono davvero spostare il confine che divide tra una salvezza tranquilla e la bagarre. Potevano fare qualcosa di più dietro, ma il mercato resta comunque oltre la sufficienza.
INTER 8
Probabilmente meglio anche del mercato del Milan. Marotta ha preso a Inzaghi tutti i titolari di riserva che chiedeva e pure alcune nuovi potenziali perni: Sommer, Cuadrado, Thuram, Arnautovic, Sanchez, Frattesi, Klaassen, Pavard, Carlos Augusto. Non ce n’è uno soltanto che possa considerarsi un rimpiazzo. Così il livello sale davvero. Chapeau.
JUVENTUS 5
Ok, aver trattenuto praticamente tutti i big senza fare le coppe è già un colpo. Ma qua stiamo valutando i movimenti e il solo Weah jr non basta per raggiungere la sufficienza. È un voto al mercato, certo, perché con questa rosa e nessun impegno europeo Allegri può anche giocarsi lo scudetto.
LAZIO 6,5
Non può essere un 7 perché sostituire Milinkovic Savic è praticamente impossibile e perché Sarri aveva chiesto espressamente Berardi, Ricci, Zielinski. Sono arrivati tutt’altri giocatori, ma comunque di qualità e nei ruoli scoperti. Ora i biancocelesti hanno quella profondità che mancava.
LECCE 6,5
Tante scommesse e qualche certezza, il piatto cucinato dallo chef Pantaleo Corvino è come sempre carico di fantasia. Tra un talento in erba, c'è un veterano pronto alla battaglia che si chiama conferma in Serie A. I pugliesi possono stupire anche quest'anno, con la capacità di passare inosservati.
MILAN 8
Si contendono la palma dei migliori del mercato che, viste le premesse, è diventato esaltante. La dolorosa cessione di Sandro Tonali ha permesso ai rossoneri di allestire una rosa più lunga e coperta in ogni reparto, compiendo un vero salto di qualità soprattutto sugli esterni alti. Sportiello, Romero, Loftus-Cheek, Pulisic, Reijnders, Okafor, Chukwueze, Musah, Pellegrino e Jovic, questi sono i volti nuovi della squadra di Pioli che punta alla seconda stella. Dieci acquisti funzionali, anche se forse manca il colpo da novanta in attacco.
MONZA 6,5
Niente campagna acquisti faraonica per il Monza di Adriano Galliani che conferma l'intelaiatura di una formazione competitiva e che, lo scorso anno, si è salvata in carrozza. Salutato Carlos Augusto in direzione Inter, i brianzoli hanno accolto al suo posto Kyriakopoulos, che si aggiunge a una campagna acquisti che porta più esperienza e solidità grazie ai vari D'Ambrosio e Gagliardini. In avanti il dopo Petagna si chiama Colombo, una scommessa che profuma di speranza.
NAPOLI 6,5
Per i campioni d'Italia vale il discorso intrapreso per la Juve, il vero colpo della società è stata quella di bloccare i big, eccezion fatta per Kim che è stato sostituito con la scommessa Natan. Mantenere compatta la rosa che lo scorso anno ha strapazzato il campionato può essere la scelta vincente, aggiungere qualche freccia al proprio arco (Lindstrom e Cajuste) mette il saldo complessivo in positivo.
ROMA 7,5
Il DS Pinto ha fatto un piccolo capolavoro per dare a José Mourinho una rosa dal tasso tecnico più elevato e con dei rincalzi più incisivi per l'undici titolare. Immettere nell'organico elementi come Aouar, Renato Sanches, Paredes, Ndicka, Azmoun e soprattutto Lukaku proietta la Roma sul podio delle migliori regine del mercato. L'obiettivo adesso è finire almeno in zona Champions League, con parola che passa al campo.
SALERNITANA 5
Il tecnico Paulo Sousa non si è nascosto e ha aspramente criticato il mercato operato dalla sua società. Va bene aver rinnovato Dià (anche se adesso si è innalzato un polverone intorno al giocatore), ma nessun acquisto ha acceso l'entusiasmo di una piazza già caliente. Agustin Martegani resta il volto più atteso, ma si poteva e doveva fare di più.
SASSUOLO 6
I neroverdi hanno svolto come al solito un mercato frenetico. Se da una parte si contano le partenze pesanti di Frattesi e Maxime Lopez, dall'altra si contano gli innesti Pedersen, Castillejo, Cragno, Vina, Racic e tanti altri. Senza contare che Domenico Berardi sarà ancora il faro di questa squadra che punta a una salvezza più che tranquilla.
TORINO 5,5
Juric si è lamentato fino all'ultimo giorno con il suo presidente per avere i giocatori richiesto e sul gong è arrivato l'attaccante tanto agognato: Duvan Zapata. Tutto questo basta per premiare il mercato granata? Probabilmente no. Soppy, Tameze, Bellanova e Horvath non bastano per proiettare il Toro in zona Europa, dove dovrebbe stare per blasone ogni anni.
UDINESE 5
L'Udinese saluta i tanti pilastri dello scorso anno (Udogie, Beto, Pereyra, Arslan e Becao) e ne conferma uno per "il rotto della cuffia" (Samardzic). I tanti ingressi, specialmente dal Watford, non sembrano all'altezza di chi se ne è andato e la sensazione complessiva è che la qualità della rosa sia scesa. Attenzione alla scommessa Lucca.
VERONA 6
Il Verona desidera salvarsi con una serenità maggiore dello scorso anno e questo potrebbe essere possibile
grazie ai molteplici innesti arrivati all'ombra dell'Arena. Certo, alcune sono delle scommesse, ma valutando le prime uscite degli scaligeri l'idea è che ci si possa fidare dei vari Mboula, Hongla o Saponara.
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