I sonori fischi dello Stadium dopo il pesante 0-2 subito nell’ultima giornata della fase a gironi di Champions contro il Benfica hanno sottolineato l’ennesima prestazione deludente della Juventus in questa complicata stagione. La gara dei bianconeri è stata talmente scialba da costringere anche un osservatore solitamente moderato come Fabio Capello a sparare ad alzo zero contro le scelte operate dal tecnico Thiago Motta. La discussione post-partita su Sky con la bandiera bianconera Alex Del Piero ha avuto il sapore di una stroncatura definitiva degli esperimenti tattici dell’italo-brasiliano che, a dire dell’ex tecnico, avrebbero costretto i giocatori a giocare “impauriti”, finendo per esser messi sotto dai lusitani. Vediamo nel dettaglio cosa si è detto nel turbolento post-partita di Juventus-Benfica.
La stroncatura di Capello
Nel consueto salotto post-partita di Sky, l’ex allenatore di Milan, Juve e Roma non è andato troppo per il sottile, condannando senza se e senza ma quello che si era appena visto in campo in una partita che molti prevedevano sarebbe stata difficile per i bianconeri. “Ci aspettavamo che la Juventus avrebbe avuto problemi a giocare contro una squadra portoghese e così è stato. Contro queste squadre tecnicamente forti, se non hai un centrocampo o una difesa che funziona bene, vai incontro a grandi difficoltà”. Il tecnico di Pieris, però, non ha provato a trovare scusanti per la sconfitta, scagliandosi direttamente contro le scelte operate dal tecnico che, già da qualche settimana, continua ad impiegare giocatori fuori ruolo. “La Juve era disordinata in campo. I giocatori fanno il compitino. Sembra che l'allenatore non voglia lasciarli liberi di esprimersi e loro abbiano paura di disubbidire agli ordini impartiti”.
Capello, poi, ha approfondito la questione psicologica, una delle limitazioni viste già in altre partite importanti, lanciando una stoccata al tifo juventino: “Ci sono stati molti momenti di fatica, soprattutto dal punto di vista psicologico con il pubblico che ha rumoreggiato sia a fine primo tempo che al triplice fischio. Non c’è un clima ottimale, la squadra è sembrata disordinata e disattenta ma perché manca qualcosa. Deve essere aiutata non solo dall’allenatore ma anche dalla società, ci deve essere compattezza, unione e soprattutto cercare di disegnare un’uscita. Per la Juve cambia poco perché i playoff li avrebbe comunque fatti, probabilmente”. Il tecnico, però, si è riservato il vetriolo per l’ultima battuta, quasi sferzante: “Ma come puoi pretendere che cambiando sei giocatori, facendoli giocare in posizioni in cui non giocano mai, potessi essere ordinato? Io mi pongo questa domanda”.
Il mea culpa di Thiago
Come suo solito, l’allenatore bianconero, intervistato subito dopo la pesante battuta d’arresto contro le Aquile, si è preso le proprie responsabilità, dicendo chiaramente che la colpa della sconfitta era sua. Invece di addentrarsi in questioni tecniche o di gestione della rosa, Thiago Motta ha ammesso che il Benfica ha fatto meglio dei bianconeri, meritandosi i tre punti. “Durante i 95 minuti loro hanno fatto meglio di noi, nel primo tempo in certi momenti sono stati superiori e poi hanno fatto una buona gestione del secondo tempo. Noi nella ripresa abbiamo giocato meglio ma e' meritata la vittoria del Benfica. Ora pensiamo alla partita di domenica”.
A preoccuparlo l’ennesimo infortunio che ha colpito stavolta uno dei giocatori più in forma, il milanista Kalulu: “Dobbiamo valutarlo, è scivolato, ha sentito un punto che gli dava fastidio. Locatelli come difensore centrale ha fatto bene. Per necessità abbiamo dovuto a volte sistemare i giocatori in altre posizioni”. L’ex tecnico del Bologna, dopo questa difesa d’ufficio, prova a fare il punto della situazione: “La sconfitta fa sempre male perché siamo una grande squadra con una grande storia. Quando si perde non ci sono situazioni di cui parlare per giustificare. Con il Napoli avevamo fatto un ottimo primo tempo, oggi siamo andati meglio nel secondo ma per vincere la partita dobbiamo stare lì 95 minuti”.
Ultima battuta sul sorteggio per gli spareggi, che metterà la Juve contro il Milan o il Psv Eindhoven: “Vedremo, sono due avversarie che hanno livello. Ci prepareremo per la squadra che toccherà a noi. Ma prima dobbiamo concentrarci su altre partite”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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