Il sogno della Svizzera si infrange su una delle favorite di Euro 2024 ma l’undici di Yakin riesce comunque a trascinare l’Inghilterra ai calci di rigore. Dopo 75 minuti senza un tiro in porta e con pochissime occasioni, passano gli svizzeri grazie al gol in spaccata di Embolo. Nel momento più difficile per l’Inghilterra, è uno dei talenti di Southgate a togliergli le castagne dal fuoco: gran movimento di Saka e tiro da fuori che Sommer vede troppo tardi. Nei tempi supplementari la Svizzera sfiora la rete grazie ad una traversa da calcio d’angolo del nuovo entrato Shaqiri ma per decidere chi approderà alla semifinale servono i calci di rigore. Se gli inglesi sono implacabili dagli undici metri, il baluardo Akanji si fa parare subito il suo tiro da Pickford: ad affrontare una tra Olanda e Turchia sarà l’Inghilterra.
Le scelte dei tecnici
Il contestatissimo ct inglese Gareth Southgate decide di cambiare qualcosa alla sua centesima partita coi Tre Leoni: vista la squalifica di Guehi, si passa alla difesa a tre con l’inserimento di Konsa a fare gruppo con Walker e Stones. Sulla mediana torna Mainoo mentre in avanti si continua con la sola punta Kane ed i due creativi Bellingham e Foden alle sue spalle. Murat Yakin, invece, non cambia assolutamente niente, riproponendo l’undici titolare visto nella vittoria più che convincente sull’Italia di Spalletti.
Poco spettacolo, zero occasioni
Fin dal calcio d’inizio si capisce che entrambe le squadre sono determinate a tenere in mano il pallino del gioco. L’approccio dell’Inghilterra è poco propositivo con il solito, sterile, possesso palla: meglio la Svizzera che si accende a sprazzi ma in maniera più convincente. Grossi problemi sulla destra per Trippier, che si perde Ndoye spesso e volentieri: peccato che sui suoi cross non ci siano compagni di squadra liberi. Attorno al quarto d’ora buona fase della Svizzera, che si rende pericolosa sia sulla fascia con Aebischer che con le combinazioni al centro tra Xhaka e Freuler. Alla fine l’Inghilterra riesce ad alzare il baricentro ma l’undici di Yakin rimane estremamente attendo, concedendo solo tiri dalla distanza. Trippier gioca molto alto sia per prevenire le corse di Ndoye che per costringere la difesa ad allargarsi: pericoloso il tiro a giro di Rice, ribattuto però dalla retroguardia elvetica.
Dopo un inizio di partita complicato, l’Inghilterra sembra in grado di esprimere il suo gioco, creando qualche imbarazzo alla difesa svizzera. La gara comunque rimane molto equilibrata: inglesi più metodici ed ordinati, elvetici più verticali, pericolosi in ripartenza. L’undici di Southgate non sa più cosa inventarsi ed è spesso costretto a chiamare in causa Pickford: a volte, invece, per contenere Bellingham bisogna usare le maniere forti, come l’entrata che costa un giallo a Schar. Qualche polemica al 44’, quando Aebischer strattona a lungo Saka per poi farlo cedere in area di rigore: tutto regolare per Orsato che manda tutti negli spogliatoi senza recupero. Impressionante come nessuna delle squadre abbia messo un tiro nello specchio delle rispettive porte e come il possesso palla sia diviso quasi perfettamente al 50%.
Embolo chiama, Saka risponde
Dopo un primo tempo segnato da zero tiri nello specchio della porta, l’Inghilterra parte forte ma non riesce a trovare spazi nella difesa svizzera: due partite con zero tiri in porta non capitavano ai Tre Leoni dal lontano 1980. Il primo tiro in porta arriva al 50’, quando Freuler riesce a imbeccare Embolo: chiuso tra due difensori l’attaccante svizzero riesce comunque a girare verso Pickford, che para senza problemi. Pochi minuti dopo è l’ex milanista Rodriguez a mettere un buon cross per la testa di Embolo che, però, ci arriva male, facilitando l’intervento di Pickford. Al 60’ Akanji indovina un passaggio in profondità per Ndoye: buono il movimento del laterale del Bologna ma non ci sono compagni liberi.
Yakin sposta Ndoye in avanti ed inserisce Zuber e Widmer per Vargas e Rieder: la mossa sembra funzionare quando il laterale del Bologna si accentra da solo per cercare un tiro, senza molta fortuna. Al 75’, quando la partita sembra incamminarsi verso i supplementari, ecco la giocata che potrebbe decidere questo quarto di finale: Ndoye lavora sulla destra e mette un bel cross deviato da Stones quanto basta per rendere la spaccata di Embolo letale.
Southgate, criticato in patria per non effettuare mai cambi, sostituisce tre giocatori ed è la scossa che consente all’Inghilterra di pareggiare rapidamente i conti. L’impatto di Palmer, Shaw ed Eze è importante ma per sbloccare il fortino rossocrociato serve una giocata individuale: Saka si libera e prova un tiro sul palo lontano. Sommer lo vede troppo tardi ed è costretto a raccogliere il pallone in fondo al sacco. L’Inghilterra ora prova a chiudere subito i conti ed evitare i supplementari ma rischia tantissimo nel finale, quando la difesa si dimentica due attaccanti svizzeri: paradossalmente ad evitare che Ndoye segni il 2-1 è proprio la deviazione di Embolo. Niente da fare, Inghilterra-Svizzera si deciderà ai supplementari.
Decisivo l’errore di Akanji
Appena iniziano i tempi supplementari la Svizzera inizia a giostrare con facilità il pallone, nonostante in campo la stanchezza sia davvero tanta. L’occasione migliore, però, la crea l’Inghilterra dalla distanza: cannonata di Rice che chiama ad un super-intervento Sommer. Yakin richiama in panchina uno stanco Ndoye per far entrare l’ex juventino Zakaria ma è ancora l’Inghilterra a rendersi pericolosa grazie ad un rimpallo fortunato che regala un’occasione a Bellingham: Sommer, però, è attento e ci mette una pezza.
Nel secondo tempo supplementare ritmi ancora più bassi nonostante gli ultimi cambi dei due tecnici, che gettano nella mischia Toney e l’ex interista Shaqiri. La Svizzera, però, chiude forte e sfiora il 2-1 per due volte in pochi minuti: prima è Widmer che, invece di tirare, cerca di lanciare Zakaria, poi Shaqiri disegna una parabola maligna da calcio d’angolo, sfiorando il cosiddetto “gol olimpico”. Pickford intuisce e riesce a deviare sulla traversa, ripetendosi due minuti dopo su una cannonata da fuori area che respinge coi pugni. Alla fine si va ai calci di rigore: gli inglesi sono implacabili mentre il baluardo della difesa svizzera, Akanji, si fa ipnotizzare da Pickford. Parata decisiva quella del guardameta dell’Everton: in semifinale ci va quindi l’Inghilterra.
La sequenza dei rigori
Palmer (I) GOL – Tiro perfetto del giovane del Chelsea, dalla parte opposta di Sommer.
Akanji (S) PARATO – Rincorsa breve e passettini per ingannare il portiere, che non ci casca.
Bellingham (I) GOL – Rincorsa sincopata dell’avanti del Real, che spiazza Sommer.
Schar (S) GOL – Freddissimo il difensore elvetico, Pickford battezza l’angolo sbagliato.
Saka (I) GOL – Spiazzato ancora una volta Sommer, Saka vendica l’errore di Wembley.
Shaqiri (S) GOL – Molto angolato il tiro dell’ex interista: Pickford capisce ma non ci arriva.
Toney (I) GOL – Altrettanto angolato il suo rigore, Sommer non riesce a prenderlo.
Andouni (S) GOL – Gelido il giovanissimo elvetico che fa tuffare Pickford e tira al centro.
Alexander-Arnold (I) GOL – Rigore perfetto, l’Inghilterra batte la Svizzera 6-4 dopo i calci di rigore.
Il tabellino
INGHILTERRA (3-4-2-1): Pickford; Walker, Konsa (77’ Palmer), Stones; Saka, Mainoo (77’ Shaw), Rice, Trippier (77’ Eze); Foden (114’ Alexander-Arnold), Bellingham; Kane (108’ Toney). Allenatore: Gareth Southgate
SVIZZERA (3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Ndoye (98’ Zakaria), Freuler (118’ Amdouni), Xhaka, Aebischer (118’ Sierro); Rieder (63’ Zuber), Vargas (63’ Widmer); Embolo (108’ Shaqiri). Allenatore: Murat Yakin
Marcatori: 74’ Embolo (S), 80’ Saka (I)
Ammoniti: 32’ Schar (S), 66’ Kane (I), 85’ Widmer (S)
Espulsi: -
Arbitro: Daniele Orsato (Italia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.