Anche stavolta, a quanto pare, it’s not coming home. La finale di Euro 2024 incorona la squadra che aveva mostrato il miglior calcio in questi europei e senza bisogno di supplementari o rigori. La Spagna riesce a piegare l’Inghilterra grazie al gol in contropiede di Oyarzabal nel finale che consegna alle Furie Rosse il quarto titolo continentale della loro storia. Dopo un primo tempo dominato dall’undici di De la Fuente ma con pochissime palle gol, la combinazione tra Lamine Yamal e Nico Williams vale il gol del vantaggio per la Spagna. Southgate, però, trova ancora le sostituzioni giuste ed è proprio il nuovo entrato Cole Palmer a pareggiare i conti. Proprio quando tutti si stavano preparando per i supplementari, ecco l’ennesimo contropiede micidiale ed il gol decisivo di Oyarzabal che fa tornare in paradiso i tifosi spagnoli arrivati a Berlino.
Le scelte dei tecnici
Poche sorprese quando arriva la distinta ufficiale delle squadre che scenderanno in campo all’Olympiastadion di Berlino: per andare a caccia del suo quarto titolo europeo, Luis De la Fuente conferma in toto le ipotesi della vigilia. Rientra titolare in difesa l’idolo Carvajal, con Dani Olmo che appoggerà al centro le devastanti corse dei giovani Yamal e Williams sulle fasce.
Southgate, accusato di affidarsi sempre al solito gruppo di giocatori, non risponde a chi in patria gli chiedeva a gran voce di far partire Watkins titolare al posto di Harry Kane ma opera un cambio rispetto a quanto visto in semifinale con l’Olanda. A centrocampo Luke Shaw prenderà il posto di Trippier: con lui in campo l’Inghilterra potrà passare dalla difesa a tre a quella a quattro. Confermato Mainoo sulla mediana: vedremo come se la caverà nel confronto con Rodri.
Dominio Spagna, zero occasioni
Grande atmosfera all’Olympiastadion per la partita che potrebbe consegnare ai Tre Leoni il primo trofeo dal lontano 1966. La Spagna parte in maniera ordinata e soffre la ruvidità della difesa inglese, che riesce a contenere sia Yamal che Williams. La risposta spagnola arriva con la solita, grande aggressività ed il pressing a tutto campo, che però non si converte in vere e proprie palle gol. L’Inghilterra, però, fatica a mettere tre passaggi di fila ma è precisissima in difesa, come all’11’, quando è provvidenziale il tackle di Stones sulla puntata offensiva di Nico Williams. Un minuto dopo Le Normand prova una rovesciata un po’ velleitaria dopo essersi liberato dalla marcatura di Rice ma il pallone finisce ben lontano dalla porta.
L’Inghilterra riesce a trovare un po’ di spazio attorno al 20’, quando Walker e Rice provano a lanciare gli avanti: Foden, però, soffre la marcatura spagnola. Anche se è stata finora una partita molto ordinata, Harry Kane perde la testa e pianta un’entrata a gamba tesa sulla caviglia di Fabian Ruiz. Letexier opta per il giallo ma sarebbe forse stato più corretto un rosso diretto. Il fischietto francese decide di equilibrare tutto pochi minuti dopo punendo con il giallo un’entrata decisamente meno cattiva di Dani Olmo, che finisce anche lui sul taccuino dei cattivi. La Spagna domina nel possesso palla, vicino al 70% ma è raramente pericolosa quando si tratta di trovare l’ultimo passaggio. Altrettanto abulica l’Inghilterra, con Southgate che ha costretto Bellingham a dare una mano sulla mediana. Nel finale un’occasione per parte: al 42’ un bel filtrante mette Morata in posizione di tiro ma l’occasione viene sventata da Gueye e Stones. In pieno recupero primo tiro nello specchio, con Phil Foden che impegna a terra Unai Simon.
Tante emozioni, decisivo Oyarzabal
La ripresa inizia con la notizia peggiore per i tifosi della Roja: Rodri non ce la fa e De la Fuente è costretto a far entrare in campo Zubimendi, perdendo il centro emotivo della Spagna. La disperazione però dura davvero poco visto che le Furie Rosse trovano il modo di passare in vantaggio. Ripartenza micidiale con Carvajal che trova in qualche modo Lamine Yamal: passaggio rasoterra lungo per tutti tranne che per Nico Williams, che di prima impallina Pickford. Dopo aver trovato il vantaggio, la Spagna prova ad ammazzare la partita e ci vuole un’entrataccia di Stones per fermare la ripartenza per vie centrali di Zubimendi. Due minuti dopo è invece egoista Morata che ignora la corsa di Williams e cerca di trovare il 2-0 con un tiro da fuori, respinto dalla difesa.
L’obiettivo del Milan prova a rifarsi al 55’, lanciato alla grande da Carvajal: l’avanti cerca il palo lontano, batte Pickford ma non l’entrata di Stones che evita un facile tap-in. In campo c’è solo la Spagna ma l’Inghilterra può puntare su rimpiazzi di livello stellare: nel giro di pochi minuti entrano in campo Ollie Watkins e Cole Palmer, due dei migliori talenti della Premier League. Bellingham può finalmente spingere in avanti e per poco non trova un gol splendido al 63’: la risposta è affidata a Lamine Yamal, che si libera di un difensore e cerca il palo lontano, trovando i guantoni di Pickford. De la Fuente è costretto a far uscire lo stremato Morata e concedere spazio ad Oyarzabal ma ora l’Inghilterra è più pericolosa e passa al 72’ grazie proprio a Palmer, che riceve un retropassaggio fulmineo di Bellingham ed indovina l’angolo giusto per battere Unai Simon.
L’Inghilterra non riesce ad insistere ed è costretta ad inseguire il pallone. La Spagna va vicina al gol all’81’ quando un uno-due perfetto tra Nico Williams e Dani Olmo fornisce un pallone d’oro per Lamine Yamal: poco angolato il suo tiro, Pickford ci arriva. Proprio quando molti stavano pensando alle mosse da operare nei supplementari, ecco che la Spagna trova l’ennesima ripartenza micidiale: Dani Olmo allarga su Cucurella che fornisce un assist perfetto per Oyarzabal, tenuto in gioco davvero per questione di centimetri. L’avanti della Real Sociedad batte l’uscita di Pickford e gonfia la rete ma la partita non è ancora finita. L’Inghilterra prova a rovesciarsi in avanti e all’89’ va ad un niente dal 2-2: dopo una serie di rimpalli, è Dani Olmo a togliere dalla porta il colpo di testa a botta sicura che avrebbe mandato la gara ai supplementari. I cinque minuti di recupero non cambiano niente: per la quarta volta, la Spagna è campione d’Europa.
Il tabellino
SPAGNA (4-2-3-1): Simon; Carvajal, Le Normand (83' Nacho), Laporte, Cucurella; Ruiz, Rodri (45' Zubimendi); Yamal (88' Merino), Olmo, Williams; Morata (67' Oyarzabal). Ct: Luis De la Fuente
INGHILTERRA (3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo (69’ Palmer), Rice, Shaw; Foden, Bellingham; Kane (60’ Watkins). Ct: Gareth Southgate
Marcatori: 46' Williams (S), 72' Palmer (I). 86' Oyarzabal (S)
Ammoniti: 24' Kane (I), 30' Olmo (S), 52' Stones (I), 90+1’ Watkins (I)
Espulsi: -
Arbitro: François Letexier (Francia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.