Nonostante ci sia ancora tanto da giocare, gli occhi degli appassionati di calcio si volgono già alla pausa per le nazionali che vedrà l’Italia di Mancini impegnata nelle gare di qualificazione agli Europei dell’anno prossimo in Germania. Nonostante alcuni nomi fossero usciti già in settimana, venerdì sera il Ct della nazionale ha reso pubblica la lista dei 30 convocati per le partite contro Inghilterra e Malta. Come tradizione per l’ex gemello del gol c’è stato spazio per qualche sorpresa e una serie di domande dal punto di vista tattico. Esaminiamo insieme come si presenterà a questi primi impegni ufficiali l’Italia campione d’Europa in carica.
Chi sono i debuttanti
Anche stavolta Mancini ha deciso di allargare la rosa dei convocati in azzurro a tre nuovi nomi, uno dei quali quasi del tutto sconosciuto ai tifosi italiani. Se molti osservatori della Serie A avevano già adocchiato da tempo le prestazioni del portiere del Lecce Wladimiro Falcone, le prove del difensore del Torino Alessandro Buongiorno erano passate decisamente più sottotraccia. In quanto agli exploit dell’avanti del Club Atletico Tigre Mateo Retegui, probabilmente solo i malati di calcio sudamericano o chi soffre d’insonnia cronica aveva avuto occasione di vedere qualcuno dei suoi gol.
Vista la mancanza cronica di punte capaci, il 23enne italo-argentino sembra una scelta coraggiosa ma molto sensata. Dall’alto dei suoi 25 gol in 34 partite col Matador, questo centravanti fisico ma dai piedi buoni potrebbe essere prezioso per gli Azzurri. A parte tirare bene con entrambi i piedi, sotto porta ha quell’istinto omicida che l’Italia non vede forse dai tempi di Pippo Inzaghi. Altrettanto fisicato il granata, ottimo marcatore ma dal piede abbastanza educato in fase d’impostazione. Buongiorno, però, servirebbe a Mancini perché conosce bene la difesa a tre. A sinistra potrebbe integrarsi bene e in fretta coi compagni di reparto.
Donnarumma al sicuro?
L’inclusione di Falcone, invece, sembra più un caso dovuto all’indisponibilità di Vicario, che si era guadagnato un posto tra i portieri della Nazionale. Non che il guardiameta leccese non si meritasse la convocazione: il romano, ancora di proprietà della Sampdoria, ha dimostrato di avere una tecnica a prova di bomba e l’autorevolezza necessaria per guidare una difesa di Serie A.
La sua inclusione non dovrebbe però cambiare le gerarchie all’interno della Nazionale, con Gianluigi Donnarumma del PSG netto favorito su Alex Meret del Napoli. L’inclusione di Ivan Provedel completa un gruppo di portieri tra i migliori al mondo, dove ognuno potrebbe far bene se chiamato in causa. Questo, paradossalmente, potrebbe però creare nervosismo nell’ex numero uno del Milan, già bersagliato dalle critiche al Parco dei Principi.
Cosa cambia in difesa
La retroguardia azzurra è forse il reparto che causa meno grattacapi a Mancini, vista la presenza di un gran numero di scelte per i quattro posti disponibili in campo. Il gruppo, più o meno, rimane lo stesso di sempre, con l’aggiunta di Buongiorno sulla sinistra. Disponibili quindi tutti, dal veterano Leonardo Bonucci, unico juventino, agli interisti Acerbi, Dimarco e Darmian, reduci dalla commovente prova all’Estadio do Dragao, al napoletano Di Lorenzo. A completare il gruppo Scalvini e Toloi dall’Atalanta, il laziale Romagnoli e il romanista Leonardo Spinazzola.
Le scelte di Mancini di qui a quando l’Italia scenderà in campo contro l’Inghilterra giovedì sera saranno determinate principalmente dallo stato di forma dei vari giocatori ma, viste le prestazioni maiuscole messe dalle difese di Inter e Napoli in Champions, sarà davvero difficile fare a meno di loro. Occhio, però, ai “romani”, che sembrano in netto recupero e potrebbero tornare determinanti come una volta negli equilibri dell’undici di Mancini.
Le opzioni al centrocampo
Pur se non dispone più di una pletora di opzioni di grande livello come qualche anno fa, il centrocampo dell’Italia si è mostrato sempre capace di rispondere con efficacia alle sfide. L’elenco dei convocati di Mancini mostra come sia ancora presente un buon mix tra giocatori tecnici e incontristi più ruvidi, pronti a reggere l’impatto con i fantasisti inglesi. A parte i titolari storici Verratti, Jorginho e Barella, a disposizione del Ct ci sono fior di rincalzi, dalla bandiera del Milan Sandro Tonali alla coppia giallorossa Cristante-Pellegrini, fino agli outsider Frattesi e Pessina delle “piccole” Sassuolo e Monza.
Sorprendente, in un certo senso l’assenza degli juventini Fagioli e Locatelli, che si erano fatti spazio in nazionale negli scorsi mesi. Magari aver convocato gente più concreta può essere il preambolo per quel passaggio alla difesa a tre che si ventila da parecchio tempo. Azzardare un cambio del genere proprio contro uno dei centrocampi più forti al mondo come quello dell’Inghilterra è abbastanza improbabile ma forse contro Malta si potrebbe vedere qualche esperimento.
Punta cercasi disperatamente
I veri problemi dell’Italia sono in avanti, dove la mancanza di una punta capace di convertire in gol le tante occasioni create è sempre più evidente. Mancini in passato si è più volte lamentato di come gli attaccanti italiani trovino poco spazio nelle squadre top della Serie A e le sue convocazioni riflettono questo stato di cose. Se Berardi, Chiesa o Politano hanno fatto bene da spalla dei rispettivi centravanti, non è che abbiano segnato gragnuole di gol negli ultimi anni. Subito dietro ci sono le scelte più “estrose”, dal giovane Simone Pafundi dell’Udinese agli “inglesi” Gnonto e Scamacca, agli oriundi Grifo e Retegui. Onestamente, a parte l’attaccante del Tigre, nessuno di loro sembra la reincarnazione di Gerd Muller o un nuovo Gigi Riva.
Ha fatto scalpore l’assenza di Niccolò Zaniolo, finito al Galatasaray su consiglio del Ct per giocare con più regolarità ed ora rimasto in Turchia. Gli attaccanti “veri” non sembrano in un momento positivo, con Scamacca che soffre a farsi spazio nel West Ham e Gnonto che fa leggermente meglio in quel di Leeds. Grifo non ha fatto sfracelli in Europa League contro la Juventus ma in Bundesliga sta andando decisamente meglio. I gol di Retegui nella Liga Profesional Argentina sono tanti e molto belli ma in Europa si gioca in maniera molto diversa. Vedremo chi sarà la punta a dover concretizzare il gioco di Chiesa e Politano sulle fasce.
Il programma degli Azzurri
La preparazione della Nazionale inizierà lunedì mattina, dopo il derby d’Italia tra Inter e Juventus, con i giocatori che si troveranno come al solito a Coverciano. Dopo due giorni di allenamento, i convocati partiranno per Napoli, dove giovedì sera si terrà la partita di debutto del girone di qualificazione ad Euro 2024 contro l’Inghilterra. La Nazionale si sposterà poi a La Valletta, dove domenica alle 20:45 lo Stadio Nazionale ospiterà Malta-Italia. Con tutto il rispetto per i vicini, l’attenzione di tutti è per l’incrocio coi Three Lions, una rivalità rinfocolata dal trionfo a Wembley nella finale dell’Europeo.
Il Maradona ospiterà poi una partita dell’Italia per la prima volta dopo quasi 10 anni. L’ultima volta degli Azzurri al San Paolo fu il 15 ottobre 2013, dove per le qualificazioni al Mondiale 2014 l’Italia affrontò l’Armenia. Nonostante i gol di Florenzi e Balotelli, la partita finì con un deludente 2-2. Visto il momento del Napoli in campionato, sotto il Vesuvio l’entusiasmo per gli Azzurri non è quello di un tempo: comunque la prevendita sta andando piuttosto bene, con oltre 31mila tagliandi venduti.
Visti i tanti impegni dell’Italia in questo 2023, dal girone di qualificazioni alle finali di Nations League in Olanda a giugno, iniziare col piede giusto sarebbe davvero importante. Vedremo se gli Azzurri di Mancini ci riusciranno o meno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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