Festeggiare i 100 anni della presidenza Agnelli proprio in uno dei momenti più complicati della prestigiosa storia della Vecchia Signora non è certo ideale ma il popolo bianconero si è comunque stretto attorno ai grandi del passato. Una serata di emozioni forti, tanti ricordi, qualche lacrima e tantissima nostalgia nei confronti di una Juventus che sembra lontana parente di quella che, nonostante tutto, sta facendo bene in campionato.
La festa organizzata martedì sera al Pala Alpitour di Torino ha visto un gran numero di stelle del passato ritrovarsi per celebrare una presidenza da record e stringersi attorno al club nel momento del bisogno. Grandi festeggiamenti per Le Roi Platini, l’indimenticato Zidane, il mister dei record Lippi ma soprattutto quell’Alex Del Piero che molti vorrebbero nella dirigenza bianconera. Ripercorriamo quindi questa serata speciale all’insegna del Dna Juve, della nostalgia per un carattere che forse i tifosi non riconoscono più nell’undici di Allegri.
Vialli capitano per sempre
Nei giorni precedenti alla festa che la Juventus ha voluto concedersi per celebrare come si deve il centenario del passaggio della società torinese alla famiglia Agnelli, gli inviti sui social si erano moltiplicati, con tantissimi tifosi bianconeri che invitavano gli organizzatori ad organizzare un momento speciale per una delle bandiere che, purtroppo, non sarebbe potuto essere al Pala Alpitour. Nonostante il gran numero di vecchie glorie in campo, i fedelissimi della Juventus avevano dedicato un pensiero particolare al Capitano dell’ultima Champions, Gianluca Vialli ma anche ad altri campioni morti troppo presto, dall’indimenticabile Gaetano Scirea a Fortunato.
Minuto 9.
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Luca Vialli, sempre con noi. pic.twitter.com/qOdPA33Diz
L’organizzazione non ha voluto lasciarsi scappare l’opportunità, dedicando al bomber un ricordo durante l’amichevole tra le vecchie glorie bianconere: al 9° minuto il gioco si è fermato, con tutto il pubblico in piedi ad applaudire il campionissimo, tuttora ricordato con grande affetto dai tifosi sui social e non solo. Un omaggio sincero che conferma quanto il pubblico bianconero abbia sofferto la prematura scomparsa di Vialli.
Nostalgia e tanto spettacolo
Il gran pubblico presente al Pala Alpitour ha festeggiato la presenza dei tanti campioni arrivati a Torino per questo evento particolare ma non è stata una festa solo all’insegna della nostalgia. C’è stato spazio anche per lo spettacolo, con alcune delle vecchie glorie bianconere che hanno dimostrato come non abbiano affatto dimenticato come far esplodere di gioia il pubblico. I tifosi si sono entusiasmati per alcune giocate di gran classe fatte vedere da uno come Edgar Davids, certo non famoso per acrobazie da giocolieri ma particolarmente apprezzato è stato il gol di Fabrizio Ravanelli, segnato dall’immancabile esultanza.
Meglio il numero di Davids o l'esultanza di Ravanelli? pic.twitter.com/9y9KO1lPwF
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Molti, però, hanno fatto notare una serie di assenze più o meno giustificate in quella che doveva essere la festa dell’unità bianconera. Comprensibile che l’ex presidente Andrea Agnelli e il suo vice Pavel Nedved abbiano preferito evitare l’evento visto che hanno ancora cause legali in corso. Altri assenti avevano giustificazioni più che valide, da Gigi Buffon, impegnato a Coverciano con la Nazionale, a Paulo Sousa, appena esonerato dalla Salernitana, fino ad Andrea Pirlo, che sta vivendo un momento difficile a Genova con la sua Sampdoria. Meno comprensibili, invece, le assenze di Cannavaro e Trezeguet: una nota stonata in quella che è stata un’iniezione di entusiasmo ed orgoglio per una tifoseria sull’orlo di una crisi di nervi.
Ravanelli: “La Juve può andare lontano”
Dopo la partita ed i vari festeggiamenti, c’è stato spazio anche per parlare dell’attualità e, soprattutto, del prossimo incrocio da sei punti della Juve di Allegri contro la capolista Milan. Un osservatore attento del calcio italiano come Fabrizio Ravanelli non si è potuto tirare indietro, non prima di ricordare il suo amico e compagno Vialli: “Ce l’abbiamo nel cuore, anche stasera è stato veramente bello. La cornice del pubblico, quello che ha organizzato la società per i 100 anni, è stato un evento fantastico. Poterci ritrovare il con mister e gli ex compagni di squadra…è stata una serata davvero particolare”. In quanto allo scontro con i rossoneri, Ravanelli sembra ottimista: “La Juve può arrivare lontano. Adesso arriva una partita importante col Milan a San Siro dopo la vittoria nel derby, arriva al momento giusto. Credo che la Juve possa fare veramente bene”.
A decidere la partita che potrebbe dare il tono al resto della stagione della Juventus potrebbero essere le assenze, a partire dalle squalifiche che impediranno a due delle stelle del Milan di scendere in campo. Affrontare un Milan che dovrà fare a meno di Theo Hernandez e Mike Maignan offre un’occasione da non perdere per l’undici di Allegri: “Sono due giocatori fondamentali per il Milan e non è facile rimpiazzarli anche se ha una grande rosa. Sono due giocatori su cui il Milan basa la sua forza. Saranno assenze pesanti, la Juve può approfittarne”.
La Juve ha comunque un problema da risolvere: recuperare due giocatori che possono sempre fare la differenza, Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. Ravanelli spera che possano essere della partita: “Sono giocatori che spostano gli equilibri, importantissimi per la Juve. Recuperarli sarà fondamentale per andare a San Siro e vincere la partita”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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