La giornata ai Mondiali - 27 novembre

Tra Spagna e Germania finisce 1-1 tra tante emozioni e bel calcio. La Croazia soffre ma alla fine stende il Canada 4-1. Situazione difficile per il Belgio che perde 2-0 col Marocco. In mattinata la vittoria a sorpresa del Costa Rica sul Giappone

Sabiri segna il gol dell'1-0 in Belgio-Marocco
Sabiri segna il gol dell'1-0 in Belgio-Marocco

Giappone-Costa Rica 0-1

Di fronte allo stadio Ahmed bin Ali due squadre uscite dalla prima giornata in maniera opposta. Se il Giappone è reduce dalla vittoria più bella di sempre contro la Germania, il Costa Rica deve riprendersi dalla storica scoppola ricevuta dalla Spagna di Luis Enrique. Il piano partita degli uomini di Suarez è semplice: tutti dietro a chiudere gli spazi ai rapidi avanti giapponesi e fare guardia alla porta difesa da Keylor Navas. Lo spettacolo offerto al pubblico è forse il peggiore dall'inizio di questo mondiale. Costa Rica rinunciatario; Giappone incapace di scardinare l'attenta retroguardia. Primo tempo inguardabile: ritmi bassi, tanti errori tecnici, qualche intervento ruvido di troppo. Alla ripresa ti aspetteresti il cambio di ritmo dei nipponici, ma nemmeno le sostituzioni del Ct Moriyasu riescono ad accendere una partita che sembra andare stancamente verso lo 0-0.

Fuller gol Gonda Giappone Costa Rica
Fuller segna l'1-0 in Giappone-Costa Rica

Quando meno te lo aspetti, i centroamericani colpiscono in ripartenza. Morita perde una palla sciagurata a centrocampo, mettendo in movimento uno dei migliori tra i Ticos, Fuller. Il suo tiro è uno spiovente beffardo sul quale il portiere Gonda sembra poter arrivare. Dopo i miracoli con la Germania, valuta male le distanze e vede il pallone finire in fondo al sacco. L'undici asiatico si lancia in avanti ma rimane impreciso e spento. A parte una mezza rissa in area piccola innescata dal tiro di Kamada, Keylor Navas può dormire sonni tranquilli. Il lungo recupero concesso dall'arbitro inglese Oliver non serve a molto. Finisce con l'ennesima sorpresa di questo Mondiale. Tutto da rifare nel tostissimo gruppo E.

Il tabellino

GIAPPONE (4-5-1): Gonda; Yamane (63' Mitoma), Yoshida, Itakura, Nagatomo (46' Ito); Endo, Doan (67' Ito), Morita, Kamada, Soma (82' Minamino); Ueda (46' Asano ) . A disposizione: Kawashima, Schmidt, Taniguchi, Tomiyasu, Sakai, Shibasaki, Kubo, Tanaka, Minamino, Machino, Maeda. Ct: Hajime Moriyasu

COSTA-RICA (4-4-2): Navas; Duarte, Calvo, Waston, Oviedo; Fuller, Torres (64' Aguilera), Borges (89' Salas), Tejeda; Campbell (90+5' Chacon), Contreras (65' Bennette). A disposizione: Alvarado, Sequeira, Vargas, Martinez, Matarrita, Chacon, Ruiz, Salas, Lopez, Wilson, Hernandez, Zamora, Venegas. Ct: Luis Fernandez Suarez

Marcatori: 81' Fuller (C)

Ammoniti: 41' Contreras (C); 44' Yamane (G); 62' Borges (C); 70' Calvo (C)

Arbitro: Michael Oliver (Inghilterra)

Belgio-Marocco 0-2

Al Thumama Stadium, Belgio e Marocco si giocano parecchie delle loro carte per approdare agli ottavi. L'undici di Martinez potrebbe già staccare il biglietto per gli ottavi mentre il Marocco ha bisogno assoluto dei tre punti, dopo il pareggio con la Croazia. Buona intensità ma i Diavoli Rossi non riescono a concretizzare il gran possesso palla, senza riuscire ad impensierire il portiere Mohamedi. Un solo tiro di Batshuayi, decisamente troppo poco per la mole di gioco creata. I Leoni dell'Atlante si chiudono bene e troverebbero anche il gol nel recupero grazie a Ziyech. L'avanti del Chelsea, sogno proibito del Milan, sarebbe a posto ma davanti a Courtois Saiss è in fuorigioco, considerato attivo dal VAR.

Il secondo tempo vede un Belgio più concreto, che riesce a presentarsi più spesso dalle parti del Marocco, specialmente dopo l'ingresso in campo di Dries Mertens al posto di uno spento Eden Hazard. I Leoni dell'Atlante, però, sono pericolosi in ripartenza, pur senza riuscire ad impensierire davvero Courtois. Più impegnato Mohamedi, che sventa un tiro pericoloso dell'ex idolo del San Paolo. A sbloccare la partita ci pensa un protagonista che non ti aspetti. Punizione dalla sinistra vicino all'angolo del centrocampista della Sampdoria Sabiri: tiro veramente velenoso che inganna Courtois. Stavolta il VAR non dice niente, vantaggio Marocco, tra l'entusiasmo del pubblico sugli spalti. Nuova girandola di cambi ma il Belgio non punge: Martinez si affida ad una strana coppia milanese, De Ketelaere e Romelu Lukaku. Gli europei sono più pericolosi, sfiorando il gol del pari grazie alla zuccata di Vertonghen, che però la mette a sinistra di Mohamedi. Il Marocco prova qualche ripartenza ma è assedio belga fino alla fine.

Invece del pari, al secondo del recupero ennesima ripartenza marocchina, Ziyech s'inventa una giocata delle sue: corsa sul fondo, spalla a spalla su Castagne, palla indietro secca che trova la deviazione vincente di Aboukhlal, sulla quale Courtois avrebbe potuto fare meglio. Kevin De Bruyne alla vigilia aveva polemicamente dichiarato che il Belgio era troppo vecchio e che la vittoria con il Canada era solo un'illusione. Invece della reazione d'orgoglio, i Diavoli Rossi hanno fatto troppo poco per piegare un'ottima squadra come il Marocco. Tre punti meritatissimi per gli uomini di Regraoui. Il cammino del Belgio si complica parecchio: contro la Croazia sarà una finale anticipata.

Il tabellino

BELGIO (4-2-3-1): Courtois; Meunier (81' Lukaku), Alderweireld, Vertonghen, Castagne; Witsel, Onana (60' Tielemans); T. Hazard (75' Trossard), De Bruyne, E. Hazard (61' Mertens); Batshuayi (75' De Ketelaere). A disposizione: Casteels, Mignolet, Theate, Faes, Debast, Dendoncker, Doku, Openda, Vanaken, De Ketelaere, Tielemans, Trossard, Carrasco, Mertens. Ct: Roberto Martinez

MAROCCO (4-3-3): Mohamedi; Hakimi (68' Attiat-Allah), Saiss, Aguerd, Mazraoui; Ounahi (78' El Yamiq), Amrabat, Amallah (68' Sabiri); Ziyech, En-Nesyri (75' Hamdallah), Boufal. A disposizione: Bounou, Tagnaouti, Hamdallah, Zaroury, Sabiri, Chair, Aboukhlal, Ezzalzouli, El Yamiq, Dari, Cheddira, El Khannouss, Benoun, Attiat-Allah, Jabrane. Ct: Hoalid Regraoui

Marcatori: 73' Sabiri (M), 90+2' Aboukhlal (M)

Ammoniti: 29' Onana (B), 90+5' Sabiri

Arbitro: Cesar Arturo Ramos (Messico)

Croazia-Canada 4-1

In campo subito dopo la vittoria a sorpresa del Marocco, i vicecampioni del mondo della Croazia si giocano il tutto per tutto contro il Canada, per il quale è già in gioco la sopravvivenza a Qatar 2022. I Canucks contro il Belgio meritavano almeno un pari e partono subito a mille. Servono solo 68 secondi per uno dei giovani più attesi al mondiale, l'avanti del Bayern Monaco Alphonso Davies per convertire di testa l'invitante assist di Buchanan. Impatto devastante dei nordamericani, che provano ad approfittarne spingendo forte. La Croazia vacilla paurosamente ma regge l'impatto ed inizia a macinare gioco. Alla mezz'ora l'inerzia della partita è nettamente cambiata, con gli slavi che si rendono più volte pericolosi. Kramaric segna ma il gol viene annullato per il fuorigioco di una vecchia conoscenza della Serie A, Marko Livaja. Al 37' però il portiere canadese Borjan non può niente quando su un assist perfetto di Ivan Perisic irrompe ancora Kramaric. A questo punto il Canada sbanda e gli esperti croati ne approfittano. La remuntada è completata grazie ad una giocata da applausi di Livaja che, dopo essersi sbarazzato di due difensori, spara una bomba dalla distanza che batte ancora Borjan. Il Canada sembra un pugile suonato e chiude il primo tempo in netto affanno.

Kramaric gol Croazia Canada
Kramaric segna il gol del vantaggio in Croazia-Canada

Doppio cambio al rientro dagli spogliatoi per il Canada, che passa al 3-5-2 per contrastare la supremazia a centrocampo degli slavi. Il pressing ed il coraggio non mancano, con Osorio e David che provano ad impegnare Livakovic dalla distanza. Più pericolosa la Croazia nelle ripartenze, ancora una volta con Kramaric, in grande spolvero. Quando le squadre sembrano tirare il fiato per preparare la spinta finale, la Croazia la chiude. Ancora una volta è il piedino fatato di Ivan Perisic a recapitare il pallone dalle parti dell'attaccante dell'Hoffenheim. Stop e tiro a giro da applausi per la doppietta personale. Nuova girandola di cambi ma il Canada non ne ha più. Brozovic prova dalla distanza ma Borjan si supera. Finale nervoso con qualche scorrettezza di troppo ma la gara ha detto quel che c'era da dire. Il gol del poker messo da Maier dopo un errore marchiano della retroguardia canadese non cambia molto. Un Canada volenteroso ma troppo inesperto viene eliminato. La Croazia vola in testa al girone, complicando ulteriormente le cose per il Belgio.

Il tabellino

CROAZIA (4-3-3): Livakovic; Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa; Brozovic, Modric (88' Pasalic), Kovacic (87' Majer); Livaja (61' Petkovic) , Kramaric (73' Vlasic), Perisic (87' Orsic). A disposizione: Sutalo, Erlic, Barisic, Budimir, Grbic, Ivusic, Jakic, Stanisic, Susic. Ct: Zlatko Dalic
CANADA (3-4-3): Borjan; Johnston, Vitoria, Miller; Laryea (62' Hoilett), Hutchinson (74' Adekugbe), Eustaquio (47' Kone), Davies; Buchanan, Larin (47' Osorio), David (74' Cavallini). A disposizione: Waterman, Ugbo, Cornelius, Fraser, Wotherspoon, Millar, Kaye, Pantemis, St. Clair, Piette. Ct: John Herdman

Marcatori: 2' Davies (Ca), 37' Kramaric (Cr), 45' Livaja (Cr), 71' Kramaric (Cr), 90+5' Majer (Cr)

Ammoniti: 52' Buchanan (Ca); 57' Lovren (Cr); 85' Miller (Ca); 85' Modric (Cr)

Arbitro: Andrés Matías Matonte Cabrera (Uruguay)

Spagna-Germania 1-1

La partita era segnata in rosso sul calendario degli amanti del calcio ma pochi si aspettavano che la Germania si sarebbe già giocato il mondiale. Punte vere non ce ne sono ma non te ne accorgi. Il solito controllo palla spagnolo che però non manca di concretezza. Dani Olmo si libera e spara a botta sicura: Neuer devia bene sulla traversa. La Germania, però, c'è e pochi minuti dopo ad impegnare Unai Simòn è Gnabry, peraltro in fuorigioco. Gran ritmo, intensità da vendere anche se i tiri non sono molti. Il terminale offensivo delle Furie Rosse, Ferran Torres, avrebbe qualche palla buona ma viene fermato o da Raum o dal fuorigioco. Proprio mentre la Spagna domina in lungo e in largo, la Germania colpisce. Punizione, cross teso che trova l'ex Roma Rudiger; zuccata perentoria che gonfia la rete. I festeggiamenti durano poco: per il VAR è fuorigioco. Rudiger prova a rifarsi al 45' con un bel diagonale: Unai Simòn para in due tempi. Niente gol, ma si è visto davvero un bel calcio.

Morata gol Spagna Germania
Morata spiazza Neuer e segna il gol dell'1-0

Tensione alle stelle allo stadio Al-Bayt mentre le due squadre riprendono nel massimo equilibrio. Luis Enrique prova a sparigliare le carte mettendo in campo l'ex Juve Morata per Torres ma è la Spagna che rischia grosso. Errore in fase d'impostazione di Unai Simòn, Gundogan tira bene ma il portiere dell'Athletic Bilbao si supera. Un pari sarebbe una iattura ma l'undici di Flick sembra incapace di cambiare il suo piano partita. Dall'ennesima azione manovrata della Roja, ecco che a sbloccare tutto ci pensano due fedelissimi di Luis Enrique: palla che arriva a Jordi Alba sulla sinistra, cross al bacio sulla corsa di Morata che la spizza dove Neuer non può arrivare. Gran gol che non spegne l'entusiasmo delle Furie Rosse. La Germania si sbilancia e la Spagna colpisce in ripartenza: Asensio spreca una grande opportunità prima di lasciare il campo.

Il tecnico asturiano si copre mettendo dentro Koke ma la pressione è tutta sulle spalle dei tedeschi. Flick getta nella mischia Leroy Sanè e Fullkrug, alzando il baricentro del gioco ed aprendosi ancora di più alle ripartenze. Al 74' Musiala sul filo del fuorigioco si presenta a tu per tu con Simon ma si fa ipnotizzare dal guardiameta basco. Squadre allungatissime, ma la partita è ancora in bilico. La Spagna sembra più pericolosa ma è la Mannschaft a colpirla a freddo all'83'. Difesa non impeccabile che lascia un minimo di spazio a Niclas Fullkrug: il centravanti del Werder Brema non si lascia ripetere l'invito e fulmina Unai Simon. La Germania a questo punto ci crede e prova il sorpasso in extremis. Ennesimo recupero lungo, le squadre hanno speso tanto ma entrambe vogliono i tre punti. Grossa occasione in pieno recupero per Sanè, ma Simòn chiude bene lo specchio della porta. Non c'è tempo per altro, finisce con un pari in fondo giusto. Nel gruppo E si deciderà tutto all'ultima giornata.

Il tabellino

SPAGNA (4-1-2-3): Simòn; Carvajal, Rodri, Laporte, Jordi Alba (82' Balde); Busquets; Gavira (66' Williams), Gonzalez Lopez; Torres (54' Morata), Asensio (66' Koke), Olmo. A disposizione: Torres, Azpilicueta, Fati, Guillamon Sanmartin, Sanchez, Pino, Llorente, Sarabia, Raya, Garcia, Soler. Ct: Luis Enrique

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kehrer (70' Fullkrug), Sule, Rudiger, Raum (87' Schlotterbeck); Goretzka, Kimmich; Gnabry (85' Hofmann), Gundogan (70' Sané), Musiala; Muller (70' Klostermann). A disposizione: Ter Stegen, Adeyemi, Havertz, Bella-Kotchap, Brandt, Gotze, Moukoko, Gunter, Ginter, Trapp. Ct: Hansi-Dieter Flick

Marcatori: 62' Morata (S), 83' Fullkrug (G)

Ammoniti: 37' Kehrer (G); 44' Busquets (S); 58' Goretzka (G); 60' Kimmich (G)

Arbitro: Danny Desmond Makkeli (Olanda)

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