C' è un Nordio anche in Ucraina. Non trattasi dell'omologo Denys Malius'ka ma di Andriy Shevchenko, presidente della federcalcio ucraina, il quale ha annunciato l'introduzione di test psico attitudinali, come il Guardasigilli italiano nei confronti dei giudici, ma verso gli arbitri, una macchina della verità che dovrà accertare la «moralità» dei direttori di gara, alla luce di numerosi casi di corruzione che hanno macchiato il
calcio nel Paese già afflitto dalla guerra. Sheva va diritto al gol, come era abituato a fare in campo, gli arbitri dovranno sottoporsi ad uno strumento che misurerà la pressione del sangue e le variazioni del flusso dello stesso, oltre alla sudorazione e alla respirazione, dovranno rispondere ad una serie di domande che verificheranno le loro reazioni e i cambiamenti emotivi e psichici durante il test-interrogatorio. Il ritmo cardiaco può variare quando si mente, il corpo secerne sudore che porta alla riduzione della resistenza elettrica della pelle, l'arbitro crollerebbe, costretto a confessare. In breve,
si tratta del Var del Var, una tecnologia che servirà alla federcalcio ucraina per smascherare i bugiardi.
Potrebbe essere una magnifica idea da trasferire nelle altre leghe calcistiche europee, compresa quella italiana. Si potrebbe anche creare un nuovo premio da consegnare al vincitore della categoria arbitrale, spesso trascurata: il Pinocchio d'oro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.