I comandamenti tattici dell'Italia di Spalletti (per ora) solo sulla carta

Contro la Turchia pareggio incolore: la Nazionale imballata, un pochino meglio nella ripresa

I comandamenti tattici dell'Italia di Spalletti (per ora) solo sulla carta
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La notte di Bologna propone un`Italia più sperimentale che vera, di sicuro molto lontana da quella ideale per Luciano Spalletti. Il test con la Turchia di Montella e Calhanoglu risente, nei ritmi bassi soprattutto nel primo tempo, dei carichi intensi di lavoro svolti a Coverciano nel tour de force iniziale di quattro giorni. Finisce 0-0 con poche occasioni create (il palo di Cristante la più evidente, la rovesciata sbilenca di Retegui la più spettacolare) e la sensazione di dover migliorare parecchio in tutti i reparti.

In tribuna restano Provedel (il sicuro escluso dei 4 portieri), l`affaticato Barella che non sembra però destare particolari preoccupazioni e Scamacca arrivato solo alla vigilia del match. Azzurri compassati con la Turchia che non fa fatica a difendersi, pur non riuscendo mai a essere pericolosa. Dei sei comandamenti spallettiani si vede giusto forse il controllo del gioco: pressione e riaggressione, oltre che ordine, non pervenuti. Il pallone gira poco, così il tecnico azzurro appare pensieroso per tutto ciò che non va, invitando anche alla calma i suoi.

In difesa, sistemata a 4 anche se Dimarco è spesso più avanzato, manca la guida esperta di Acerbi e alcuni equilibri vanno recuperati. Davanti Retegui appare più in ritardo rispetto ai compagni, Cristante meglio di Jorginho in mezzo al campo sia come cerniera che come inserimenti. Non a caso l`unica occasione dei primi 45` è il suo colpo di testa che si stampa sul palo sul corner di Pellegrini.

I cambi portano ampiezza alla squadra: Zaccagni e Cambiaso sistemati al posto di Chiesa e Orsolini (bocciatura per il giocatore del Bologna in odore di «taglio»?) regalano maggiore vivacità agli azzurri. Buona la prima fase della ripresa nella quale il nostro «10» Pellegrini sembra liberarsi di più dalla linea difensiva turca e offrire giocate più incisive; peggio la seconda dove manca la propensione offensiva. Vicario sventa su Demiral in una delle rare ripartenze avversarie e con Raspadori (secondo il Ct ha il 33 per cento di possibilità di giocare come Retegui e Scamacca) come terminale di attacco non riusciamo più ad avvicinare la porta tranne una sua conclusione bassa nel finale.

L`ingresso di Fagioli, con tanto di abbraccio di Spalletti, è un`investitura; quello di Calafiori è l`esordio azzurro nel suo stadio e offre scampoli di difesa a tre. Si torna a Coverciano con più dubbi che certezze, oggi l`amichevole contro l`Under 20 che permetterà al Ct di sciogliere le riserve per la lista dei 26 da consegnare domani.

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