Ibrahimovic torna al Milan: ecco quale sarà il suo nuovo ruolo

Ufficiale il ritorno di Ibra in rossonero. Sarà Senior Advisor della proprietà e lavorerà "in stretto coordinamento" con il management con un ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali

Ibrahimovic torna al Milan: ecco quale sarà il suo nuovo ruolo
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Zlatan Ibrahimovic torna al Milan, adesso è ufficiale. Lo aveva annunciato stamattina il Financial Times. Dopo le tante voci delle ultime settimane, il 42enne svedese vestirà ora i panni del manager, o meglio del consigliere della proprietà e partner operativo di RedBird. L'intesa era stata raggiunta da qualche giorno, la stretta di mano tra l'ex campione e il presidente rossonero Gerry Cardinale era in realtà arrivata già alla fine dell'incontro del 6 novembre in un hotel di Corso Venezia a Milano.

L'annuncio è stato fatto da RedBird, il fondo di investimenti americano proprietario del club. Ibra sarà partner operativo di RedBird e "collaborerà con il team di investimento globale della società". Nel Milan, "Ibra ricoprirà il ruolo di senior advisor della proprietà", lavorerà "in stretto coordinamento" con proprietà e management e con un "ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali", si occuperà tra l'altro di "sviluppo dei giocatori e formazione per alte prestazioni" e progetti speciali come il nuovo stadio.

La prime parole di Ibra

Parlando della sua nuova avventura, Ibrahimovic ha detto: "Sono estremamente grato di unirmi sia a RedBird che ad AC Milan in questi ruoli importanti e influenti. RedBird ha collaborato con alcuni dei più grandi atleti, squadre e figure imprenditoriali del mondo per creare attività con significato e impatto. Non vedo l’ora di contribuire alle attività di investimento delle loro proprietà nei settori sport, media e intrattenimento".

Poi ha aggiunto: "Il mio amore per i rossoneri non avrà mai fine e l’opportunità di far parte del loro futuro in modo significativo è qualcosa che avrei solo potuto sognare. Sono grato a Gerry per avermi messo a disposizione questa opportunità. Ho molto ammirato l'impegno, la passione e il duro lavoro che RedBird e il Senior Management hanno dimostrato da quando hanno acquisito il Club".

Una scelta motivata così: "Questa non è una decisione che prendo alla leggera: è molto importante e personale per me e la mia famiglia. Ho pensato a lungo e intensamente ai primi passi della mia carriera al di fuori del calcio giocato, e non potrei essere più entusiasta di iniziare questo viaggio come membro di RedBird e AC Milan. Per me e la mia famiglia, questo è davvero un ritorno a casa, nel caro Club dove ho concluso la mia carriera da giocatore e ora sto iniziando il mio prossimo capitolo".

Il nuovo ruolo

Intanto Milan sta vivendo un momento delicatissimo. La sconfitta di Bergamo ha forse allontanato definitivamente il Diavolo dalle prime due della classe, Inter e Juventus. E mercoledì Maignan e compagni si giocano nella trasferta di Newcastle il loro futuro in Champions League. Una notte da dentro fuori, in cui ogni esito è ancora possibile.

La speranza è che l'arrivo di Ibra possa essere una scossa, almeno a livello motivazionale, in attesa di conoscere in concreto quali saranno i suoi incarichi, con un ruolo che si delineerà nel tempo. Una cosa però è sicura: Zlatan non arriva per commissariare il tecnico Stefano Pioli, col quale ha già parlato più volte in queste settimane. Il rapporto tra i due è solidissimo, considerando anche il ruolo decisivo avuto da Ibra nella crescita del gruppo in questi anni. Ma soprattutto non sarà però nello staff tecnico né in quello dirigenziale, ma avrà un ruolo di consulente della proprietà. Nessun peso dunque nelle scelte di campo, come qualcuno aveva ipotizzato inizialmente.

È il terzo atto di Ibra in rossonero, dopo i primi due in versione da giocatore (2010-2012 e 2020-2023, 96 gol e due scudetti). Troppo forte il richiamo del calcio dopo l'addio, ma anche del Milan, l’unica squadra che ha davvero amato fra le dieci di club nelle quali ha giocato.

Nella sua decisione hanno pesato anche gli affetti: il fatto che i suoi figli giocano nel vivaio rossonero, ma anche l’amore per Milano, città che non ha mai lasciato. Per l'ex attaccante sarà una sfida personale, l’ennesima. Forse la più difficile, di certo la più intrigante. Insomma è tutto pronto per l'Ibra-ter.

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