Inter, Inzaghi vuole la reazione nerazzurra ma il capitano non c'è

L’Inter deve vincere, perché il campionato e la concorrenza non aspettano nessuno, nemmeno i campioni in carica

Inter, Inzaghi vuole la reazione nerazzurra ma il capitano non c'è
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Milano - Rifinitura a San Siro, per non lasciare nulla al caso. Terreno rizollato rispetto all’ultima volta in cui l’Inter ha giocato nel suo teatro dei sogni, il 19 maggio, quando Lautaro alzò la coppa dello scudetto, e perciò Inzaghi ha preferito testarlo alla vigilia della sfida col Lecce. Poi direttamente in ritiro ad Appiano Gentile, normalmente cosa tutt’altro che scontata lo scorso anno, anzi. Pronostico obbligato e Inter altrettanto obbligata a vincere, dopo il mezzo inciampo di Marassi e nonostante l’assenza proprio di capitan Lautaro, bloccato da un problema muscolare (il quinto per l’Inter in questo scorcio di stagione, dopo quelli di Taremi, Arnautovic, Zielinski e De Vrij, l’unico ancora indisponibile, oltre ovviamente a Lautaro). Filtra ottimismo, ma con gli adduttori non si sa mai.

L’Inter deve vincere, perché il campionato e la concorrenza non aspettano nessuno, nemmeno i campioni in carica, come si è visto nelle ultime due stagioni (Milan quinto e Napoli decimo dopo avere vinto lo scudetto), San Siro esaurito, come sempre ormai da tempo. Taremi dovrebbe essere lo scontato sostituto di Lautaro, mentre lo scalpitante Frattesi scalpitano, sembra destinato a partire un’altra volta in panchina. Scontato il resto, compreso il rientro fra i titolari di Pavard e Dumfries. Inzaghi vuole i 3 punti e aspetta sempre il difensore mancino per completare l’organico. Palacios potrebbe arrivare già lunedì. La stecca di Marassi ha pesato sulla settimana dell’Inter. Due gol nei primi 90 di campionato (lo scorso anno 1 nelle prime 5 giornate) hanno aperto interrogativi che sembravano chiusi, tipo quello sul portiere. Il club però non è rimasto a guardare e, nonostante l’ottima prima stagione nerazzurra di Sommer, l’unico vero investimento estivo al momento è proprio nel suo vice, lo spagnolo Martinez, destinato a rilevare l’eredità del portiere svizzero (che in settimana ha dato addio alla nazionale, proprio per concentrarsi al meglio sugl’impegni dell’Inter).

Scadenze non ce ne sono, ma l’impressione è che lo si dovrebbe vedere più spesso di quanto non accaduto lo scorso anno con Audero.

La sfida col Lecce vale anche nel confronto a distanza con l’Atalanta, in vista del primo test match della stagione (venerdì prossimo, di nuovo a San Siro). Gasperini in Salento ha maramaldeggiato, Inzaghi a San Siro deve per lo meno tornare a vincere.

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