D'accordo, zero sconfitte, ma è la squadra che ha collezionato il maggior numero di pareggi in Serie A: addirittura undici in diciotto giornate. Troppo poco per sperare di vincere lo scudetto. Troppo poco, soprattutto, se ti chiami Juventus. Il mercato estivo aveva portato in dote una serie di colpi ad effetto capaci di alimentare le aspettative, troppo a lungo represse, del popolo bianconero. Oggi però la realtà è quella di una coperta alquanto corta.
UN MERCATO CON QUALCHE FALLA E LA SFIGA INFORTUNI
Giuntoli si è preoccupato di rinforzare un settore cruciale come il centrocampo, e di rinfoltire le corsie esterne alte con elementi di qualità. Si immaginava che Milik potesse fare davvero il vice Vlahovic, ma gli infortuni che funestano la carriera della presunta punta di riserva non concedono tregua. Così Thiago Motta si trova da inizio stagione con un solo vero centravanti per ogni competizione. Uno scenario insostenibile, che l'ha anche costretto ad adottare soluzioni fantasiose - come Weah davanti - e talvolta pure surrreali (Mc Kennie falso nueve).
Nel frattempo, dietro si sono rotti sia Bremer che Cabal e Danilo ha già i vestiti riposti in valigia. Un'ecatombe che fa presagire un unico scenario possibile: a gennaio arriveranno almeno due difensori. Urge allora spezzare una lancia in favore di Thiago, destinatario di critiche acuminate confezionate dai tifosi, stanchi del morbo pareggite che affligge la squadra del cuore.
UN GRUPPO CHE DEVE CONSOLIDARSI
Tanti giocatori nuovi che devono annusarsi e riconoscersi come gruppo, troppi infortuni - anche davanti, Milik a parte, la stagione di Nico Gonzalez deve iniziare - e qualche scelta di mercato fino a qui cannata (Douglas Luiz su tutti). Lui stesso, Motta, è a tutti gli effetti un nuovo acquisto, e come tale gli va quantomeno riconosciuta l'attenuante dell'adattamento.
Viene da pensare, allora, che questo primo giro di boa del campionato possa essere servito per gettare fondamenta più solide per l'immediata ripartenza della giostra. I punti dilapidati sono già parecchi per autorizzate a sperare in una rincorsa al titolo, anche se la classifica resta comunque corta là davanti. Ma Inter, Napoli e Atalanta risultano, almeno per ora, più efficaci della Juventus.
Serve allora puntare, più realisticamente, ad un piazzamento Champions. Non farcela sarebbe una sorta di sciagura, alla luce del pomposo progetto di ripartenza sventolato questa estate. Lazio e Fiorentina sono coinquiline scomode per quel quarto piano, e c'è da riflettere sul fatto che il Bologna sta risalendo con autorevolezza, mentre il Milan ha appena cambiato tecnico per farlo.
Per mettere a tacere i corifei del disfattismo servirà insistere su tutti i punti toccati sopra. Ecco allora tre motivi per cui la Vecchia Signora è senza dubbio da piazzamento Champions.
IL MERCATO DI GENNAIO
Arriveranno almeno due difensori per colmare le attuali carenze, e potrebbero essere prospetti di grande spessore. Il nome di maggior lusso è quello di Antonio Silva del Benfica, ma andrebbe trovata una soluzione per non svenarsi, visto che la sua clausola è inavvicinabile. Più facile prendersi Hancko dal Feyenoord, sapendo che adesso è un centrale, ma che può anche fare il terzino come ai vecchi tempi. Motta ha richiesto anche Fikayo Tomori, per ricomporre la coppia con Kalulu. L'arrivo di Sergio Conceicao al Milan potrebbe però congelare l'operazione. Considerata la situazione Milik, si guarda anche ad un centravanti di riserva: l'ultimo nome è quello di Zirkzee, da prendere in prestito dal Man Utd, dove sta faticando parecchio.
IL PIENO RECUPERO DEGLI INFORTUNATI
La stagione di Milik non è mai iniziata e ritrovarlo gradualmente al meglio - il suo recupero è quasi completo - significherà, al netto delle mosse di mercato, avere una freccia in più nella faretra. Un altro che deve ancora dimostrare praticamente tutto è Nico Gonzalez. Se la condizione dovesse sostenerlo fino al termine della stagione, sarebbe come un nuovo acquisto. Anche Teun Koopmeiners e l'imprendibile Francisco Conceicao hanno patito qualche stop di troppo. Averli tutti a disposizione e sani è un altro film.
DOUGLAS LUIZ E KOOP: L'ORA DI ESSERE PROTAGONISTI
Tra i nuovi, quello che ha più deluso in assoluto è stato lo strapagato Douglas Luiz. Presenza impalpabile a centrocampo ed errori disseminati ovunque quando è stato chiamato in causa. Troppo brutto per essere vero. Se il brasiliano torna quello feroce e geometrico visto all'Aston Villa - che sarebbe il motivo per cui è stato preso - svolta la stagione sua e quella della Juve.
Anche Koopmeiners fino a qui non ha brillato, ma pare sempre più inserito negli schemi di Motta. Anche in questo caso, se si avvicina a quel magnifico giocatore che è stato con l'Atalanta, la Juventus avrà fatto un altro acquisto a gennaio. Due potenziali top player in attesa di sbloccarsi.
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