Juventus, dietro le nuove intercettazioni il nulla

Dopo le tante polemiche sulle dichiarazioni d'annata di certi magistrati, un articolo del Corriere della Sera riporta l'attenzione sulle beghe interne alla Juventus, le critiche al mercato e all'entourage di Chiesa. Si fatica però a capire cosa c'entrino con le accuse alla Vecchia Signora

Juventus, dietro le nuove intercettazioni il nulla

Nuovo giro, nuova infornata di intercettazioni pubblicata con tempismo molto opportuno da una testata sempre attenta al caos interno alla Vecchia Signora. A poche ore dall’incrocio di campionato con la Fiorentina e dopo la tempesta mediatica causata dalle dichiarazioni d’annata di alcuni magistrati che si occupano del caso Juventus ecco che arriva l’ennesima correzione nella narrativa che riporta l’attenzione su quel che succedeva dietro alle quinte della squadra più titolata d’Italia. L’articolo pubblicato sul Corriere della Sera fornisce parecchi retroscena sulle conversazioni intercorse tra i vari dirigenti della società bianconera in un periodo che andrebbe dall’agosto al novembre del 2021.

I protagonisti sono quelli di sempre, da Maurizio Arrivabene a Federico Cherubini, da Stefano Bertola all’immancabile Andrea Agnelli, ma è il contenuto di queste intercettazioni, parte dell’accusa portata avanti dalla Procura di Torino, a far sollevare il sopracciglio. Tutti argomenti interessanti, intendiamoci, dall’eccessiva “generosità” dei dirigenti negli stipendi a giocatori non eccelsi alla mancanza di strategia nel mercato alle stoccate ad uno dei giocatori chiave della rinascita bianconera, Federico Chiesa. Non si capisce, però, come si potrebbero legare ad eventuali illeciti. Insomma, una fuga di notizie che lascia un attimo interdetti, specialmente se si pensa al fatto che arrivi alla vigilia di una serie di partite determinanti per la stagione dell’undici di Massimiliano Allegri.

Federico Chiesa

"Chiesa? Pensa solo ai soldi"

La dichiarazione potenzialmente più problematica per la tenuta dello spogliatoio verrebbe da un’annotazione della Guardia di Finanza relativa ad una telefonata con Andrea Agnelli del 9 agosto 2021, dove si parla del futuro della rosa bianconera. A quanto pare Federico Chiesa non sarebbe “il profilo di un giocatore che può restare tanti anni alla Juve, a causa del suo entourage molto alla ricerca di sostanziosi aumenti economici”. Le parole di Cherubini al manager dell’area finanza Bertola sembrano poi un’entrata a gamba tesa sulla sostenibilità delle politiche bianconere: “Il nostro peggiore guadagna come il migliore dell’Atalanta. Zapata prende 1,8 milioni… se compravamo un cane gli davamo 3 milioni e mezzo”. Immagino che molti di questi “cani” non prenderanno bene questa voce dal sen fuggita. Il colpevole di questa largesse eccessiva avrebbe un nome ed un cognome: l’attuale Ds del Tottenham Fabio Paratici. “Siamo stati arroganti sul mercato, perché il Fabio di 5 anni prima non prende Higuain a 90, prende Gabriel Jesus a 10, e lo fa diventare uno da 90”.

Il dialogo tra Cherubini e Agnelli sembra un auto da fè dei tempi dell’Inquisizione Spagnola: “Se metto in piedi, dal 2010 quando sono arrivato a oggi, le cazzate che abbiamo fatto gli ultimi tre giorni di mercato, abbiamo buttato nel cesso 60-70 milioni… Te lo dico così, spannometrico, da Anelka, Bentdner, il ritorno per la terza volta di Caceres”.

Nemmeno Allegri esce indenne da questa autocritica fin troppo onesta; sotto accusa, in particolare, la sua riluttanza a puntare sui giovani. Cherubini sembra sconsolato: “Se una volta ogni 40 partite deve giocare uno, giocherà uno dell’under 23... tanto Max prima che gioca uno dell’under 23...”. La Next Generation, fiore all’occhiello della società torinese, non sfugge all’esame al microscopio dei conti, tanto da attirarsi qualche critica puntuta da parte dei dirigenti. Dopo un report dei costi sostenuti, il verdetto di Arrivabene non è affatto positivo: “L’idea che mi sono fatto io è che quello lì è un carrozzone che abbiamo creato… te lo dico fuori dai denti, che abbiamo creato perché non sapevamo più dove mettere i giocatori. Di Cherubini non mi fido per niente sull’under 23, ha un approccio molto emozionale”.

Alessandro Del Piero

Del Piero, gossip e poco altro

Scorrendo le varie dichiarazioni riportate dal Corriere ci sono parecchi retroscena interessanti per noi del mestiere ma ben poche indicazioni di possibili reati, che in teoria dovrebbero essere l’unica ragione per intercettare le comunicazioni private dei cittadini. A noi giornalisti interessa sapere che Bertola ce l’aveva con la generazione dei quarantenni e su come “Andrea ammette gli errori sì, a parole, ma poi nei fatti pochissimo… cioè non è che dice, su tre ne ho sbagliati tre”.

Per chi campa sul gossip anti-bianconero farà piacere sapere che Arrivabene definisce i manager Re, Ricci e Paratici “ragazzetti di cui Andrea è innamorato che non hanno mai mosso un dito in tutta la loro vita” e che, secondo lui, “hanno bisogno di essere mandati sul campo”, altrimenti “faranno sempre delle grandi belle cose da leggere, ma da realizzare un pochino più difficili”. Anche per l’osservatore più distratto di cose juventine può essere interessante sapere che il 6 settembre 2021 Andrea Agnelli e John Elkann hanno discusso a lungo “su come far riavvicinare Alessandro Del Piero alla società”. Bella forza, del ritorno di Pinturicchio all’Allianz Stadium si parla almeno da un paio di anni.

La domanda vera è un’altra, però: cosa c’entrano queste intercettazioni con le inchieste in corso, con la penalizzazione inflitta alla Juventus e con il malessere che sta sconvolgendo il calcio italiano. Non siamo esperti di legge ma, almeno da quanto ci è dato capire, le intercettazioni che non contengano notizie di reato o informazioni atte a portare avanti l’accusa dovrebbero essere cancellate, visto che si tratta comunque di conversazioni private.

L’articolo 15 della Costituzione, afferma chiaramente che la limitazione della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione “può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge”. Il gossip farà sempre notizia, come ogni retroscena che riguarda protagonisti perenni del calcio italiano. Ci sfugge, però, a cosa serva mettere in piazza le beghe interne alla Vecchia Signora. Si vuol forse fare imbufalire ancora di più i tifosi bianconeri, magari convincendoli a disdire in numero ancora più consistente le pay tv? Siamo al “muoia Sansone con tutti i Filistei” o importava solo cambiare argomento e riportare i riflettori sulla Juve?

Una cosa è certa: queste

dichiarazioni non faranno che rinfocolare polemiche ed accuse delle quali il calcio italiano potrebbe benissimo fare a meno. Con tutti i problemi che sta vivendo, l’universo pallonaro non può continuare a perdere tempo col gossip.

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