La Juventus penalizzata dai tanti infortuni riesce in qualche modo a tenere il passo del Milan e supera allo Stadium la Lazio. L’undici di Baroni fa una mezza impresa, resistendo per più di un’ora in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Romagnoli. I bianconeri dominano il giro palla e costringono gli ospiti a difendersi per tutto il secondo tempo, sfiorando più volte il vantaggio con Vlahovic, Gatti e Douglas Luiz. L’undici capitolino si conferma squadra ordinata, concedendo poco o niente all’asfissiante forcing dei padroni di casa. A rovinare il piano partita di Baroni arriva però l’errore marchiano di Gila, che non si capisce con Provedel e finisce per far finire il pallone in porta. L’undici di Thiago Motta riesce finalmente a tornare alla vittoria e raggiungere il Napoli in testa alla classifica.
Le scelte dei tecnici
La pausa per le nazionali ha consegnato una rosa falcidiata dagli infortuni a Thiago Motta, che è costretto quindi a diverse modifiche al suo undici titolare. Dal primo minuto partirà Douglas Luiz, sulle fasce Cambiaso e Yildiz per agevolare l’azione di Vlahovic. Sulla mediana Thuram farà coppia con Locatelli mentre come terzino a sinistra tornerà il colombiano Cabal.
Situazione decisamente più tranquilla per Baroni, che recupera in extremis Guendouzi e lo schiera fin dal primo minuto sulla mediana con Rovella. Alle spalle dell’unica punta Castellanos, tridente inedito composto da Isaksen, Dia e Zaccagni. Un’altra modifica in difesa, dove come terzino destro partirà dal primo minuto Marusic.
Lazio in 10, Juve vicina al gol
Già dal primo minuto di gioco allo Stadium si capisce l’approccio aggressivo della Lazio, che crea la prima mezza occasione dopo circa tre minuti. Sul primo calcio d’angolo, azione un po’ confusa che fornisce un pallone giocabile a Castellanos: il Taty prova la girata ma cicca clamorosamente il pallone. Se i primi minuti sono tutti dei capitolini, la Juventus alza progressivamente il baricentro, approfittando delle giocate dei singoli: al 7’, ad esempio, Thuram semina un avversario ed entra pericolosamente in area. Ci vuole il recupero in extremis di Gila per evitare che Vlahovic si avventi sul cross del francese. La Lazio gestisce il possesso ma i padroni di casa giocano un calcio più verticale, con brusche accelerazioni che mettono in crisi la difesa laziale. I primi 20 minuti del big match del sabato non emozionano ma è la calma prima della tempesta. La Juve trova una triangolazione splendida che mette Kalulu in piena area laziale: Romagnoli tenta la scivolata al limite dell’area e ferma la corsa dell’ex milanista. Per Sacchi è tutto regolare ma viene richiamato al monitor: l’entrata del difensore laziale è fallosa ed ha negato una chiara occasione da gol alla Juventus, inevitabile il rosso diretto.
Punizione da posizione invitantissima per Vlahovic: non male la parabola del serbo, che però scheggia la traversa. L’espulsione del leader della difesa costringe Baroni a richiamare in panchina Dia per inserire al suo posto Patric ma resistere alle folate bianconere in dieci non sarà semplice. I biancocelesti passano al 4-4-1 e sembrano in grado di tenere botta, anche se al 32’ sono graziati da Vlahovic, che non riesce a colpire bene l’invitante cross di Locatelli. Il pallino del gioco è fermamente nelle mani della Juventus, che sfiora il gol al 36’: bello il cross di Thuram in area piccola, contrasto dubbio su Vlahovic che finisce a terra, consentendo a Marusic di rinviare in angolo. Alla fine, però, la Lazio riesce a frustrare gli attacchi bianconeri, che non riescono ad approfittare al meglio della superiorità numerica. Il serbo trova al 41’ una girata sull’ennesimo cross di Locatelli ma la mira non è quella dei tempi migliori: niente a confronto dell’erroraccio di Gatti sul cross teso dalla destra di Cambiaso, con il difensore che colpisce male al volo, graziando Provedel. Dopo il giallo a Locatelli sulla manata involontaria nei confronti di Castellanos, il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Assedio Juve, Gila rovina tutto
Nonostante l’inferiorità numerica, paradossalmente è la Juventus a rischiare grosso due minuti dopo l’inizio del secondo tempo: palla persa malamente da Savona, Castellanos ne approfitta per involarsi verso il fondo e cercare con un cross un compagno. Locatelli spazza via ma c’è parecchio nervosismo in campo, come dimostra poco dopo Savona, costretto a stendere Nuno Tavarez per evitare che si involi verso la porta. Allo Stadium tanti falli e poco spettacolo, così che Thiago Motta decide di cambiare: fuori proprio Savona e Locatelli, spazio a Weah e Fagioli, la cui tecnica potrebbe aiutare a scardinare la difesa laziale. La mossa per un niente non sblocca la partita quando un tocco maldestro di Gila sul tiro di Thuram consegna un rigore in movimento a Vlahovic, che batte Provedel ma colpisce in pieno la traversa. Si gioca praticamente ad una porta sola ed un paio di minuti dopo Douglas Luiz ha un’occasione monumentale per il vantaggio bianconero: il brasiliano, però, colpisce malamente di testa e mette fuori il cross di Weah. La Lazio prova ad approfittarne per lanciare dei contropiedi pericolosi ma i bianconeri ci mettono sempre una pezza: Fagioli, però, è costretto a commettere un fallo da giallo sulla percussione di Zaccagni.
Gli attacchi dei padroni di casa sono continui ma ripetitivi e prevedibili: la difesa della Lazio ringrazia sentitamente e prova ad approfittare degli spazi concessi dai bianconeri. Baroni ne approfitta per mettere in campo giocatori freschi: fuori Guendouzi, Isaksen e Zaccagni, spazio a Vecino, Castrovilli e Pedro. Lo spagnolo è sempre un pericolo per la difesa bianconera e Thiago Motta risponde richiamando lo stanco Gatti e Thuram per dare una ventina di minuti a Danilo ed al diciottenne montenegrino Adzic, al debutto in Serie A. Si continua a giocare ad una porta sola e sono particolarmente pericolosi i cross di Weah, liberati con difficoltà dalla difesa biancoceleste. Il forcing bianconero produce una gran mole di gioco ma solo un altro colpo di testa sfruttato non al meglio da Douglas Luiz. Decisamente più pericolosi Vlahovic e Fagioli, i cui gran tiri da fuori area costringono Provedel a parate non semplici. Il portiere laziale è costretto però ad alzare bandiera bianca quando Gila compie un intervento sciagurato sul cross di Cabal, ingannando il numero uno biancoceleste. La Lazio chiude la partita in avanti alla caccia almeno del gol del pari ma non è serata: allo Stadium finisce 1-0 per la Juventus, che raggiunge in testa alla classifica il Napoli.
Il tabellino
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona (53’ Weah), Kalulu, Gatti (71’ Danilo), Cabal; Locatelli (53’ Fagioli), Thuram (71’ Adzic); Yildiz, Douglas Luiz, Cambiaso; Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta
LAZIO (4-2-3-1): Provedel, Marusic, Gila, Romagnoli, Nuno Tavares (78’ Pellegrini); Guendouzi (66’ Vecino), Rovella; Isaksen (66’ Castrovilli), Dia (25’ Patric), Zaccagni (66’ Pedro); Castellanos. Allenatore: Marco Baroni
Marcatori: 84’ Gila (aut) (J)
Ammoniti: 45+2’ Locatelli (J), 49’ Savona (J), 60’ Fagioli (J), 90’ Douglas Luiz (J), 90+4’ Vecino (L), 90+5’ Pedro (L)
Espulsi: 24’ Romagnoli (L)
Arbitro: Juan Luca Sacchi (Macerata)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.