Lautaro furioso dopo il tonfo a Bologna: "Così non si va da nessuna parte"

L'argentino ne ha per tutti nel post-partita del Dall'Ara dopo l'inatteso flop dell'Inter contro il Bologna. Oltre alle scuse nei confronti dei tifosi, il campione del mondo chiama tutti a serrare i ranghi e credere ancora nella rimonta sul Napoli

Lautaro furioso dopo il tonfo a Bologna: "Così non si va da nessuna parte"

Dopo la prestazione di carattere messa a San Siro contro il Porto, ben pochi tifosi nerazzurri si aspettavano che il Dall’Ara tornasse ad essere "fatale" per l’Inter. La maledizione delle Due Torri, invece, ha affossato la rincorsa dell’undici di Inzaghi al Napoli schiacciasassi, costringendo tutti ad un serio esame di coscienza. Ancora una volta, nel momento più difficile, ecco che uno dei più attesi alla vigilia, Lautaro Martinez, non si tira indietro e si presenta davanti alle telecamere. Polemiche a parte, l’onestà del Toro è tanto inconsueta quanto benvenuta, segno chiarissimo che all’interno dello spogliatoio tutti sono coscienti di quanto questo stop imprevisto possa significare nell’economia della stagione. Il piglio e la decisione dimostrata dal campione del mondo sono forse l’unico lato positivo di un pomeriggio da dimenticare per i fedelissimi della Beneamata.

"Così non si va da nessuna parte"

Chiaramente dopo il finale amarissimo dell’incrocio con l’undici dell’ex idolo di San Siro Thiago Motta, il morale nello spogliatoio dell’Inter non doveva essere dei migliori. A giudicare almeno dalla determinazione di Lautaro, però, invece dello scoramento il sentimento dominante doveva essere la rabbia verso una prestazione inspiegabile. L’argentino si presenta ai microfoni di Sky chiarendo subito le cose: "Io sono chiaro, con i compagni e davanti al microfono. Se c'è una cosa da dire, la dico". Rappresentare una rosa protagonista dell’ennesima implosione in trasferta non è un compito semplice, ma la fascia da capitano che ha vestito dopo l’uscita dal campo di Marcelo Brozovic porta onori ed oneri. Il Toro non si tira indietro e parla fuori dai denti, senza menare il can per l’aia. "Il pensiero è che ora così non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo cambiare subito e avere più costanza. In Champions abbiamo disputato un'ottima partita, poi facciamo questa prestazione e non va bene. Adesso dobbiamo abbassare la testa e pedalare e tutti insieme per alzare il livello, perché così non si va da nessuna parte".

Il pensiero, poi, va ai tanti tifosi nerazzurri che si sono dovuti sorbire l’ennesima prova in tono minore della propria squadra: "Chiedo scusa a tutti i tifosi e alla gente che è sempre con noi. Il Bologna è una grande squadra, ha fatto meglio di noi. Questo dev'essere un allarme". Non è dato sapere se questa ammissione di colpa sarà ricevuta bene dal tifo organizzato, che di solito non le manda a dire quando le cose non girano per il verso giusto ma ai tifosi “normali” non dispiacerà di sicuro. Se non altro è positivo che almeno all’interno dello spogliatoio si capisca la gravità del passo falso e la necessità di drizzare in fretta la schiena.

Lautaro Martinez 2 Bologna Inter

Tutti con Inzaghi? Secondo Lautaro sì

Il volto serio del campione del mondo lascia trasparire che nell’immediato post-partita all’interno dello spogliatoio non si siano passati momenti tranquilli ma Lautaro respinge al mittente le varie scusanti addotte da certi osservatori. Certo che il terreno del Dall’Ara non era il massimo, ma non è che San Siro sia messo molto meglio. In quanto alla giornata da lupi, "il tempo era brutto anche per il Bologna". Il pensiero ritorna subito ai tifosi, "alla gente che è sempre dietro di noi". A parte le scuse da parte di tutta la squadra, il Toro sembra meno preoccupato di non esser riuscito a contribuire con il gol che avrebbe valso almeno il pari. "Io cerco di dare sempre il 100%, poi il gol può arrivare o meno", dice, in una sorta di auto-assoluzione. Il tono diventa invece quasi polemico quando l’intervistatore di Sky prova a capire se i giocatori abbiano discusso dei vari problemi della squadra tra di loro, tagliando fuori Simone Inzaghi. "Io sono il giocatore e voi i giornalisti, voi valutate ciò che facciamo in campo. Quello che ho da dire ai miei compagni rimane nello spogliatoio".

Simone Inzaghi Sampdoria-Inter 2022-23

Una risposta tanto secca quanto perentoria, come a far capire che sì, discussioni ci sono state, magari anche lavate di capo a questo o a quel compagno di squadra che non ha reso quanto può, ma nessuno spazio alle dietrologie. I panni sporchi si lavano in casa, certo non di fronte alle telecamere. Sembra una roba da poco, quasi scontata, ma non è affatto detto, specialmente quando le critiche si accumulano e la pressione della cloaca a cielo aperto chiamata social diventa quasi intollerabile. Almeno a sentire Lautaro, in rosa si pensa solo agli obiettivi stagionali ancora aperti e al distacco dalla capolista che diventa sempre più preoccupante. Il fatto che, prima di andare via, ribadisca ancora il messaggio è un segnale lanciato a tutti quelli che seguono l’Inter. "Giocando così non andiamo da nessuna parte. Siamo a 18 punti dal Napoli e quindi qualcosa non va bene. Dobbiamo lavorare tantissimo tutti".

La squadra ci crede ed ha bisogno

del supporto di tutti, non dell’ennesima tempesta in un bicchier d’acqua. Funzionerà? Visto il clima che circonda il calcio italiano non ci scommetterei un solo centesimo ma la speranza è l’ultima a morire.

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