Chi di sgarbo potrebbe ferire (la Juventus nei confronti dell'Inter con il possibile acquisto di Romelu Lukaku), di sgarbo "reale" invece perisce: Juan Cuadrado è infatti un nuovo giocatore nerazzurro. Il 35enne colombiano dopo otto stagioni in bianconero, condite da 314 presenze e 26 gol al suo attivo, alcuni dei quali realizzati proprio contro la sua nuova squadra, si è legato al club di viale della Liberazione con un contratto annuale da 2,5 milioni di euro netti. Numericamente va a prendere il posto di Raoul Bellanova che non è stato riscattato e che è approdato al Torino di Ivan Juric. Cuadrado, dopo tanti anni con la Juventus era rimasto senza contratto con Marotta e Ausilio che hanno nel contempo sistemato la fascia destra e fatto un piccolo dispetto alla Vecchia Signora. Nei prossimi giorni si svolgeranno le consuete visite mediche con tanto di firma che renderà così ufficiale un accordo che a questo punto si stava svolgendo sottotraccia.
Dubbi e perplessità
L'arrivo di Juan Cuadrado stride un po' con la nuova politica societaria che si era posta l'obiettivo di svecchiare. Via il classe 1988 Danilo D'Ambrosio, il classe 1986 Edin Dzeko, il classe 1984 Samir Handanovic e il classe 1983 Alex Cordaz, finora l'Inter aveva inserito nel suo organico il classe 1997 Marcus Thuram, il classe 2000 Yann Bisseck e il classe 1999 Davide Frattesi oltre al classe 1993 Raffaele Di Gennaro. La scelta di puntare su un 35enne come Cuadrado fa un po' a pugni con la scelta di ringiovanire in toto la rosa. Vero è che con l'arrivo di Cuadrado sono solo 4 i giocatori di oltre trent'anni presenti nella rosa nerazzurra: Matteo Darmian, Francesco Acerbi ed Henrix Mkhitaryan oltre al colombiano.
Più che questo, però, ci sarà anche da tastare l'umore della tifoseria nerazzurra che ha sempre individuato in Cuadrado uno degli avversari "peggiori". Nel corso degli anni, infatti, sono stati tanti i momenti di tensione tra alcuni giocatori dell'Inter e il 35enne ex Lecce, Fiorentina e Udinese. L'ultimo episodio risale alla semifinale di Coppa Italia dove fu espulso dopo una rissa con Samir Handanovic. Prima ancora, le tante simulazioni, i tanti gol segnati con esultanze irriverenti, la lite con Ivan Perisic, il rigore conquistato in un derby d'Italia di fine stagione commettendo lui fallo sullo stesso Perisic.
Ecco, l'accordo sembra ormai andato in porto ma non si sa come sarà presa questa notizia dai supporter nerazzurri che hanno sempre visto nel colombiano un "nemico" dal punto di vista calcistico. Il calcio moderno, però, è cambiato, non ci sono più bandiere come in passato e bisogna abituarsi all'idea che in pochi sono ancora attaccati alla maglia, tutto il resto è nudo e crudo business.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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