Massimo Moratti è tornato alla Pinetina dopo quasi 10 anni, per vivere una giornata full immersion con la sua Inter. L'ex patron, ai vertici del club per 19 anni con 16 trofei vinti nella sua gestione, ha assistito all'allenamento della squadra. Poi il pranzo con la dirigenza, con Simone Inzaghi, lo staff tecnico e tutta la squadra.
Un tuffo nel passato, carico di emozioni e sorrisi, per lo storico ex numero uno nerazzurro, in un luogo che conserva un legame indelebile con la famiglia Moratti. Fu proprio il padre Angelo, per espressa richiesta del Mago Helenio Herrera, a volere il centro tecnico di Appiano Gentile, inaugurato nel 1962, all'inizio dell'epopea della Grande Inter.
Prima di entrare nel Suning Training Center, Moratti si è intrattenuto con i giornalisti, rilasciando alcune dichiarazioni: "È come un ritorno a casa, voglio vedere cosa c’è di uguale… Certamente è un’emozione, una cosa molto simpatica. Ringrazio l’Inter. Quanto mi sta divertendo la squadra? Tantissimo, è molto forte e gioca bene. Divertente come calcio. Difficile dire sia la più bella di sempre: può darsi, ma è complicato fare paragoni anche per gli avversari che si incontrano. Comunque come tipo di gioco è molto bella. Fa piacere vederla, è un bellissimo esempio".
Non sono mancati riferimenti ai calciatori. In particolare al capitano Lautaro Martinez: "Sicuramente sarebbe stato benissimo nella squadra del Triplete, perché è un campione. Avevamo già Milito, avrebbe dovuto dare una spallata ma è bravo bravo…. Chi mi diverte di questa Inter? Lautaro ha classe, mi sembrano che tutti siano adatti al loro ruolo. Poi, che ci sia qualcuno con particolare classe e stile può darsi, ma è nell'insieme che questo meccanismo funziona così".
L'artefice di questa grande stagione è senza dubbio Simone Inzaghi, allenatore che ha sorpreso lo stesso Moratti:"Ad essere sincero non mi aspettavo fosse così. Lo è davvero e cresce sempre di più. È proprio bravissimo. Fa piacere vederlo lì: tiene bene la squadra e fa giocare bene. È un piacere andare a vedere la squadra". Un contributo importante e risultati che fanno sicuramente piacere alla società: "Non ho sentito recentemente Zhang, ma prima che partisse. È soddisfatto ed è un ragazzo giovane, pieno di speranze ed entusiasmo. Sono contento che sia premiato".
Moratti segue ancora personalmente la squadra a San Siro, con la stessa passione di quando era a capo della società:"L'Inter è qualcosa di fondamentale per noi, una passione lunghissima e fortissima per tutta la famiglia. La magia di San Siro? Penso che sia al passo coi tempi. La gente vuole partecipare ed è un premio alla qualità del gioco. Penso sia giusto e bellissimo, finalmente".
E infine sugli obbiettivi stagionali, non manca un pizzico di
scaramanzia: "Per lo scudetto quest’anno l’Inter è super favorita perché gioca bene, ha continuità ed è più forte. Proprio non c’è confronto. Per la Champions sono più scaramantico, vediamo partita per partita…".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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