Il rapporto tra Roberto Mancini e l'Italia si sta incrinando? E' questo il rumors che sta circolando insistentemente in queste ore e che sta facendo pensare a scenari inimmaginabili fino a qualche settimana fa. Secondo quanto riporta La Repubblica, infatti, il commissario tecnico jesino sarebbe vicino all'addio e al suo posto è pronto un cavallo di ritorno, un vero insospettabile, a distanza di 7 anni dall'ultima volta: Antonio Conte che ha appena risolto il suo contratto con il Tottenham. L'idillio tra il Mancio e la Federcalcio sembra giunta al capolinea con un ct un po' demotivato e con i rapporti giunti ai minimi termini con i vertici federali.
Queste indiscrezioni, se confermate, potrbbero portare ad un addio imminente, probabilmente dopo le Final Four di Nations League di metà giugno. La sconfitta dell'Italia contro l'Inghilterra e la vittoria non troppo convincente contro la modesta Malta stanno facendo riflettere lo stesso Mancini sul progetto. Certo, la voglia di giocarsi finalmente un Mondiale, dopo la beffa dell'eliminazione da Qatar 2022 per mano della Macedonia del Nord ai playoff, è grande e il suo contratto fino al 2026 è una buona garanzia ma non è detto che alla fine decida di risolvere con tre anni d'anticipo anche perché c'è il Psg che lo sta corteggiando e lui tornerebbe finalmente su una panchina di club dopo 5 anni (l'ultima esperienza risale allo Zenit San Pietroburgo).
Come detto, il Paris Saint Germain è molto più di una suggestione dato che a Parigi si sono stufati di vincere solo Ligue 1 e di fare, quasi ogni anno, figure barbine in Champions League. Il Mancio è ritenuto dai dirigenti del club transalpino l'uomo giusto per qualità tecniche e umane per gestire uno spogliatoio polveriera come quello del Psg. In caso di addio anticipato sarebbero più i meriti che i demeriti per Mancini e il suo staff che hanno sì fallito l'accesso a Qatar 202 ma che ha però riportato l'Italia sul tetto d'Europa con la meravigliosa conquista dell'Europeo.
Ritorno al passato
Antonio Conte ha diretto l'Italia dal 2014 al 2016 e in quei due anni ha fatto i "miracoli" con ciò che aveva per le mani. La sua dipartita dal Tottenham è un assist da sfruttare anche perché sembra l'ipotesi più accreditata quella del ritorno in azzurro rispetto ad un suo ritorno sulle panchine di Inter, Juventus o della suggestione Roma. Le lacrime dopo il quarto di finale perso con la Germania a Euro 2016 è stata l'ultima immagine del Conte vestito d'azzurro che ha sempre detto d voler tornare un giorno sulla panchina azzurra.
Per l'Italia Conte sarebbe disposto anche a rinunciare a una buona fetta del suo lauto stipendio. Inoltre, il tecnico leccese avrebbe l'occasione di tornare su quella panchina per continuare un lavoro lasciato incompiuto 7 anni fa.
In tutto questo, però, c'è sempre da considerare che è Mancini il ct e lo sarà almeno fino al 2026 a meno che le strade di Federazione e del ct non decidano davvero di separarsi dopo la Nations League di giugno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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