L'Europeo di calcio è ormai alle porte e l'Italia di Luciano Spalletti giocherà la competizione, che si svolgerà in Germania dal 14 giugno al 14 luglio, da campione in carica. Euro 2024 sarà visibile su Sky e in streaming su NOW con oltre 200 ore di spettacolo, tutti i 51 match in diretta, 20 in esclusiva, anche in 4K con una copertura non stop dal mattino alla notte con tre studi dedicati e con il testimonial d'eccezione: Giorgio Chiellini. Sabato 15 giugno dalle ore 20, la prima partita degli azzurri Italia-Albania. In esclusiva per ilGiornale.it, Luca Marchegiani, talent di Sky Sport, ha toccato diversi temi sull'Europeo dando il suo punto di vista sulle favorite alla vittoria finale, su cosa deve fare l'Italia di Luciano Spalletti per andare avanti il più possibile e molto altro ancora.
Marchegiani, come ha visto l'Italia in queste due amichevoli contro Turchia e Bosnia?
"L'ho vista in rodaggio, onestamente. Mi sembra che Spalletti stia cercando di identificare, oltre al sistema di gioco sul quale ci siamo concentrati un po' tutti, anche i giocatori più in condizione a cui affidarsi. Si sono viste cose buone più nella seconda che nella prima partita per quanto mi riguarda e posso dire che l'Italia, ma questa è una mia opinione, per essere davvero competeitiva dovrà creare gruppo. Penso sia quella la caratteristica che può farci andare avanti il più possibile in questa manifestazione. Vale sempre questo discorso sia chiaro, ma non avendo una rosa con un talento infinito penso che bisogna puntare su questo aspetto. Anche le forze fisiche dei vari calciatori impiegato saranno importanti perché ci sono giocatori che hanno disputato 50-55 partite con i club e potrebbero arrivare stanchi. Vero è che una competizione del genere ti rigenera dal punto di vista dell'entusiasmo ma il fattore stanchezza è da tenere in considerazione e vale per tutti".
Spalletti ha fatto le scelte giuste o secondo lei c'è stata qualche esclusione eccellente?
"Qualcuna c'è stata perché comunque alcuni elementi come Locatelli o Bonaventura che avevano fatto sempre parte del gruppo non ci saranno. Bonaventura, poi, è un giocatore che ha caratteristiche diverse rispetto agli altri e sarebbe stato utile, forse. Io comunque mi voglio fidare del ct, sulla sua sensibilità calcistica, perché non ci devono essere dubbi su questa cosa, Spalletti conosce il calcio sa fare giocare bene le sue squadre. Il suo ruolo non è semplice ma ti permette di scegliere i calciatori che vuoi e mi stupirebbe avesse sbagliato le scelte per la tanta stima che ho per lui. Ripeto, il calcio lo conosce e sa quali giocatori gli servono per valorizzare la sua idea di gioco".
Cosa ne pensa della convocazione di Fagioli che ha fatto tanto discutere?
"Io non credo sia giusta ma è una mia idea personale. Detto ciò non voglio colpevolizzare nessuno o dare dei giudizi morali nei confronti di un ragazzo che ha già scontato la pena e deve essere trattato come gli altri. Per me le convocazioni devono rispecchiare l'andamento di una stagione intera di un calciatore e lui non avendo giocato per via della squalifica forse non meritava questa convocazione ma se è lì vuol dire che ha delle qualità importanti. Spalletti ha motivato infatti la sua convocazione parlando di caratteristiche di gioco utili alla nazionale, io ne prendo atto e mi fido di lui".
Dove può arrivare la nostra Nazionale che gioca la competizione da campione in carica?
"Il girone è difficile ma il fatto che alcune migliori terze dovrebbero qualificarsi alla fase successiva potrebbe metterci a riparo da brutte sorprese. Il gruppo forte può essere però un'arma a doppio taglio perchè partire con partite dure contro nazionali forti da un certo punto di vista ti dà già l'opportunità di misurarti ad un certo livello e di entrare già in clima Europeo, dall'altra parte però ti mette già nella condizione di disputare partite difficili dal punto di vista mentale. Questa è una nazionale che parte con qualche incognita perciò forse un avvio tosto può favorire il discorso che facevo prima sullo spirito di squadra per cementare il gruppo. Vedremo".
In quale reparto la nostra Nazionale è più forte?
"Penso che abbiamo delle zone di campo con più certezze rispetto ad altre. Non voglio dire difesa, attacco, esterni o centrocampo, ma se Bastoni-Dimarco ripetono la stagione fatta all'Inter quella è una linea di gioco che hanno pochi in Europa, secondo me. Quel tipo di automatismi, di soluzioni non ce l'hanno in tanti da quel lato sinistro. Poi non so nemmeno se giocheranno loro, io parlo in linea teorica, poi vediamo anche come sta Barella ma penso che in generale possano funzionare bene le catene di gioco già visti in alcuni club come l'Inter che ha sviluppato in generale un gioco bellissimo soprattutto sull'out di sinistra. Poi in attacco c'è Scamacca che se continua a giocare come ha fatto nell'ultimo mese e mezzo all'Atalanta uno così in attacco ce l'hanno in pochi con fisicità e tecnica".
Manca qualcosa in attacco o secondo lei siamo a posto così?
"Secondo me in attacco i giocatori che doveva convocare sono questi, non credo sia rimasto fuori qualcuno che quest'anno ha fatto meglio di loro. Immobile ha fatto cose ottime in carriera ma quest'anno non è stato positivo perr lui. Forse se lo sarebbe meritato di terminare il suo ciclo azzurro con una grande competizione però mi sembra che le scelte fatte siano corrette. Vero è che stiamo parlando di competizione che che chiude un ciclo ma Spalletti è arrivato da poco e deve pensare ad una competizione propedeutica in vista del Mondiale. Penso sia giusto che ci siano delle novità".
Quali sono le sue favorite per la vittoria di questo Europeo?
"Mi sto preparando molto e sto seguendo diverse nazionali ma ogni giorni ne aggiungo una nel pool dei favoriti (ride; ndr). Oltre alle classiche Spagna, Inghilterra, Francia vedo una partita e ne aggiungo una: tipo il Portogallo per fare un nome. Poi vedo la Croazia che batte il Portogallo e aggiungo anche lei, poi ci penso un attimo e dico che anche la Svizzera è solida e potrebbe essere un'insidia per tutte le altre. L'Austria è un'altra squadra che potrebbre dare fastidio. Se poi mi chiedi due nomi in assoluto ti dico Francia che ha una rosa pazzesca e Inghilterra per nonostante le convocazioni discusse di Southgate. Gli inglesi hanno una squadra dall'altissimo tasso tecnico e talento e se quest'anno lo mettono bene in campo possono dire la loro. La Germania è forte e gioca in casa ma non mi convince molto perché gli manca qualcosa a mio parere. L'allenatore è bravo ma Nagelssman è uno che può fare benissimo ma anche malissimo".
Quale sarà la squadra rivelazione della competizione?
"Come dicevo prima l'Austria ha giocatori interessanti come Lainer, Sabitzer e anche esperti come Arnautovic che se sta bene può fare la differenza. Tanti dicono Scozia però è un po' in calo e non credo sarà una rivelazione. Penso tra quelle non di primo livello oltre all'Austria dico anche l'Olanda che una bella rosa. Non sto considerando molto il Belgio ma forse mi sbaglio".
E invece quali saranno i giocatori rivelazione di questo Europeo?
"Dei giovani attesi ce ne sono quattro che sono lì pronti a esplodere e confermarsi.
A parte Yamal della Spagna, che è un 2007 con un talento infinito, secondo me ci sono tre classe 2003 fortissimi: Wirtz, Musiala e Bellingham. Da loro mi aspetto la consacrazione, anche se parlare di consacrazione di giocatori che hanno vinto la Champions mi sembra eccessivo".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.