Milan, bivio europeo nella contestazione

Soldi e meno gare se arriva fra le prime 8. Conceiçao avverte: "Troppe divisioni"

Milan, bivio europeo nella contestazione
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Sembra solo la penultima sfida del girone riformato di Champions league e invece vale un autentico tesoro per il Milan e per Sergio Conceiçao. Cifre alla mano ecco il conteggio brutale: 15 milioni l'incasso eventuale da un passaggio tra le prime otto grazie a due ipotetici fondamentali successi (per centrare quota 18 punti), quello di stasera a San Siro con il Girona e quello di fine gennaio a Zagabria contro la Dinamo di Fabio Cannavaro. Poi al conto economico bisognerà aggiungere quello di natura esclusivamente tecnica evitando altre due sfide (il play off se non si arriva tra le prime otto) risparmiate durante il mese di febbraio inaugurato dal derby, e con dentro il recupero col Bologna (6 partite invece che 8 in estrema sintesi). Consapevole di questo doppio traguardo, Sergio Conceiçao ha avuto il coraggio di segnalare un'altra spina nella gola del Milan, rappresentata dal clima di contestazione diffusa che dai social ha invaso anche la curva sud, solitamente schierata al fianco della squadra nei momenti persino più deludenti di questi. «Vedo troppe divisioni in un club storico, abbiamo bisogno dell'aiuto del pubblico. A rimetterci non saranno né i giocatori né io ma il Milan» è il suo monito. Capiremo stasera (solita prevendita: quasi 70 mila biglietti venduti) se avrà avuto effetto.

Anche perché il Milan non si presenta nel vestito migliore («siamo in emergenza») a causa di squalifica (Tomori), infortuni (Pulisic più Loftus Cheek, Chukwueze) e partenze di calcio-mercato (Emerson Royal, rescisso il contratto con Ballo Touré). Così il miglior schieramento possibile è quello già esibito a Torino con la necessità di far giocare sempre gli stessi (Fofana e Reijnders) e di recuperare - per la panchina - solo Okafor (a dimostrazione che le visite mediche non superate in Germania furono un pretesto). Il Girona ha alla guida un antico rivale del primo Milan di Berlusconi e Sacchi, Michel, famoso esponente della «Quinta del Buitre», la generazione targata Butragueno, eliminati due volte e con punteggi pesantissimi dall'allora coppa dei Campioni.

Ammesso che avvenga lo scongelamento di San Siro, poi tocca al Milan trasformare la serata in una delle serate europee del club che ha sulle maniche lo stemma delle 7 Champions vinte. E qui Morata, rimasto finora, ai margini in fatto di gol, deve tornare a farsi sentire.

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