Questa volta non si salva nessuno. Non si salva il Milan di oggi, non si salva Fonseca con quella mossa rischia-tutto di lasciare Theo Hernandez in panchina per lanciare tre ragazzi del Milan futuro, non si salva Ibra preso di mira fin dall’inizio della serata, non si salva la proprietà, Gerry Cardinale, assente nella circostanza, non si salvano nemmeno gli esponenti attuali a cominciare da Leao a Reijnders per finire anche con Morata e Okafor intervenuti nella ripresa per tentare di forzare il blocco del Genoa.
Una traversa scheggiata da Morata è poca cosa nell’economia di una serata cominciata con la sfilata delle stelle di un tempo pieno di trofei e successi. Jimenez e Liberali, poi Camarda sono tre ragazzi del Milan futuro e non è pensabile che si possa mettere sulle spalle di questi debuttanti il peso e la responsabilità del mancato successo. Qui è bene sottolinearlo in modo preciso: è il calcio offerto dalla squadra che è insufficiente.
E forse non è un caso che tale deficit sia emerso con l’assenza di Pulisic, l’unico che nei momenti di partita bloccata è capace di offrire lo spunto per salvare quasi tutto, risultato e credito.Adesso la classifica piange, il distacco dalla zona Champions aumenta e non si può pensare che poi in Champions a gennaio cambi completamente lo scenario.
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