È ufficiale: il Mondiale di calcio femminile d'Australia e Nuova Zelanda, in programma dal 20 luglio al 20 agosto 2023, in Italia si vedrà, e in chiaro. La notizia è di pochi giorni fa ed arriva al termine di un notevole braccio di ferro tra EBU, l’Unione europea di Radiodiffusione, e la FIFA, che aveva respinto l’iniziale offerta alzando la richiesta economica per la concessione dei diritti di trasmissione. Alla fine, comunque, l’accordo c’è stato: acquisiti i diritti multipiattaforma, in esclusiva free-to-air per l’Italia dalla Rai, con un pacchetto di 15 gare, comprese tutte quelle delle Azzurre, l’inaugurale, le due semifinali e la finale, del torneo iridato; in aggiunta al “Fifa Other Events 2024/27”, che riguarderà i Mondiali Under 20 e Under 17, maschili e femminili, oltre ad alcuni documentari firmati Fifa dedicati proprio al maggior evento calcistico internazionale. ”Siamo felici dell’accordo tra Rai e FIFA per le trasmissioni delle gare delle Azzurre alla prossima Coppa del Mondo”, le dichiarazioni del Presidente FIGC Gabriele Gravina “Rappresenta un tassello importante nella prosecuzione del lavoro di promozione del calcio femminile che stiamo portando avanti con convinzione nel nostro Paese”.
Dopo il duro intervento di Gianni Infantino ai microfoni Rai, molti ed accorati appelli sono arrivati da più parti, a fungere (fortunatamente) da cassa di risonanza per un’istanza che definire legittima è, forse, dir poco. Piuttosto, dovuta: perché non si può parlare di promozione senza un concreto investimento in termini di rappresentazione e visibilità.
La #Rai ha acquisito i diritti di trasmissione multipiattaforma, in esclusiva free-to-air per l'Italia, dei Campionati mondiali femminili di calcio 2023, in programma dal #20luglio al #20agosto in Australia e Nuova Zelanda https://t.co/EcG4V6UlWm#FIFAWWC @AzzurreFIGC pic.twitter.com/RnUzIAwfwb
— Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) June 14, 2023
Il braccio di ferro con la Fifa
Un traguardo, questo della trasmissione possibile, nient’affatto scontato: il fronte d’opposizione, o comunque distanza da colmare tra le idee e le possibilità d’investimento, tra il Presidente Fifa Gianni Infantino e la direzione del Cavallinoera già nell’aria. L’avvocato d’origine svizzera interviene su Rai Gr Parlamento, a “La politica del pallone”, non senza toni aspri: “Le offerte che abbiamo ricevuto [per il Mondiale femminile] sono basse, al limite del vergognoso: circa 200 volte in meno rispetto a quello maschile, e ricordiamoci che l’Italia femminile al Mondiale s’è qualificata – la maschile no”, e affonda “Teniamo molto al calcio femminile, e ci investiamo molto. Ovviamente non siamo ancora al livello del maschile [in termini di investimento], ma ci vogliamo arrivare”. In quel contesto, inoltre, ribadisce: “Il Mondiale femminile ad oggi è davvero un evento importante: in Francia [la Coppa del Mondo del 2019] i numeri raggiungevano il miliardo e mezzo; quest’anno, ci aspettiamo almeno due miliardi di persone in giro per il mondo, considerando che l’ultima Italia – Brasile ha raggiunto, solo in Italia, i 3 milioni e mezzo di spettatori”, concludendo sulla proposta economica dell’ente italiano “Non chiediamo che venga pagato quanto quello maschile, in questo momento, ma che si rispetti il calcio femminile e che si rispettino le donne che praticano questo sport”.
Mondiali di calcio femminile, Gianni Infantino, presidente Fifa: "Le offerte tv per i mondiali femminili sono al limite del vergognoso"
— RaiNews (@RaiNews) May 28, 2023
Intervistato nel programma "La politica del pallone" su Rai Gr Parlamento: "Che si rispetti il calcio femminile" https://t.co/vcqZW7V0OL
Parole nient’affatto tenere, che hanno suscitato timori da più parti sull’eventualità di non poter avere a disposizione le dirette del Mondiale in Italia, e contestualmente le reazioni non hanno tardato ad arrivare: da Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e per i Giovani, che ha ribadito come la valorizzazione delle Azzurre debba essere “obiettivo comune”, agli Azzurri del sogno mondiale del 2006: “Una grande competizione come questa è per le persone che sognano, sia chi lo gioca che chi lo vive da casa. Bisogna poterlo ammirare, prendiamo questi cavolo di diritti!”, l’appello accorato di Marco Materazzi, assieme al capitano Fabio Cannavaro. ”Giocare un Mondiale è bellissimo, è il sogno di tutti quanti: ma anche guardarlo da casa per parenti, amici e tifosi. La Nazionale di calcio femminile merita sicuramente di andare in tv, queste ragazze ce la mettono tutta e noi vogliamo poterle seguire durante le gare”. Al coro di voci (giustamente, a dirla tutta) indignate, si unisce poi l’ex presidentessa della Roma e del Dipartimento Calcio Femminile della LND, Rosella Sensi, intervenuta così tramite i suoi canali social: “Quattro anni fa le ragazze Mondiali ci fecero emozionare, dando uno slancio decisivo alla promozione e alla diffusione del calcio femminile in Italia. Oscurare il Mondiale di Australia e Nuova Zelanda sarebbe un enorme passo indietro che vanificherebbe tutti gli sforzi quotidiani che si stanno facendo. Spero che si trovi in fretta una soluzione perché l’Italia femminile merita di avere la giusta copertura televisiva: un Mondiale è sempre un Mondiale, soprattutto con l’Italia in campo: mostrare le Azzurre è un diritto, ma soprattutto un dovere”.
Alla fine, comunque, “Habemus Mondiale femminile in tv”, come ha titolato Dagospia. “Mi piace pensare che questa sia la vittoria - purtroppo l’ultima - di Pier Francesco Forleo, il manager scomparso prematuramente il 9 giugno scorso, per anni alla guida della Direzione Diritti Sportivi della Rai”, il commento di Zazzaroni “È stato importante anche sapere che le Azzurre potranno mostrare al pubblico televisivo i caratteri della crescita del movimento attraverso la partecipazione al torneo più prestigioso; manifestazione che, tra l’altro, garantirà 11 milioni di dollari alla Federcalcio e premi per 152 milioni complessivi ai Paesi partecipanti. Quando tempo fa segnalammo la mancanza della copertura televisiva sottolineammo una volta di più l’enorme distanza che intercorre tra le parole e i fatti: demagogia e incoerenza. Se davvero si vuole aiutare il calcio femminile è necessario che i primi a farlo siano le istituzioni, Fifa e Uefa, alle quali manca una qualità fondamentale: la chiarezza”.
Il calendario Mondiale delle Azzurre
Le Azzurre esordiranno nella fase a gironi del percorso mondiale contro l’Argentina di José Carlos Borrello, all’Eden Park di Auckland, il 24 luglio (ore 7:00 italiane). Incroceranno poi il destino della Svezia – seconda nel ranking Fifa e due volte argento olimpico nel 2016 e nel 2020 – il 29 luglio (alle 8:30), al Wellington Regional Stadium della capitale neozelandese. L’ultimo step sarà il 2 agosto (alle 8:00), ancora a Wellington, contro la giovane formazione sudafricana, al secondo mondiale assoluto.
Un save the date ancor più di valore, alla luce della risoluzione che
– questa la speranza – potrà fungere ancora una volta da rilancio in termini di crescita per un movimento che, con tutti i mezzi a disposizione (e talvolta di più), scalpita per farsi sentire davvero, una volta per tutte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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