Termina a reti inviolate la sfida delle 15 fra Monza e Verona, valida per il 24° turno di Serie A. Primo tempo in cui i brianzoli vanno per due volte vicini al vantaggio, mentre gli scaligeri danno sempre l’impressione di poter essere pericolosi. Secondo tempo privo di emozioni, con i due portieri mai impegnati ma, soprattutto, in cui l’unica emozione arriva al 68’ quando il Var toglie, giustamente, un rigore ai padroni di casa. I padroni di casa non sfruttano l’occasione e non accorciano sulla zona europea, per gli scaligeri un punto che fa morale ma che non li toglie dalle acque pericolose della bassa classifica.
La partita
Raffaele Palladino cambia tanto rispetto al pareggio di Udine, facendo esordire Zerbin e preferendo Colombo all’ex di turno Djuric. Marco Baroni, invece, modifica solamente due pedine rispetto alla sconfitta contro il Napoli, con Magnani in difesa e Noslin al posto di Suslov.
Primo tempo
I primi quindici di gioco scappano via senza molte emozioni, con il Verona più voglioso rispetto al Monza, complici i risultati delle dirette concorrenti. Curioso il dato sui padroni di casa, che solo una volta in tutta la stagione hanno segnato nel primo quarto d’ora, un record negativo per i brianzoli. L’occasione più ghiotta della prima frazione arriva al 20’, con Birindelli che impatta benissimo di testa su un cioccolatino di Zerbin ma Montipò si oppone con un vero e proprio miracolo e sulla ribattuta Colpani spreca clamorosamente a porta vuota in girata. Più Monza che Verona in questa fase, con i padroni di casa che stanno cercando di imporre il loro credo calcistico, bene gli scaligeri in fase difensiva. Finale di primo tempo in crescendo per gli ospiti, con una doppia occasione da annotare che spiega come lo 0-0 non sia altro che frutto del caso: ambedue le squadre vogliono vincerla per motivazioni (e ambizioni) differenti. Primi 45’ di gioco di assoluto equilibrio: meglio gli ospiti in avvio e in chiusura, in mezzo tanto Monza che ha avuto una doppia clamorosa occasione per portarsi in vantaggio, prodigioso Montipò che ha salvato una conclusione a botta sicura.
Secondo tempo
Nel perenne regno dell’equilibrio che sta avvolgendo la gara, da segnalare un inizio molto timido da parte di ambedue le squadre: ritmi bassissimi e pochi spunti degni di nota. Tutti e due gli allenatori sono ricorsi alle panchine per cercare di portare a casa il bottino pieno. In un secondo tempo dove a vincere, al momento, è la paura di perderla, ci pensa l’arbitro Massa a riaccendere per qualche istante la gara quando al 68’ assegna un calcio di rigore ai padroni di casa per un presunto fallo di Duda su Zerbin, pochi istanti dopo il direttore di gara è costretto a cambiare la decisione dopo essere stato richiamato per una on-field review e ad assegnare una punizione agli scaligeri per fallo in attacco. Finale di gara che altro non è che lo specchio di tutta la seconda frazione, ossia completamente l’opposto rispetto alla prima: nessun tiro nello specchio e possesso palla sterile. La stanchezza sta influendo particolarmente anche sulla lucidità dei giocatori che non riescono a completare neppure i più semplici passaggi. Neppure il recupero regala un brivido agli spettatori presenti, con il triplice fischio del direttore di gara cala il sipario su un secondo tempo anonimo.
Il tabellino
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Marì, Carboni A.; Birindelli (74’ Pereira), Bondo (70’ Gagliardini), Pessina, Zerbin (70’ Kyriakopoulos); Colpani, Mota (63’ Carboni V.); Colombo (63’ Djuric). All.
VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua (57’ Centonze), Dawidowicz (79’ Coppola), Magnani, Cabal; Duda, Serdar; Noslin (46’ Vinagre), Folorunsho, Lazovic (72’ Silva); Swiderski (57’ Bonazzoli). All.: Marco Baroni
Ammoniti: Centonze (V), Bondo (M), Folorunsho (V)
Arbitro: Davide Massa (Imperia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.