Offese l'arbitro Chiffi, Mourinho deferito

L'allenatore della Roma è stato deferito dalla procura federale della Figc per le sue parole offensive nei confronti dell'arbitro Chiffi, definito dal portoghese il peggior fischietto mai incontrato in carriera

Offese l'arbitro Chiffi, Mourinho deferito
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"Chiffi è l'arbitro più scarso mai incontrato nella mia carriera", queste le parole di José Mourinho nei confronti del fischietto padovano che ha diretto il match tra la Roma di José Mourinho e il Monza di Raffaele Palladino. La procura della Figc, per queste dure parole, ha deferito l'allenatore dei giallorossi dopo l'inchiesta aperta in seguito a quanto accaduto al termine di quella partita infuocata. La notifica di avviso di chiusura indagine era arrivata il giorno dopo la gara con il Monza con l'accusa di "giudizi lesivi dell'arbitro Chiffi e del movimento arbitrale" con la violazione degli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva.

Questo il comunicato ufficiale in merito al deferimento dello Special One: "In relazione alle dichiarazioni rese dal tecnico della Roma, Josè Mourinho, nel post partita di Monza-Roma del 03/05/2023”, il tecnico è stato deferito “per la presunta violazione degli artt. 4, comma 1, e 23, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, e il club di appartenenza a titolo di responsabilità oggettiva ex artt. 6, comma 2, e 23, comma 5” del codice di Giustizia Sportiva".

L'ex tecnico dell'Inter sarà ora giudicato dal Tribunale federale nazionale e in quanto già recidivo potrebbe cavarsela, patteggiando, con una semplice ammenda. Mourinho, sempre parlando di Chiffi, aveva poi aggiunto: "È dura giocare con lui. Tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco, non ha la forza di dire che quest'arbitro non lo vogliamo. Sono uscito prima dal campo perché non volevo il cartellino rosso", le sue parole ai microfoni di Dazn.

L'allenatore della Roma aveva anche detto di aver registrato i colloqui con gli ufficiali di gara per tutelarsi durante il match provocando la reazione di Renzo Ulivieri che non le aveva mandate di certo a dire all'uomo di Setubal. Le parole del presidente dell'Assoallenatori, però, avevano poi provocato l'ulteriore risposta da parte di Mourinho che l'aveva anche punto sull'orgolio personale tirando fuori una storia vecchia di 35 anni: "Non devo essere io a parlarne perché sono stato già distrutto a livello di etica ed educazione personale da una persona squalificata per tre anni per il calcioscommesse. E di questo sono contento".

Ulivieri chiuse poi la polemica con un ulteriore stoccata nei confronti del tecnico della Roma: che ha voluto ferire l'82enne toscano per un episodio avvenuto 35 anni fa: "Concordo pienamente con le conclusioni di Mourinho:

siamo fatti di pasta diversa. Però io non me ne rallegro. La Caf riconobbe nel 1988 che l'illecito era stato commesso a mia insaputa. Evitai di chiedere la grazia che sarebbe arrivata per tutelare la mia dignità".

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