"Omosessualità danno psichico". L'intervista choc dell'ambasciatore di Qatar 2022

Khalid Salman, uno degli ambasciatori dei Mondiali in Qatar, ha rilasciato un'intervista all'emittente tedesca Zdf: "Tutti accetteranno che vengano nel nostro paese, ma loro dovranno accettare le nostre regole"

"Omosessualità danno psichico". L'intervista choc dell'ambasciatore di Qatar 2022

Mancano 11 giorni ai Mondiali in Qatar e già divampano le polemiche. Un mese fa aveva fatto discutere il volantino di "benvenuto" riservato ai tifosi con diversi divieti tra cui quello di bere alcool, vestirsi con un abbigliamento indecente, essere volgari, comportarsi in maniera non rispettosa nei luoghi di culto, ascoltare la musica e parlare a voce alta, incontrarsi (inteso come avere effusioni in pubblico), fare foto senza aver il permesso. Ora si apprende che nel mirino c'è anche "l'omosessualità".

Le dure parole di Salman

A destare un certo scalpore è l'intervista dell'ex calciatore Khalid Salman, oggi uno degli ambasciatori dei Mondiali, sul tema dell'omosessualità: "È un danno psichico". Nel corso dell'intervista rilasciata all'emittente tedesca Zdf, Salman ha spiazzato tutti con alcune dichiarazioni pesanti. Il colloquio, anticipato da alcuni media e dalla stessa tv, andrà in onda nell'ambito di un documentario sul "Qatar segreto".

Salman è stato abbastanza netto in merito al tema legato all'omosessutalità: "Durante i Mondiali di calcio arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay. La cosa più importante è la seguente: tutti accetteranno che vengano nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole". Khalid Salman ha anche affermato come essere gay sia "haram", ovvero proibito e che lui stesso ha un problema con i bambini che vedono persone omosessuali.

L'intervista in questione è stata subito interrotta dal portavoce del comitato organizzativo dei Mondiali. Le dichiarazioni dell'ambasciatore per Qatar 2022 sono state commentate dalla ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser che, rispondendo a Berlino a una domanda sulle parole di Khalid Salman le ha definite "orribili".

Il 19 novembre è ormai alle porte, ma questi Mondiali in Qatar sono stati visti fin dall'inizio con un certo scettiscimo e diversi episodi incresciosi, come questo, non fanno che confermare che i dubbi fossero fondati. All'evento sono previsti circa 1,2 milioni di visitatori internazionali e c'è dunque fermento e occhi ben aperti su quanto avverrà sugli spalti, ma anche all'esterno degli stadi.

Inoltre c'è forte preoccupazione anche per il trattamento che potrebbe essere riservato agli omosessuali che vivono nel paese e dai turisti LGBTQ che parteciperanno ai Mondiali in Qatar.

La speranza è che nelle prossime settimane si parli soli di calcio giocato, di spettacolo, di gol meravigliosi realizzati o clamorosamente sbagliati e non di cose che con lo sport non hanno niente a che fare e che rischiano di avvelenare un Mondiale che non è ancora iniziato ma che, purtroppo, è già partito con il piede storto.

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