La pepita d'oro di Francesco Camarda

Francesco Camarda è sicuramente un talento da seguire con interesse, ma farlo già giocare in serie A sarebbe un errore

La pepita d'oro di Francesco Camarda
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Hanno accolto il suo ingresso nel finale della sfida Champions con il Brugge come se si trattasse del ritorno di Marco Van Basten in attività. Un boato di San Siro per lui. Lo hanno accompagnato gli sguardi teneri di mamma, papà e fidanzata in tribuna. Poi quella “chicca” di Theo con girata di testa sotto la traversa. E a quel punto lo stadio, freddino all’inizio, è diventato una bolgia. Lui si è tolto la maglia (errore), i suoi sodali lo hanno issato sulle spalle prima che la doccia fredda del var spegnesse l’incendio.

Francesco Camarda, al debutto europeo a meno di 17 anni, è una pepita d’oro da seguire con grande interesse ma senza accelerare nè lo sviluppo fisico e nemmeno la crescita tecnica. Quando gioca con Milan Futuro in serie C spesso paga dazio dal punto di vista fisico e della malizia (traduzione: mestiere).

Sarebbe un tragico errore immaginare che sia già pronto per il palcoscenico della serie A come, erroneamente, ha dichiarato il presidente Gravina. Lasciatelo sbagliare, lasciatelo divertire, lasciatelo libero da aspettative eccessive. E forse il Milan e i suoi tifosi si ritroveranno un piccolo gioiello di centravanti.

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