Bluesquare, giorno e notte in via Tortona

Un nuovo locale multiforme ha aperto dove c’era The Botanical Club e ospita una “locanda” contemporanea aperta dalla mattina a tarda notte con una proposta culinaria vegetariana e vegana (ma presto arriverà anche il pesce) di chiara ispirazione orientale. E poi colazioni, aperitivi e after dinner, con performance musicali ogni venerdì e sabato

Bluesquare, giorno e notte in via Tortona
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Si chiama Bluesquare ed è una nuova apertura in un luogo non banale di Milano, quella via Tortona (è al numero 33) che è un distretto di design e arte e attira un pubblico giovane e creativo. Che potrebbe farsi incuriosire da questo locale multiforme che ha occupato gli spazi di quello che era stato The Botanical Club”. Una sorta di locanda contemporanea che lavora da metà mattinata alla notte, cambiando pubblico, atmosfera e proposta secondo i diversi momenti della giornata

La proposta gastronomica serale, quella che io ho provato, si ispira chiaramente ad Armonico, il fine-delivery di sushi a cinque stelle di Isola, e del celebre Blu Beach di Porto Rotondo, dalla cui esperienza arrivano i fondatori di Bluesquare. La carta è divisa in due sezioni, entrambe ispirate a una cucina vegetariana e vegana con tocchi asiatici ma che pretende di essere apprezzata anche dagli onnivori (e infatti la scelta veg non è gridata, anche perché presto sarà inserito, “con juìcio” del pesce nel sushi). La prima è quella più spiccatamente orientale. Io ho provato due tipi di uramaki (il Lorenzo con crema di ceci, spinacio, salsa al sesamo piccante; e il Fritzucca con zucca in tempura, crema di carote, zenzero e semi di zucca) e il bao Trippa (con pulled mushroom, cetrioli in agro, anacardi tostati, salsa hoisin, senape e coriandolo), ma ci sono anche dei gunkan e dei tacos. Il meglio però viene con la parte destra del menu, curata dallo chef Fabrizio Melchiorre e dalla quale ho attinto due piattini davvero notevoli: delle Crocchette di kimtchi, yuzu maio che ricordano per la forma e la consistenza estremamente morbida e pastosa nell’interno ben impanato le “croquetas de jamòn” spagnole.

Notevole anche l’Avocado grigliato con salsa miso e togarashi. Tre i piatti prinipali ho assaggiato una Rapakatsu, una cotoletta giapponese di sedano rapa, cavolo con wafu dressing, salsa tonkatsu veg e sesamo, in cui vince soprattutto la consistenza del sedano rapa (il sapore è quello che è ma è ben supportato dal resto). E una Nasu Dengaku, una melanzana grigliata alla giapponese glassata con una salsa dolce al miso. Non ho provato, ma mi attiravano molto, gli Spiedini di melanzana glassati al balsamico e soia, , i Lomien, una pasta tirata a mano con pesto hot coreano, e il KFB (Kentucky Fried Broccoli). Contrariamente a quanto mi accade solitamente mi hanno colpito molto i dolci. Ne ho assaggiati due in versione mini, entrambi vegani e gluten free: notevole soprattutto il Latte&Biscotti.

Nel resto della giornata si può fare una buona tarda colazione (il locale apre alle 10), una pausa pranzo con un menu dedicato (il business lunch costa da 12 a 18 euro acqua e coperti inclusi e include wrap, burger, chirashi e noodles con pesto alla coreana o cacio e pepe), un happy hour in cui è possibile avere alcune versioni ridotte dei piatti del menu in accompagnamento ai buoni cocktail do Silvia Gazocchi (ho provato l’affumicato Acapulco Smash e il Tortona District, entrambi molto equilibrati) fino all’after dinner. C’è anche una carta di sake e di vini con bianchi, rossi, rosati e bollicine italiani, francesi e spagnoli.

Il locale è grande ed elegante, vagamente industriale ed estremamente luminoso di giorno, grazie alle gigantesche vetrate. Gli arredi sono firmati Andreu World, un’azienda di design spagnola selezionata dai due soci Gian Marco Virgini e Teo Re Fraschini (supportati da Lorenzo Invernizzi e Alejandro Munoz) e
da poco entrata nel mercato italiano, che si contraddistingue per l’utilizzo di materiali riciclati e plastiche biodegradabili. Di impatti anche l’immagine grafica del locale, che si apprezza anche nei poster che elencano gli appuntamenti musicali. Già, perché al Bluesquare ci sono due serate musicali a settimana (solitamente il venerdì e il sabato), grazie alla consolle dj completa di giradischi, posizionata dietro il bancone del bar, e a un palco per esibizioni dal vivo di generi differenti. La proposta artistica è curata da Tommaso Garofalo, figura nota e innovatrice nella scena musicale milanese.
Presto saranno inseriti di nuovi appuntamenti, come un brunch musicale nel week-end.

Bluesquare è una location poliedrica, ideale per eventi, camaleontica a seconda delle situazioni e delle ore del giorno.

Bluequare, a Contemporary Inn, via Tortona 33, Milano. Aperto dalle 10 a mezzanotte dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 2 il venerdì, dalle 17 alle 2 il sabato. Chiuso la domenica. Sito web bluesquaremilano.com

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