Il re del poker online, il figlio di un minatore, i big data: così è rinata l'Union Saint Gilloise

La rinascita dell'Union Saint-Gilloise, da nobile decaduta al rilancio dopo l'acquisto da parte di un magnate del poker online.

Il re del poker online, il figlio di un minatore, i big data: così è rinata l'Union Saint Gilloise

L'Union Saint Gilloise è una delle squadre di più antico lignaggio tra quelle che affronteranno gli ottavi di Europa League. Affronterà un'altra Union, quella di Berlino, squadra dell'Est della capitale tedesca al suo massimo risultato in termini di partecipazioni a competizioni Uefa. Per la squadra di Saint-Gilles, città nella periferia di Bruxelles, si tratta di un risultato a sua volta senza precedenti, anche se nell'antenata della vecchia Coppa Uefa, la Coppa delle Fiere, nel 1960 la squadra raggiunse le semifinali dopo aver eliminato la Roma.

Ma l'Union Saint Gilloise è una squadra nobile, fondata nel 1897 e risultata tra le più importanti formazioni del calcio belga prima della seconda guerra mondiale. Vanta ben undici campionati vinti tra il 1904 e il 1935, ha aggiunto al palmares due coppe e ha dominato più volte alcune competizioni dimostrative internazionali ai primi del XX secolo, prima di iniziare un lento declino nella seconda metà del Novecento.

La squadra si è riaffacciata al panorama calcistico di punta del Belgio solo nel 2021, quando ha riconquistato la massima categoria dopo ben quarantotto anni passati scendendo fino alla quarta divisione. Dietro il successo della squadra, che lo scorso anno ha poi conquistato il secondo posto nel campionato nazionale, il combinato disposto tra gli investimenti di un re del poker online, le imprese sportive di un figlio di minatori e l'uso sapiente dei big data. Il tutto in un contesto totalmente mutato nel quadro della città di Saint-Gilles: storicamente squadra dei lavoratori colletti blu, operai e minatori, abitanti le periferie di Bruxelles oggi la formazione è esponente di una città-satellite di Bruxelles in cui abitano studenti universitari e funzionari della Commissione Ue, oggi primi sostenitori del club.

Il "re" del poker online è Tony Bloom, giocatore inglese vincitore di oltre 3,8 milioni di dollari in tornei professionistici e dal 2009 alla guida della squadra inglese del Brighton, tornato in Premier League nel 2017 dopo trentaquattro anni di assenza e oggi guidato dall'italiano Roberto De Zerbi. Nel 2018 Bloom ha comprato la squadra belga e l'ha affidata al suo socio Alex Muzio, presidente e Ceo del club, intuendo le prospettive di crescita di una squadra appartenente a un centro di peso dell'area belga.

Il figlio dei minatori è Felice Mazzù, oggi allenatore del Charleroi ma artefice della scalata dei gialloblu belgi fino ai massimi livelli del calcio nazionale. Mazzù alla guida del Saint Gilloise ha dominato la Proximus League e il 13 marzo 2021 il club di Bruxelles è stato nominato ufficialmente campione della seconda serie belga, dopo che Mazzù aveva capito come sfruttare al meglio Denis Undav, talentuosa punta tedesca che con 35 gol in due anni si è consacrata faro della squadra nel biennio 2020-2022. Multinazionale del calcio, l'Union schiera da allora a centrocampo un maltese, il capitano Teddy Teuma, e un malgascio, Loic Lapoussin. A guidare la maturazione di una squadra multietnica e dinamica il solido talento dalla panchina del tecnico italo-belga.

I big data sono quelli dei software di intelligenza artificiale e dei modelli predittivi utilizzati dalla squadra per scovare ovunque giovani talenti e prospetti utilizzando un metodo proprio dei videogiochi manageriali di calcio. Come ha ricordato la Gazzetta dello Sport, "i giocatori necessari per formare una rosa competitiva sono stati individuati attraverso una serie di indicatori, dagli Expected goals (la misura di quanti gol una squadra o un giocatore avrebbero potuto realizzare sulla base delle azioni create) alla percentuale di passaggi completati, dalla velocità e i chilometri percorsi alle zone di campo maggiormente occupate, tutti dati rielaborati da appositi software. Una metodologia già recentemente applicata da altri club calcistici, come i danesi del Midtjylland, e che si rifà alla filosofia di Moneyball, dal libro che raccontava le vicende, simili, della squadra di baseball di Oakland".

Con questa triade la squadra è rinata e quest'anno si trova ancora al secondo posto della Juplier League belga, dietro al Genk. Pronta a raggiungere livelli che non conosceva in modo continuativo da prima della seconda guerra mondiale. Allora il calcio belga era centrale nel sistema europeo, ora il campionato nazionale vive una fase di moderata ripartenza dopo anni di buio.

La seconda sfida con l'Union Berlino, dopo quella dei gruppi (vinti) di Europa League, può far sognare ancora i gialloblu della periferia di Bruxelles. Tornati nella moderntià del calcio europeo da attori desiderosi di essere protagonisti.

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