Nei 90 minuti e spiccioli dell’Olimpico si è visto davvero di tutto ma le due squadre escono dal campo con parecchi rimpianti. La mossa di Fonseca di lasciare in panchina sia Theo Hernandez che Rafael Leao sembra funzionare ed i rossoneri controllano la partita nel primo tempo, trovando il gol del vantaggio grazie al colpo di testa di Pavlovic. La Lazio soffre molto, beccandosi qualche fischio all’intervallo ma rientra in campo molto più propositiva.
Tavares ed Isaksen imperversano sulla difesa rossonera e bastano due ripartenze per ribaltare il risultato grazie alle reti fotocopia di Castellanos e Dia. Fonseca si gioca il tutto per tutto, inserendo i titolarissimi ma anche l’ex romanista Abraham ed è la mossa giusta: è proprio l’inglese a fornire l’assist che Leao converte nel gol del 2-2 pochi minuti dopo l’ingresso in campo. Un pareggio che serve poco ad entrambe ma che almeno dovrebbe risparmiare qualche polemica.
Le scelte dei tecnici
Per riprendersi dalla battuta d’arresto con l’Udinese, Baroni decide di cambiare diverse cose e di far debuttare due nuovi arrivi. Prima da titolare sia per Nuno Tavares che per Loum Tchaouna mentre Rovella si riprende un posto sulla mediana accanto al caposaldo Guendouzi. L’unico dubbio rimasto è quello sul terzo trequartista che avrà il compito di alimentare il Taty Castellanos: nonostante Isaksen abbia fatto discretamente, la spunta Dia.
La prova disastrosa dei rossoneri al Tardini ha fatto scattare ogni tipo di segnale d’allarme a Milanello e Fonseca sembra deciso a dare un segnale netto al gruppo. Fuori i tifolarissimi Theo Hernandez e Rafael Leao, in netto deficit di forma: al loro posto partiranno Terracciano e Chukwueze. Nonostante un impatto a Parma da dimenticare, Emerson Royal la spunta su Calabria mentre sulla mediana debutta Fofana accanto a Reijnders. Grossi scossoni anche in panchina: non convocati né Jovic né Bennacer, prima panchina per l’ex romanista Tammy Abraham, accanto al giovanissimo Camarda.
Il Milan passa con Pavlovic poi controlla
Dopo il commovente omaggio dell’Olimpico al tecnico della Lazio dello scudetto Sven-Goran Eriksson, l’inizio dell’undici di Baroni non è niente male. Dia si fa avanti approfittando di un’indecisione tra Pavlovic e Tomori per presentarsi a tu per tu con Maignan: la palla rotola verso la porta ma l’intervento disperato del serbo evita l’1-0 dei capitolini. Il Milan, però, è letale da calcio piazzato e passa dopo otto minuti: calcio d’angolo spiovente di Pulisic in area piccola, Pavlovic è perfetto nello stacco e batte Provedel. Grande soddisfazione per il serbo, tra i pochi a salvarsi nella disfatta del Tardini.
La Lazio è sotto choc e non riesce mai ad essere pericolosa, come al 10’, quando Tchaouna spreca malamente da buona posizione, con un colpo di testa facile preda di Maignan. Il Milan è particolarmente pericoloso in contropiede ed è sfortunato al 17’ quando Chukwueze non riesce a trovare la porta su un gran cross di Pulisic. La Lazio è meno efficace di quanto visto nei primi minuti e basta un Milan ordinato e quadrato per evitare che i padroni di casa impensieriscano un Maignan quasi inoperoso.
Ritmi bassi che vanno benissimo al Milan, che controlla con uno stanco giro palla, provando a colpire con qualche accelerazione. Niente male il movimento di Okafor sulla sinistra, prosegue Pulisic che mette un cross perfetto sul palo lontano: Loftus-Cheek si lancia ma arriva con un attimo di ritardo. Finale di tempo con una piccola polemica dopo un contatto in area tra Pavlovic e Castellanos: l’argentino fa segno di aver ricevuto una gomitata ma Massa non va oltre ad un rimprovero vocale. Si va negli spogliatoi sull’1-0 per i rossoneri ed una Lazio che esce dal campo subissata di fischi.
Ribaltone Lazio, poi ci pensa Leao
Visto il primo tempo dimenticabilissimo, Baroni richiama in panchina Lazzari e Tchaouna, dando spazio ad Isaksen e Marusic. Non ci vuole molto per capire che si è trattato della mossa giusta: il Milan è lontano parente di quello visto nei primi 45 minuti e soffre maledettamente le progressioni dei laterali dei capitolini. La retroguardia rossonera regge per quasi un quarto d’ora ma è costretta ad alzare bandiera bianca quando Tavares semina il panico sulla fascia, fornendo un assist al bacio per Castellanos. L’avanti argentino si è guadagnato un metro su Tomori e Pavlovic e non ha problemi a mettere la sfera dietro ad un incolpevole Maignan.
I rossoneri non riescono a scuotersi, lasciando l’iniziativa ai padroni di casa, che non hanno problemi ad approfittarne al meglio: due minuti dopo è ancora l’imprendibile Tavares a fare il bello e il cattivo tempo, fornendo un cross perfetto all’accorrente Dia, che la schianta ancora dietro a Maignan. Momento davvero nerissimo per gli ospiti, cosa che costringe Fonseca ad un cambio quadruplo: fuori Okafor, Chukwueze, Emerson Royal e Reijnders, spazio a Theo Hernandez, Tammy Abraham, Leao e Musah. Il tecnico lusitano in questa occasione è fortunato, visto che sono proprio i nuovi entrati ad essere i protagonisti dell’azione del pareggio: ripartenza micidiale con Theo Hernandez che alimenta la corsa di Tammy Abraham che, invece di cercare la porta, fornisce un assist al bacio a Leao. Il portoghese mette un rasoterra ad incrociare che batte Provedel e consegna ai rossoneri un insperato pareggio.
Invece di approfittare dell’inerzia, il Milan finisce più o meno qui, riconsegnando l’iniziativa ad una Lazio che si ricompone e torna ad affollare l’area rossonera. Qualche polemica per un fallo di mano di Terracciano sul cross di Tavares ma Massa è da quelle parti e lascia correre. Al 79’ ci vuole un miracolo di Maignan per evitare che Isaksen converta un cross di Castellanos nel gol del 3-2 ma da qui in avanti c’è tanta stanchezza e paura in campo. Il Milan sfiora il gol della beffa al 94’, quando Tammy Abraham parte sul filo del fuorigioco e riesce a tirare verso la porta, trovando i guantoni di Provedel. Non c’è tempo per altro: all’Olimpico finisce 2-2, con un pareggio che serve poco e lascia spazio a tanti rimpianti su entrambe le sponde.
Il tabellino
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari (46’ Marusic), Patric, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Tchaouna (46’ Isaksen), Dia (80’ Dele-Bashiru), Zaccagni; Castellanos (86’ Noslin). Allenatore: Marco Baroni
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal (70’ Theo Hernandez), Tomori, Pavlovic, Terracciano; Reijnders (70’ Musah), Fofana; Chukwueze (70’ Leao), Loftus-Cheek, Pulisic; Okafor (70’ Abraham). Allenatore: Paulo Fonseca
Marcatori: 7' Pavlovic (M), 62' Castellanos (L), 65' Dia (L), 71' Leao (M)
Ammoniti: 20' Fofana (M), 38' Rovella (L), 63' Zaccagni (L), 84’ Patric (L), 90+1' Terracciano (M). 90+3’ Guendouzi (L)
Espulsi: -
Arbitro: Davide Massa (Imperia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.