Roma, attenta a questo Siviglia: i punti di forza degli spagnoli

Poco possesso palla, gioco verticale e tanti cross. Gli andalusi non sono la tipica squadra spagnola. Ecco quali sono i punti di forza e le debolezze della squadra di Mendilibar

Roma, attenta a questo Siviglia: i punti di forza degli spagnoli
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L'attesa spasmodica per Siviglia-Roma sta per terminare. I giallorossi guidati da Josè Mourinho affrontano la squadra andalusa, che ha eliminato la Juventus in semifinale, dopo una equilibratissima semifinale terminata ai supplementari.

Quattro titoli di Europa League e altri due della vecchia Uefa raccontano l’abitudine alle finali del Siviglia, ma per conquistare la settima a Budapest gli andalusi dovranno superare un osso duro come Mourinho. Non sarà per niente facile per gli spagnoli, lo Special One riesce come nessuno ad esaltarsi nelle notti di coppa. Proviamo a scoprire di più sul Siviglia.

La svolta di Mendilibar

Un'annata molto difficile nella Liga, quella degli andalusi con ben tre cambi di allenatori. La squadra ha vissuto una lunga crisi sia sotto la gestione Lopetegui sia con il ritorno di Sampaoli, stazionando nelle parti basse delle classifica. L'ultimo avvicindamento di marzo con l'approdo in panchina del nuovo tecnico Josè Luis Mendilibar, ha migliorato i risultati, con il raggiungimento di un tranquillo centro classifica. Ma soprattutto eliminando Manchester United e Juventus ha condotto il club andaluso per l'ennesima volta in finale di Europa League. Il tecnico basco, alla prima esperienza in una squadra di prima fascia, ha riportato equilibrio, saggezza, puntando tutto sul (4-2-3-1) e sfruttando l’ampia gamma di soluzioni di cui dispone sulle fasce.

Di sicuro non è la classica squadra spagnola da possesso palla, con Mendilibar le percentuali scendono sotto il 50%. Gioca un calcio molto più diretto, niente costruzione dal basso col portiere, sempre palla punga per la punta Youssef En-Nesyri. Tra le caratteristiche principali degli andalusi anche i tantissimi cross visto che nessuno ne fa più di loro in Europa. Non solo: il Siviglia di Mendilibar è tra le squadre più fallose d’Europa: con 111 cartellini gialli in stagione, proprio perché quando perde il pallone tende a disunirsi e a perdere equilibrio, e a subire le ripartenze avversarie.

Punti di forza (e qualche difetto)

Gli spagnoli difendono alti ma concedendo lo spazio per ripartire. Badé e Gudelj non sono due fulmini di guerra. Senza la protezione dei terzini, la linea a quattro si allarga e tante volte è salvata dai prodigi di Bounou, eroico portiere del Marocco.

Gli strappi di Abraham possono creare danni enormi alla difesa andalusa. Non sono invulnerabili nel gioco aereo. Insomma ci sono le possibilità di sfruttare un episodio, l'arte di Mourinho. Jesus Navas, capitano di 37 anni, scende poco. La squalifica di Acuna è un indiscutibile vantaggio per la Roma. Largentino è abituato a spingere, creando una catena pericolosissima a sinistra con Bryan Gil, il talento rientrato dal Tottenham. Lo sostituirà Telles, brasiliano ex Manchester United e Inter: curriculum di livello, ma in fase calante.

La coppia mediana, a dispetto dell’età (35 anni a testa), resta di categoria superiore: Ivan Rakitic sa ancora dipengere calcio, Fernando è il classico equilibratore con fisicità spiccata e palleggio. La corsa di Bove e la fisicità di Cristante dovrebbero essere buoni antidoti. L'ampiezza è uno dei punti di forza del Siviglia. Sanno attaccare la difesa a tre, la spostano con frequenti cambi di gioco e le saltano addosso. Lucas Ocampos taglia spesso per vie centrali e si aggiunge a En-Nesyri, formidabile di testa, su cui servirà il miglior Smalling in marcatura.

L’argentino punta l’uomo, ma è anche pericoloso di testa e nell’attacco al secondo palo. Erik Lamela, nel raddoppio alla Juve, lo ha imitato. Suso è l’altro cambio utilizzato da Mendilibar per stravolgere le partite.

Oliver Torres è il trequartista invisibile, pedina chiave dell’ingranaggio: si sposta e si muove, creando la superiorità nella zona della palla. Spegnere l’uomo di collegamento con Rakitic e Fernando significherebbe troncare il gioco del Siviglia. Mourinho sa come si fa, ne siamo sicuri.

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