La Roma impatta 2-2 contro la Salernitana: ora la Champions è lontana quattro punti

In concomitanza con la sentenza della Juve, i giallorossi pareggiano contro una coriacea Salernitana e non rispondono a Milan, Lazio e Atalanta. Gli uomini di Mourinho provano a ribaltarla prima con i cambi e poi nel finale dopo aver inseguito ma non ci riescono

Ansa
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Finisce 2-2 all'"Olimpico". Roma costretta ad inseguire per due volte. Apre Candreva, ad inizio ripresa la pareggia El Shaarawy ma poco dopo Dia porta avanti nuovamente gli ospiti. Nel finale segna Matic il definitivo 2-2 e Cristante spreca la palla del possibile 3-2.

Le chiavi della partita
Roma che viene dal pareggio per 0-0 contro il Bayer Leverkusen di giovedì nella semifinale di ritorno di Europa League, risultato che vale la finale ai capitolini. In campionato, invece, nessuna vittoria nelle ultime cinque. Solo tre i punti racimolati, grazie ai pareggi con Monza e Milan – entrambi per 1-1 – e Bologna (0-0), due invece le sconfitte, quelle con Atalanta e Inter. José Mourinho che complici i tanti indisponibili ha scelte obbligate soprattutto in difesa. In porta torna Rui Patricio nonostante la buona prestazione di Svilar a Bologna, terzetto difensivo diretto da Smalling con Bove e Ibanez ai suoi lati. El Shaarawy – complice il doppio forfait di Spinazzola e Celik – e Zalewski sulle fasce, con Tahirovic e Camara al centro. Solbakken e Wijnaldum trequartisti alle spalle dell’unica punta Belotti. Giallorossi obbligati a vincere per rispondere a Lazio, Milan e Atalanta e accorciare sull’Inter in attesa della Juventus.

Salernitana che è matematicamente salva alla luce della sconfitta del Verona a Bergamo contro l’Atalanta sabato e visto il pareggio fra Lecce e Spezia di ieri. Tre vittorie, otto pareggi e solo due sconfitte in tredici partite – dall’arrivo di Paulo Sousa –, con 18 gol realizzati e 14 subiti. Nell’ultimo turno 1-0 casalingo contro l’Atalanta grazie al gol in pieno recupero di Candreva. Modulo speculare a quello dei padroni di casa per i granata, con Ochoa in porta; torna Gyomber al centro della difesa con Daniliuc e Pirola ai suoi lati; centrocampo a quattro con la coppia Kastanos-Bradaric sugli esterni e con Bohinen e Lassana Coulibaly in mezzo. Torna Candreva titolare a fare compagnia a Dia dietro al solo Piatek, che ha vinto il ballottaggio con Botheim.

All’andata – era la prima di campionato – finì 1-0 per la Roma grazie al gol di Cristante. Sette precedenti fino ad ora: sei vittorie dei capitolini, una degli ospiti e nessun pareggio.

Primo tempo

Al 12’ passa la Salernitana con Candreva dopo un inizio bloccato. Azione e finalizzazione meravigliosa: lancio delizioso di Coulibaly dalla linea di metà campo a scavalcare centrocampo e difesa, taglio di Candreva con un tempo di inserimento perfetto, tocco sotto e scavetto di prima che supera un incolpevole Rui Patricio. Candreva tenuto in gioco da El Shaarawy che non sale insieme al resto della linea difensiva.

Ancora granata al 17’ con Kastanos che ci prova da notevole distanza, attento Rui Patricio in presa bassa. Dopo un inizio di partita in cui è stata la Roma a tentare di creare di più senza essere effettivamente pericolosa, la Salernitana è prima riuscita a passare in vantaggio alla prima occasione utile per poi costruire un tema tattico di attesa con ripartenza, sfruttando la velocità di Boulaye Dia o la fisicità – per le sponde – di Krzysztof Piatek.

Prima occasione vera per la Roma al 32’. Azione insistita di Bove che serve El Shaarawy che di prima gira verso la porta cercando di cogliere in controtempo Ochoa: ci riesce ma la palla finisce fuori dallo specchio della porta. Intanto Mourinho in panchina manda a scaldare alcuni titolari, non contento dello spettacolo offerto dai suoi in questa prima mezz’ora di gioco.

Come il sinistro di Bohinen si alza al 35’, anche il destro di Zalewski in azione solitaria si alza troppo e finisce sopra la traversa. Fase del match molto bloccata, dove le due squadre appaiono lunghe e prediligono le conclusioni da fuori rispetto ai lanci lunghi che hanno caratterizzato la prima parte di gara.

La pareggiano i padroni di casa con Ibanez al 46’ ma la rete viene annullata dal VAR. Calcio d’angolo battuto da El Shaarawy, colpo di testa di Ibanez che finisce addosso a Belotti, la palla resta lì e il difensore di prima la ribatte in rete. Il VAR Banti e l’AVAR Guida richiamano l’arbitro Colombo all’on field review perché il colpo di testa di Ibanez finisce sul braccio di Belotti che la “aggiusta” seppur involontariamente favorendo la conclusione del brasiliano. Si riparte da un calcio di punizione in favore degli ospiti con recupero che inevitabilmente si allunga.

Si chiude la prima frazione dopo sette di recupero, vista la lunga interruzione sul gol annullato. La Roma non chiudeva un primo tempo senza tiri nello specchio della porta dal 29 gennaio, quando perse 2-1 al “Maradona” contro il Napoli. Salernitana pulita, ben messa in campo e capace di contenere l’aggressività dei capitolini. Prima del fischio del direttore di gara da segnalare le proteste dei padroni di casa per un possibile tocco di mano da parte di Pirola in area su una conclusione di Solbakken, l’arbitro lascia correre così come il VAR.

Roma-Salernitana
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Secondo tempo

La seconda frazione ricomincia con tre cambi in casa giallorossa: entrano Pellegrini, Llorente e Matic, escono Solbakken, Ibanez e Tahirovic.

Ed è subito gol pareggio per i giallorossi con El Shaarawy. Punizione di Pellegrini dai venticinque metri ben calciata, si distende Ochoa che devia, sulla ribattuta arriva El Shaarawy che di prima la mette sull’altro angolo opposto in scivolata. Partenza aggressiva dei padroni di casa che la riequilibrano subito grazie ai cambi e adesso hanno a disposizione un tempo intero per ribaltarla definitivamente.

Torna avanti la Salernitana con Dia al 54’. Candreva cerca Piatek alle spalle di Smalling, controllo e palla in mezzo deviata dal difensore inglese che finisce a Dia che di tacco – seppur in maniera rocambolesca – supera Rui Patricio. Granata che reagiscono ai primi dieci minuti ottimi della Roma e tornano avanti. Giallorossi nuovamente costretti ad inseguire.

Arrivati alla metà del secondo tempo – ora di gioco ampiamente superata – la Roma ha subito il contraccolpo psicologico della rete dell’attaccante senegalese. Ospiti che giocano di rimessa e in ripartenza, mentre i padroni di casa appaiono nuovamente confusionari e senza idee. Mourinho decide di aumentare il peso offensivo con l’ingresso di Abraham che rileva Wijnaldum. Da segnalare al 67’ il mancato tocco di Belotti su un bel pallone a mezza altezza di Pellegrini.

Quando mancano dieci minuti al triplice fischio, la trama di gioco è ben definita: Roma che attacca e spinge, complice anche l’ingresso di Cristante che regala maggiori geometrie e smistamento di palloni, sia in orizzontale che in verticale; Salernitana ben chiusa dietro e pronta a ripartire come chiesto anche da Paulo Sousa che attraverso i cambi effettuati ha fatto capire di non avere alcuna intenzione di utilizzare uno stile conservativo.

Squillo Roma all’82’. El Shaarawy riceve, controlla e spennella dolcemente in mezzo, torsione di Abraham che gira verso la porta ma debolmente, sicuro Ochoa nella presa. Giallorossi che non hanno più tempo da perdere e devono capitalizzare ogni occasione che capita in area avversaria.

All’83’ la Roma la pareggia con Matic. Angolo battuto da Pellegrini verso Cristante che la spizza, deviazione della difesa granata, batti e ribatti con pallone che finisce al centrocampista serbo che di prima scaraventa un destro rasoterra violentissimo sul quale Ochoa non può nulla. Pareggio meritato dei padroni di casa che adesso hanno sette minuti più recupero per il ribaltone.

Cristante al 91' si divora il gol del sorpasso. Bove traccia, l’italiano riceve e serve Abraham che dolcemente la alza servendo nuovamente il compagno che la impatta di testa ma troppo debolmente e la accomoda nelle braccia di Ochoa. Roma che la vuole vincere anche in virtù del -10 alla Juve che ha suscitato anche il boato dell’“Olimpico”.

Rissa al 94’ vicino alle panchine. Dia riparte e Zalewski lo strattona e lo blocca, il senegalese reagisce e lo spinge a terra. L’arbitro Colombo ammonisce subito Dia ma i giocatori della Roma lo accerchiano, seguiti a ruota dalle due panchine in toto. Espulso anche Michelangelo Rampulla, preparatore dei portieri della panchina della Salernitana su suggerimento del quarto uomo.

Dopo otto di recupero totali con le interruzioni di cui vi abbiamo raccontato, arriva il triplice fischio del direttore di gara. La Roma lascia per strada due punti che possono diventare pesanti in questo finale di campionato, la Salernitana nonostante la salvezza raggiunta gioca una bellissima partita e conquista un punto meritato.

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Il tabellino

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Bove, Smalling, Ibanez (46’ Llorente); El Shaarawy, Camara (75’ Cristante), Tahirovic (46’ Matic), Zalewski; Wijnaldum (67’ Abraham), Solbakken (46’ Pellegrini); Belotti. Allenatore: José Mourinho

A disposizione: Svilar, Boer, Mancini, Volpato, Cherubini, Missori, Darboe

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Daniliuc, Gyomber (71’ Lovato), Pirola (78’ Troost-Ekong); Kastanos (59’ Mazzocchi), Coulibaly, Bohinen (71’ Vilhena), Bradaric; Candreva (78’ Botheim), Dia; Piatek. Allenatore: Paulo Sousa

A disposizione: Sepe, Fiorillo, Iervolino, Bronn, Nicolussi Caviglia, Sambia, Crnigoj, Maggiore, Bonazzoli

Marcatori: Candreva (S), El Shaarawy (R), Dia (S), Matic (R)

Ammoniti: Gyomber (S), Ochoa (S), Daniliuc (S), Zalewski (R), Dia (S)

Arbitro: Andrea Colombo di Como

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