Nonostante l’undici di Mourinho abbia fatto il suo dovere battendo la cenerentola Sheriff, i giallorossi dovranno accontentarsi del secondo posto nel girone G di Europa League. A condannare la Roma, l’ampia vittoria casalinga dello Slavia Praga, che ha travolto gli svizzeri del Servette. Dopo aver dominato il primo tempo, i capitolini si accontentano di contenere i volenterosi moldavi nella ripresa, cambiando parecchio nel finale. Segnale positivo i gol dei due avanti Lukaku e Belotti, oltre alle prove di Zalewski, davvero in forma e dei giovani della Primavera fatti entrare nel finale di partita.
Le scelte dei tecnici
Vista l’assenza di ben sei titolari, Mourinho è costretto a parecchie modifiche al suo solito 3-5-2. Cristante spostato in difesa come centrale, a fianco di Celik e Llorente, a centrocampo tornano dal primo minuto Aouar, Bove e Renato Sanches con Karsdorp a destra e Zalewski a sinistra. In attacco la coppia pesante Lukaku-Belotti. Pronti a subentrare a partita in corso il capitano Pellegrini, Paredes ed El Shaarawy, con diversi componenti dalla Primavera a fare numero.
Lo Sheriff Tiraspol, già fuori da tutte le competizioni, vede diverse modifiche all’undici previsto alla vigilia. Il tecnico ucraino Pilipchuk sceglie di schierare i suoi a specchio con Badolo e Artunduaga sulle fasce, Koval in porta, difesa a tre Apostolakis-Tovar-Garananga. Ancora più cambi in avanti, con l’insolita coppia Bekeli-Ankeye: Ricardinho viene quindi spostato a centrocampo, dove giocherà con Talal e Joao Paulo.
2-0 Roma, in gol Lukaku e Belotti
Non ci vuole molto per capire che, nonostante la buona volontà dei moldavi, in campo all’Olimpico ci sarà solo una squadra. Già dal primo minuto Karsdorp si avventa su un buon cross di Lukaku ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta col piattone. Lo Sheriff prova a rispondere con il possesso palla e si guadagna pure una punizione interessante con Ricardinho, ma a tenere in mano il pallino del gioco è fermamente l’undici capitolino. Al 5’ nuova incursione di Zalewski che mette un ottimo tiro-cross per Belotti: sfortunato l’ex avanti granata quando il rinvio di Koval gli finisce sul braccio. La Roma continua a spingere forte, alimentando entrambe le punte con regolarità: ci prova poi Celik con un rasoterra, murato dalla difesa ma il gol è chiaramente nell’aria. Alla fine, sull’ennesimo cross dalla sinistra di Zalewski, arriva il destro di Lukaku, che porta i padroni di casa in vantaggio.
L’undici ospite prova a scavalcare il centrocampo giallorosso con lanci lunghi per le punte ma senza molto successo. A gelare l’Olimpico arriva però la notizia del primo gol dello Slavia Praga, che condannerebbe la Roma al secondo posto. I giallorossi continuano a spingere, dando l’impressione di poter segnare ogni volta che spingono sull’acceleratore. Al 24’ arriva la notizia del raddoppio dello Slavia, che ha l’effetto di una doccia gelata sullo stadio: l’incursione di Joao Paulo sulla sinistra e la deviazione che per poco non beffa il portiere di coppa Svilar è un segnale per la difesa romanista, un attimo svagata. Il 3-0 dei boemi sembra chiudere i conti ma la Roma continua a spingere lo stesso, trovando il raddoppio pochi minuti dopo. Ottimo cross di Renato Sanches per Zalewski che prova un pallonetto: Koval ci arriva con le dita ma non può niente sul facile tap-in del Gallo Belotti.
A parte un paio di scontri che lasciano a terra prima Aouar, poi Zalewski, c’è spazio per la prima occasione per gli ospiti: su un grave errore di Renato Sanches, Ankeye si lancia verso Svilar ma il portiere romanista riesce comunque a chiudergli lo specchio. Il finale del primo tempo vede la Roma impegnata in un palleggio prolungato e lanci sistematici verso Zalewski, sicuramente il più efficace tra i centrocampisti. Se lo Sheriff continua a cercare Ankeye, la notizia del 4-0 dello Slavia sul Servette sgonfia ulteriormente l’Olimpico, dove solo la Curva Sud continua a sostenere a gran voce l’undici di Mourinho.
Roma sprecona, bene Pisilli
Viste le condizioni non ideali, Mourinho richiama in panchina Aouar, dando un tempo allo scalpitante El Shaarawy ma il canovaccio della partita non cambia, con i padroni di casa decisi ad onorare l’impegno fino alla fine. Lo Sheriff, da parte sua, prova ad approfittare delle poche occasioni concesse dalla difesa capitolina, rischiando però nei rovesciamenti di fronte. Visto che, a meno di improbabili miracoli, in palio non c’è più quasi niente, parecchio movimento nella panchina giallorossa, per il prevedibile turnover, così da risparmiare alcuni titolari in condizioni non ideali.
Visti i cambi imminenti, la Roma continua a provare ad incrementare il vantaggio, prima con un cross pericoloso di Zalewski, poi ancora con Lukaku che approfitta di un’incursione di Renato Sanches e sfiora la base del palo col destro. Si gioca ancora principalmente ad una sola porta, con El Shaarawy che prova qualche tiro dalla lunga distanza ma senza molta fortuna. Ritmo decisamente più blando, cosa che favorisce non poco la maggior tecnica dei giallorossi, in completo controllo. Poco spettacolo, a parte un sinistro sbilenco di Belotti, a caccia della doppietta personale, poi arrivano i primi cambi: fuori Llorente e Sanchez, spazio a Paredes e Pagano, con Bove che scala in difesa.
Con una linea a tre del tutto sperimentale, lo Sheriff prova ad approfittarne, aprendosi però alle ripartenze dei padroni di casa. Quando Ankeye riesce a superare Bove, arriva l’uscita di Svilar, che finora non ha sbagliato praticamente niente. Al 63’ la Roma avrebbe ancora la possibilità di trovare il 3-0: sponda di Belotti per Pagano ma il centrocampista tira debolmente. Visto che si tratta di poco più di un’amichevole, poca tensione in campo e molta agitazione sulle due panchine, visti i tanti impegni in arrivo prima della pausa invernale.
Poco dopo è El Shaarawy a provare dopo un uno-due con Lukaku ma il suo tiro viene ancora respinto dalla difesa. Visto che con il Bologna il belga sarà squalificato, Mourinho richiama Belotti per dare qualche minuto al promettente Niccolò Pisilli; lo Sheriff, invece, fa entrare Luvannor al posto di Ankeye. Partita che scivola stancamente verso il triplice fischio con ben poche emozioni in campo, anche per l’imprecisione degli avanti romanisti davanti alla porta di Koval. Negli ultimi minuti c’è spazio per qualche occasione come quella capitata sui piedi di Pisilli dopo una gran giocata di El Shaarawy ma la Roma sta sprecando davvero troppo. Nel finale spazio anche per il giovane Mannini, in campo al posto dell’ottimo Zalewski ma questa partita ha ormai detto quel che doveva dire. I giallorossi chiudono schiacciando lo Sheriff a caccia del terzo gol, trovandolo grazie al primo gol in prima squadra proprio del giovane Pisilli
Il tabellino
ROMA (3-5-2): Svilar; Celik, Cristante, Llorente (61’ Paredes); Karsdorp, Renato Sanches (61’ Pagano), Bove, Aouar (46’ El Shaarawy), Zalewski (86’ Mannini); Lukaku, Belotti (73’ Pisilli). Allenatore: José Mourinho
SHERIFF (3-5-2): Koval; Apostolakis (36’ Zohouri), Tovar, Garananga; Badolo (86’ Vardar), Talal, Ricardinho, Joao Paulo, Artunduaga; Bekeli, Ankeye (72’ Luvannor). Allenatore: Roman Pilipchuk
Marcatori: 11’ Lukaku (R), 32’ Belotti (R), 90+3' Pisilli (R)
Ammoniti: 24’ Talal (S), 61’ Ricardinho (S), 77’ Bove (R)
Espulsi: n/a
Arbitro: Jérôme Brisard (Francia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.