Milan-Parma 3-2
- Il Milan vince 3-2 contro il Parma a San Siro nel 22° turno di Serie A. Sono i ducali a passare in vantaggio al 28' con un tiro a giro di Matteo Cancellieri. Dieci minuti più tardi i rossoneri pareggiano con un rigore di Pulisic. All'80' la squadra di Pecchia segna con Dal Prato. Il Milan non si arrende e ribalta la partita con due gol nel recupero. Al 91' il pareggio è firmato da Reijnders poi al 96' il sorpasso definito con Chuckwueze.
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— AC Milan (@acmilan) January 26, 2025
- Effetto Conceicao - Guai a dare il Milan per morto. Dopo la rocambolesca ed entusiasmante vittoria in Supercoppa, i rossoneri sono diventati dei veri e propri esperti in rimonte impossibili. ancora presto per dare giudizi definitivi sul tecnico portoghese ha bisogno di tempo e di un mercato a sua immagine e somiglianza.
- Youssouf Fofana - Il centrocampista francese si è preso il Milan. Lo si capisce dalla delusione del Meazza appena Abisso gli sventola il giallo che lo costringe a saltare il derby. La decisione di mandarlo in campo anche in diffida potrebbe subire qualche critica (Inzaghi docet) ma di fatto un altro Fofana nella rosa rossonera non c'è e se ce l'hai lo schieri sempre.
- Spregiudicatezza - Ci si può difendere anche attaccando. La formazione a trazione anteriore messa in campo da Pecchia (Man, Cancellieri, Mihaila e Djuric tutti insieme) mette in evidenza una nuova cultura che sta prendendo piede in Serie A: anche le squadre impegnate nella lotta salvezza giocano in maniera offensiva e non fanno più le barricate. Basterà la spregiudicatezza di Pecchia per conquistare la salvezza? Non è ancora detto. Ma questa nuova via è da apprezzare.
- Theo Hernandez e Rafa Leao - I due rossoneri sono quasi sempre legati da un destino comune sulla loro fascia sinistra. Devastanti o deludenti. Croce e delizia. Il francese perde troppi palloni, il portoghese non trova mai spazio. Conceicao decide di sostituirli a fine primo tempo nello stupore generale, a dimostrazione che con il nuovo tecnico non si scherza.
- Matteo Cancellieri - Quando incontra il Milan l'esterno offensivo di proprietà della Lazio fa sempre gol. All'andata aveva punito la distratta difesa rossonera, oggi si è ripetuto con un bel tiro a giro, approfittando di un buco di Theo Hernandez. Magari un pensierino di comprarlo?
- Zion Suzuki - Il portiere giapponese ha più volte messo in questa stagione grandi doti, come coraggio ed esplosività, ma anche imperdonabili ingenuità. Spinge a due mani il "colosso" Pavlovic e procura il rigore. Anche oggi da rivedere.
Udinese-Roma 1-2
Vittoria in rimonta della Roma che passa 2-1 sul campo dell'Udinese. Il primo gol è dei friulani e arriva al 38' grazie a Lucca. Nella ripresa la rimonta dei giallorossi arriva grazie ai due rigori. Il primo lo trasforma Pellegrini (50'), il secondo Dovbyk (64'). Tre punti che danno morale alla squadra di Ranieri.
Vinciamo noi, decidono i gol di Pellegrini e Dovbyk nel secondo tempo.#UdineseRoma pic.twitter.com/kw1v2sOR1p
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- Lorenzo Pellegrini. Il gol nel derby ha svoltato la sua stagione. Oggi ha trascinato i giallorossi alla rimonta confermandosi leader tecnico e anche caratteriale. Da quando Ranieri lo ha rimesso nel suo vecchio ruolo di mezzala ha ritrovato prestazioni e sorriso. Il capitano si è ripreso la sua Roma, dopo che sembrava vicino all'addio.
- Devyne Rensch. Al debutto con la maglia giallorossa il terzino olandese si piazza sulla fascia destra e mostra subito una buona personalità. Il tiro più pericoloso della Roma arriva dai suoi piedi, Sava si distende in tuffo e fa una grande parata. Quando si dice un acquisto azzeccato.
- Lorenzo Lucca. Ci teneva a fare bella figura contro la Roma e ci è riuscito. Secondo gli ultimi rumors l'attaccante dell'Udinese è finito nel mirino proprio dei giallorossi. Quando ha sul piede la palla buona il lungagnone in maglia bianconera e spacca la porta con un gol che forse lo avvicina alla sua nuova squadra.
- Isaak Touré - Dura solo sette minuti la partita del difensore francese, il più alto della Serie A con 206 centimetri. Dopo uno scontro con Pisilli il gigante dell'Udinese ha rimediato un infortunio al ginocchio destro (una brutta torsione che preoccupa e non poco).
Lecce-Inter 0-4
Tutto facile per l'Inter a Lecce. La squadra di Inzaghi vince in scioltezza al "Via del Mare" con due gol per tempo. Apre le marcature al 6' Frattesi su assist di Thuram. Il raddoppio arriva al 39' con Lautaro Martinez. Nella ripresa in quattro minuti vanno a segno Dumfries (57') e Taremi (61') su calcio di rigore.
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- Calma e sangue freddo. I nerazzurri rispondono al Napoli che nell'anticipo di ieri supera anche la Juve e mantengono invariata la distanza di tre punti, in attesa del recupero con la Fiorentina. Un ritmo impressionante, quello della squadra di Conte che ha di fatto seminato tutte le rivali, tranne i nerazzurri. Riusciranno gli uomini di Inzaghi ad arrivare in fondo a tutti gli obbiettivi? Di sicuro in campionato, con un Napoli così, non saranno ammessi passi falsi.
- Eccesso di rischio. Vale lo stesso discorso fatto per Pecchia. Di sicuro Giampaolo ha il grande merito di aver rivitalizzato una squadra totalmente smarrita. La prestazione di stasera seppur volenterosa ha lasciato molto a desiderare nella fase difensiva. Chiaramente non è contro l'Inter che il Lecce deve conquistare la sua salvezza ma le occasioni lasciate ai nerazzurri sono davvero troppe. È anche ammirevole che le piccole provino sempre a giocare anche contro le big, mantenendo però l'equilibrio.
- Lautaro Martinez. Nel segno del Toro. Il capitano nerazzurro trova il quarto gol consecutivo e archivia la crisi realizzativa che aveva contrassegnato la prima parte della stagione. Leader lo è sempre stato. Adesso è tornato a segnare con la solita continuità. Ma non solo, l'assist di tacco per Dumfries, è da stropicciarsi gli occhi. La notizia più importante in vista del prossimo tour de force tra Champions e campionato.
- Davide Frattesi. In bilico per settimane, dopo aver manifestato la volontà di cambiare aria, il centrocampista classe '99 ritrova la maglia da titolare dopo tre mesi e il gol, sbloccando la gara. Tanta lotta in mezzo al campo, soliti strappi e inserimenti. Una risorsa in più per Inzaghi. Chissà che non gli torni la voglia di restare in nerazzurro.
Lazio-Fiorentina 1-2
La Fiorentina espugna l'Olimpico e batte 2-1 la Lazio. Succede tutto nel primo tempo. La squadra di Palladino sfonda sulle fasce con Gosens e Dodò che confezionano gli assist per Adlì (11') e per Beltran (17'). I biancocelesti provano a reagire senza grande lucidità. Nel recupero accorcia le distanze Marusic. Poi succede di tutto, mischie, falli, Baroni e Palladino espulsi e il palo interno di Pedro che sfiora l'incredibile pareggio.
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- Black out improvviso. Due gol in 17 minuti, reparti lunghi e tanta confusione, una Lazio irriconoscibile quella vista stasera contro la Fiorentina, soprattutto dopo la bella vittoria contro la Real Sociedad in Europa League. Il doppio impegno pesa inevitabilmente anche sulla squadra di Baroni, che regala un tempo agli avversari e spreca la possibilità di consolidare il quarto posto.
- La rivincita di Palladino. Da allenatore rivelazione ai fischi del Franchi dopo il pareggio interno col Torino. Nel momento più difficile della stagione, Palladino si prende una bella rivincita con la vittoria all'Olimpico. Finalmente si è rivista l'unità di intenti, che aveva contraddistinto l'inizio di stagione, smarrita però nell'ultimo mese e mezzo. Una risposta anche alle critiche neanche troppe velate del ds Pradé. Stasera la Viola è ripartita, grazie a Palladino.
- Yacine Adli - Serata agrodolce per il giocatore francese, bravo a sbloccare il risultato ma poi protagonista di un episodio curioso. Prima si prende un cartellino giallo perché si attarda nel lasciare il campo poi una volta lasciato il terreno di gioco calcia un pallone in tribuna. A quel punto Rapuano lo espelle, sventolatogli un altro giallo. Un gesto di sicuro evitabile che lo costringerà a saltare il prossimo impegno contro il Genoa.
- Michael Folorunsho. Palladino l'ha voluto a tutti i costi e lui si è inserito subito.
Nello scacchiere tattico della Fiorentina, l'ex centrocampista del Napoli prende il posto di Edoardo Bove, la cui assenza è pesata tantissimo nelle ultime partite. Con la sua forza fisica, le doti di equilibratore e gli inserimenti, Folorunsho si è già preso le chiavi del centrocampo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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