Serie A, perché non è vero che uno a uno non fa male a nessuno

Il pareggio dell’Olimpico non serve affatto alla Roma che, d’accordo, continua nella sua serie positiva ma perde il passo per agganciare la zona Champions

Serie A, perché non è vero che uno a uno non fa male a nessuno
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Non è vero che uno a uno non fa male a nessuno. Ad esempio il pareggio dell’Olimpico non serve affatto alla Roma che, d’accordo, continua nella sua serie positiva ma perde il passo per agganciare la zona Champions, mentre Tudor può respirare dopo una trasferta non facile. Un tempo a testa, partita equilibrata tra due squadre che cercano di ritrovare il censo ormai smarrito, il cambio di allenatore ha dato risultati positivi per entrambe le formazioni, lineare ed essenziale il gruppo romanista, finalmente logico e normale quello juventino.

Nessuno tiri in mezzo il calendario che ha fatto già molti scherzi, il fattore campo non serve più a nulla, l’Atalanta le busca a Bergamo sempre e a prescindere, le inquietudini del suo allenatore sono un segnale grigio, possono accadere cose fino a un mese fa imprevedibili. Ora tocca al Napoli rispondere alla “chiamata” ma non va trascurato il ruolo del Bologna che potrebbe interpretare il ruolo del maggiordomo omicida e spiazzare pronostici scontati.

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