"Sono in condizioni inaccettabili". Quagliarella dice addio al calcio

"Sono svincolato, ma sono in condizioni fisiche inaccettabili per poter scendere in campo", così Fabio Quagliarella dà l'addio al calcio

"Sono in condizioni inaccettabili". Quagliarella dice addio al calcio
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235 gol in 723 presenze in 23 stagioni complessive: è questo lo score di Fabio Quagliarella che a 40 anni suonati ha deciso di dire addio al calcio giocato. "Se ho smesso? Sì per forza, sono costretto. Sono svincolato, ma sono in condizioni fisiche inaccettabili per poter scendere in campo. Avrò tutto il tempo per capire la strada da intraprendere", le sue parole ai microfoni di Sky Sport che annunciano la sua decisione di appendere gli scarpini al chiodo. L'ormai ex bomber di Castellammare di Stabia è senza contratto dalla fine della scorsa stagione finita con la retrocessione in Serie B della sua Sampdoria. La sua ultima partita è quella disputata lo scorso 4 giugno, ultima giornata dello scorso campionato, quella terminata con la festa del Napoli al Maradona, squadra del cuore di Quagliarella.

Una carriera da bomber

Quagliarella nel corso della sua carriera si è sempre distinto per le sue grandi abilità balistiche ma soprattutto per la sua grande ecletticità. Destro, sinistro, collo, in rovesciata, di testa, dalla lunga distanza: il classe 1983 in carriera ha segnato davvero in tutte le maniere. 556 partite giocate in Serie A, con 182 reti a referto. Più sfortunato con la maglia dell'Italia con cui comunque ha giocato 28 partite impreziosite dada 9 reti.

Quagliarella inizia a tirare i primi calci nel settore giovanile del Torino dove vi resta fino al 2002. Nel maggio del 2000, a 17 anni e 4 mesi fa il suo esordio nel massimo campionato di calcio contro il Piacenza. 5 presenze con i granata tra il 2000 e il 2002 e nel gennaio del 2003, a vent'anni si trasferisce alla Florentia Viola in C2 con cui segna un gol in 15 partite. Dopo la Florentia passa al Chieti, sempre in C1, e realizza 19 reti in 47 presenze e da qui si può dire che abbia davvero inizio la sua carriera.

Nel 2004-2005 fa ritorno al Torino in Serie B: 10 reti in 40 presenze in tutte le competizioni e l'anno successivo passa in Serie A all'Ascoli con cui segna 3 gol in 33 presenze. L'anno seguente passa alla Sampdoria e finalmente sboccia in termini di gol: 14 in 42 presenze. In estate, però, viene ceduto all'Udinese con cui in due anni realizza 33 reti in 87 presenze. Nel 2009-2010 passa al Napoli e segna 11 reti in 36 giornate.

Nel 2010 lascia in maniera repentina il Napoli, per la nota vicenda dello stalker, e nel giro di 4 anni in bianconero segna 30 reti in 102 presenze complessive.

Nel 2014 fino a febbraio 2016 torna un'altra volta al Torino con cui segna 32 reti in 109 partite. Con la Sampdoria, però, si toglie le grandi soddisfazioni a livello personale: 106 reti in 293 partite totali in sette anni e mezzo. Nel suo palmares figurano tre scudetti e due Supercoppe italiane con la Juventus.

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