Thuram ha già fatto dimenticare Lukaku

Dopo la superba prestazione nel derby l'attaccante francese è già entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri. Notevole la sua capacità di liberarsi dagli avversari, tenere la palla incollata ai piedi e calciare in porta, con precisione da cecchino

Thuram ha già fatto dimenticare Lukaku
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Dopo l'assist che aveva propiziato il gol di Lautaro alla Fiorentina Marcus Thuram esultò imitando il gesto che faceva sempre Lukaku, che simulava l'uso di un mitragliatore. Il bomber argentino non la prese bene e lo fulminò con lo sguardo, come a dire: il belga se n'è andato via (e in che modo), basta con quell'esultanza. Lui ha assimilato subito il concetto e stop.

Altro dettaglio, ancora più importante. Questa estate Thuram ha sempre giocato, nelle varie amichevoli dell'Inter, e mai segnato. Mai, neanche un golletto di fortuna. I tifosi già si disperavano: come faremo senza un bomber vero, non avendo più né Dzeko né Lukaku? Con l'inizio del campionato si è visto che Thuram, oltre a giocare per la squadra, facendo a sportellate e creando spazi dove i centrocampisti possono infilarsi, ha affinato la mira, iniziando a buttarla dentro sempre più spesso. E che partita ha fatto nel derby, da vero leader.

Segnare al debutto nella stracittadina è una cosa che esalta, ovviamente. Ma disputare una partita perfetta come ha fatto Marcus è altrettanto sorprendente. Il ragazzo è dotato di grandi colpi: va via con estrema facilità e potenza agli avversari, scarta l'uomo con movimenti repentini, ha freddezza e precisione da cecchino quando mette nel mirino la porta. Basti vedere come ha superato Thiaw infilando il pallone, di destro a giro, alle spalle dell'incolpevole Maignan. E stiamo parlando di Maignan, non di un portiere qualsiasi.

Thuram

Thuram è già un idolo per la Curva nerazzurra. I cori in suo onore sono già stati confezionati. E Big Rom, sembrerà strano, è già un ricordo sbiadito. Il calcio del resto è così, archivia in fretta.

Il francese ha spiegato in questo modo il suo gran gol a San Siro: "Mi sono trovato uno contro uno con il difensore, ho visto che ero solo e ho tirato". Tutto sin troppo facile, verrebbe da dire quasi banale. Inevitabile la domanda su suo padre, il grande Lilian Thuram, ex difensore di Parma e Juventus e campione del mondo con la Francia nel 1998. "Che ti ha detto papà?". "Mi ha detto bravo". Poi Marcus spiega la sua scelta di trasferirsi a Milano, sponda nerazzurra: "Due anni fa dovevo venire all’Inter, mi sono fatto male ma avevo dato la mia parola. Ora voglio aiutare i miei compagni".

È ancora presto per dire se Thuram potrà davvero far dimenticare Lukaku.

Di sicuro i numeri che ha mostrato in campo sono notevolissimi. Vedremo ora in Champions. Colpisce la sua freschezza e umiltà. In altre parole, il ragazzo è forte e... non se la tira affatto. Cosa non scontato nel calcio di oggi.

Thuram

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