"Tirate fuori i cog...". Scatta la contestazione della Curva: cos'è successo dopo Roma-Milan

I tifosi rossoneri hanno contestato la squadra dopo la sconfitta contro i giallorossi. Il capo ultras Lucci sfiducia Pioli: "Strade da dividere, il cambio dell'allenatore è ormai doveroso"

"Tirate fuori i cog...". Scatta la contestazione della Curva: cos'è successo dopo Roma-Milan
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Non sono giorni certamente facili e felici per il Milan che, nonostante la quasi certa qualificazione alla prossima Champions League, deve fare i conti con i propri fantasmi e con lo spettro di un finale di stagione che potrebbe rivelarsi ancora più buio. Ieri sera, alla luce della sconfitta contro la Roma che ha decretato l'uscita dall'Europa League, i rossoneri sono finiti nel mirino dei propri tifosi: la Curva Sud presente nel settore ospiti dell'Olimpico, evidentemente spazientita per il periodo negativo e le recenti prestazioni tutt'altro che sufficienti, ha contestato i ragazzi di mister Stefano Pioli. Che a sua volta è finito sul banco degli imputati per un anno fatto di alti e bassi.

Roma-Milan, la contestazione rossonera

Al triplice fischio dell'arbitro Marciniak il gruppo rossonero si è radunato sotto la Curva dei propri sostenitori. Squadra a rapporto dai tifosi approdati nella Capitale, che a loro volta hanno lanciato un messaggio ben chiaro: "Tirate fuori i cogl...". L'invito a cacciare gli attributi non rappresenta solamente una dimostrazione dell'insoddisfazione per l'eliminazione dall'Europa League e di un approccio alla gara che si è rivelato sbagliato, ma va inteso anche come un monito in vista della sfida di lunedì sera. La sconfitta con i giallorossi non è andata giù: il clima è teso, le parole sono state dure, i fischi non sono passati in secondo piano.

A inizio settimana i rossoneri dovranno vedersela con l'Inter di Simone Inzaghi che ha un sogno nel cassetto: battere il Milan e incassare l'aritmetica vittoria del campionato di Serie A 2023-2024. Sarebbe una doppia gioia per i nerazzurri e una doppia beffa per il Diavolo. Il ragionamento dell'ambiente rossonero, che da ore circola anche sui social, è il seguente: raggiungere il primo posto è ormai impossibile, ma almeno cerchiamo di non subire l'umiliazione del doppio festeggiamento proprio nel derby.

Il capo ultras Lucci contro Pioli e società

Ormai fuori dai giochi per il primo posto in Serie A, al periodo negativo del Milan vanno aggiunti l'eliminazione dalla Champions League ai gironi e la doppia sconfitta contro la Roma che ha decretato l'uscita dall'Europa League. Senza dimenticare il fallimento in Coppa Italia. In sostanza a metà aprile i rossoneri si trovano senza alcun obiettivo da centrare, fatta eccezione per la qualificazione in Champions League che comunque è quasi certa.

Non a caso alla contestazione dei tifosi presenti all'Olimpico è seguito il post pubblicato da Luca Lucci sul suo profilo Instagram. Il capo ultras del Milan ha espresso una posizione chiarissima verso Stefano Pioli: "Si arriva al punto in cui inesorabilmente le strade si debbano dividere e direi che tutti noi tifosi abbiamo aspettato anche fin troppo". Lucci ha ribadito un concetto sacrosanto: il secondo posto in Serie A non può essere un elemento di gratificazione. "Conti alla mano a questo punto il cambio dell'allenatore è ormai doveroso", ha ribadito. Infine il capo ultras ha lanciato un messaggio nei confronti della società: da una parte ha riconosciuto gli investimenti importanti nel calciomercato estivo, dall'altra però ha denunciato "un immobilismo sia durante la stagione sia sopratutto nel mercato di riparazione" che - dal suo punto di vista - ha contribuito al declino.

Contro l'Inter servirà inevitabilmente una reazione per non regalare lo scudetto ai

nerazzurri proprio in concomitanza del derby. Uno scatto d'orgoglio che comunque non cancellerebbe una stagione fallimentare e che molto probabilmente non basterebbe per salvare Pioli, sempre più vicino all'addio in estate.

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