"Tutti sapevano...". Le rivelazioni di Chiellini ai giudici che indagano la Juve

Spuntano le dichiarazioni agli inquirenti dell'ex capitano: "Noi abbiamo rinunciato per il bene della società, poi nel bilancio non so cosa abbiano messo..."

"Tutti sapevano...". Le rivelazioni di Chiellini ai giudici che indagano la Juve

Arrivano le parole di Giorgio Chiellini. Spuntano nuove indiscrezioni sugli interrogatori relativi all'inchiesta Prisma. In particolare nelle ultime ore sono spuntati i dettagli dell'interrogatorio del dfesnore toscano, il capitano della Juventus all'epoca dei fatti.

In attesa che il gup fissi l'udienza preliminare, che in ogni caso non sarà prima di febbraio (la data verrà svelata tra Natale e Capodanno), l'inchiesta della Procura di Torino sui conti della Juventus continua a far parlare di sé. Tra gli atti dell'indagine, condotta dai pm Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dall'aggiunto Marco Gianoglio, emerge il contenuto integrale della testimonianza di Chiellini, ascoltato dai magistrati lo scorso 4 aprile.

Un botta e risposta raccolto in dieci pagine. Dall'interrogatorio emerge poi che"tutti (inteso i compagni, ndr) eravamo comunque a conoscenza che il comunicato stampa sarebbe stato diverso dagli accordi. [...] Noi abbiamo rinunciato per il bene della società, poi nel bilancio non so cosa abbiano messo. O meglio: so che hanno messo i 90 milioni di rinuncia. Non so se era corretto o meno farlo".

L'accusa

La maggior parte del colloquio, verte infatti sull'intesa collettiva società-giocatori dell'annata 2019-20, quella stoppata causa Covid e poi terminata in estate con l'ultimo dei 9 scudetti del ciclo Agnelli. La questione è nota: per i pm i famosi 4 stipendi sarebbero stati dilazionati e soltanto in minima parte ridotti. Di conseguenza i magistrati sostengono che il club non avrebbe dovuto certificare un beneficio di 4 mensilità (90 milioni), ma soltanto di una perché gli altri tre stipendi erano stati garantiti ai giocatori, tramite scritture private ritrovate durante le perquisizioni. Per tutte queste ragioni la Procura di Torino nelle scorse settimane ha fatto richiesta di rinvio a giudizio per la Juventus più 12 persone (tra cui Agnelli, Nedved, Arrivabene, l'ex d.s. Paratici) con l'accusa di manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, emissione di fatture false e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza.

L'interrogatorio di Chiellini

La Gazzetta dello Sport ha pubblicato l'interrogatorio nel dettaglio. Eccolo:

Domanda del Pm: chi è stato favorevole e chi no dei compagni e come comunicavi con loro?
Chiellini
:"Non è stato facile parlare con i miei compagni, ma hanno accettato con la promessa che, se la stagione fosse ricominciata, saremmo stati ricompensati e qualcosa avremmo ripreso. Tra noi abbiamo comunicato con telefono e chat. È stata fatta a pezzi. Ognuno aveva la sua opinione, non è stato semplice. Non ricordo con esattezza chi era favorevole e chi no, la disponibilità c'è stata da parte di tutti. A noi la rinuncia a prendere denaro per qualche mese non ci cambia. Ci tenevamo, invece, che tutto lo staff fosse retribuito regolarmente".

Domanda del pm: cosa succedeva se un giocatore andava via?
Chiellini:
"Quello che a me è stato messo in busta l'anno dopo, sarebbe stato dato a chi andava via come incentivo all'esodo".

Domanda del Pm: il recupero delle tre mensilità della stagione 2020-21 era certo o condizionato secondo l'accordo preso a marzo?
Chiellini:
"Nelle stagioni successive era certo, qualcuno però lo aveva "spalmato" su più di un anno".

Domanda dei pm: premesso che non l'ha fatto lei, nel comunicato si dà atto delle quattro mensilità ma non vi è riferimento a tre mensilità, ad "accordi raggiunti", o a incentivi all'esodo... Chiellini:"Ne prendo atto. Ricordo che sono stato contattato da qualche altro giocatore di altre squadre, stavano anche loro cercando di trovare un accordo e gli ho spiegato quello che avevamo fatto noi. Ai colleghi che mi hanno contattato, ho risposto che una parte ci sarebbe stata restituita l'anno successivo, negli anni successivi". E ancora, nelle pagine seguenti.

"Tutti (inteso i compagni, ndr) eravamo comunque a conoscenza che il comunicato stampa sarebbe stato diverso dagli accordi. [] Noi abbiamo rinunciato per il bene della società, poi nel bilancio non so cosa abbiano messo. O meglio: so che hanno messo i 90 milioni di rinuncia. Non so se era corretto o meno farlo".

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